Sembrano spesso sul punto di essere così saturi di dinamiche da non poter dire più nulla ma poi spuntano nei palinsesti come e più di prima. La stagione televisiva che verrà sarà ancora una volta segnata dalla scommessa sul talent, dalle forme più tradizionali a quelle più estreme e varie. Le alterne fortune di X Factor sembravano il punto di svolta in negativo, alla fine però il numero totale delle offerte concorrenti crescerà. L’anno appena conclusosi consegna dei dati particolarmente interlocutori.
Amici non ha mai sfondato nel muro degli ascolti e non ha trovato una discendenza altrettanto forte del terzetto Marrone- Amoroso- Carta, tanto da dover richiamare i vecchi volti per trainare le fasi più deboli del programma. Il vincitore del canto Virginio sta confermando quella che era già in itinere l’impressione di un cantante destinato a rimanere meteora, Annalisa, quella che per molti è la vera vincitrice del talent, sembra invece l’emblema di un’annata artisticamente più pulita ma che non è riuscita a graffiare fino in fondo. Non sono andate meglio le cose per X Factor che ha dovuto fronteggiare anch’esso una saturazione di mercato, un confronto con il mostro sacro della trasmissione, quel Marco Mengoni che rimane probabilmente il talento principe di tutti i talent, tanto da essere corteggiato spesso anche dalla mecenate del talent rivale Maria De Filippi. Nessuna traccia significativa di tutti i vari ragazzi lanciati da Mara Maionchi e company nella quarta edizione, mentre si attesta su un livello non eclatante anche il successo di Nathalie.
L’Italia però sembra ancora voler esprimere il proprio talento nonostante l’inflazione esponenziale di format su canto, ballo e recitazione. Problema di contingenza e di mercato o casuale momento di magra nel talento con la T maiuscola? Sarà possibile trovare nuovi fenomeni capaci di impressionare per qualche particolare timbro o si passeranno mesi e mesi a cincischiare su profili di medio livello? Arriverà finalmente il momento di dribblare i percorsi ormai logori del neomelodico scommettendo totalmente su jazz, soul, reggae o rock e variando ancora di più la provenienza degli artisti e dei vocal coach chiamati a guidare i talenti?
Il cammino più in salita rimane quello di Star Academy, format riscongelato e con un’identità tutta da trovare in mezzo ai due marchi affermati. Chi non ha alibi per eventuali fallimenti qualitativi è sicuramente il neo acquisto di Sky che con il nuovo quartetto (con la conferma di Elio e la bizzarra novità di Arisa) e con la minore ansia per gli ascolti garantita dalla trasmissione satellitare potrà veramente investire su un prodotto musicalmente e artisticamente cesellato.
Carta bianca totale per Morgan che, tra mille difetti ed intemperanze, rimane comunque il pioniere della musica di nicchia nel mondo originariamente solo pop dei talent? E come reagirà al contraccolpo della concorrenza multipla lo stratega De Filippi, e il corollario di discografici che ormai la marcano stretta, ai riflessi condizionati del programma rivale che grazie al cambiamento di ‘location’ può rivoluzionare i propri contenuti?
L’impressione, pur di sembrare apocalittici, è che o si sfornano Artisti veri o si muore.
1. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:
19 luglio 2011 alle 18:09