“Va be’, ma allora qua crolla tutto“. I toni sono quelli da ‘Ultimi giorni di Pompei’, allarmati e quasi stupiti di fronte alle recenti disavventure – politiche e non – dell’imperatore Silvio. Ad utilizzarli è Daniela Santanchè, matrona del berlusconismo e consigliera fidata del Cavaliere, durante una telefonata con Flavio Briatore. Parlano, parlano, e ad ascoltarli ci sono gli uomini della Guardia di Finanza, che stanno intercettando l’imprenditore nell’ambito di un’inchiesta sulla presunta evasione fiscale commessa nella gestione del suo yatch Force Blue. Dani e Flavio commentano le festicciole a casa del premier, ma si riferiscono anche ad Emilio Fede e alla Direzione Generale della Rai. Allegre chiacchiere in libertà, tra amici.
Sul capitolo ‘bunga bunga‘, le conversazioni (pubblicate da Repubblica) raccontano di una Santanchè confusa di fronte alla pervicacia festaiola di Berlusconi. “Io sono senza parole…” afferma il Sottosegretario. E Briatore, rispondendole, non va per il sottile: “É malato, Dani! Il suo piacere è vedere queste qui, stanche, che vanno via da lui. Stanche, dicono. Oh, che poi queste qui ormai lo sanno! Dopo ‘due botte’ cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate“ commenta l’imprenditore riferendosi alle frequentazioni femminili delle cene presidenziali. Nel dialogo tra ‘Dani’ e Flavio spunta anche il nome di Lele Mora, il quale avrebbe raccontato al patron del Billionaire che le allegre serate proseguivano “come se nulla fosse“. “Non più lì (ad Arcore), ma nell’altra villa (…) Tutto come prima, non è cambiato un caxxo. Stessi attori (…) stesso film, proiettato in un cinema diverso (…). Come prima, più di prima. Stesso gruppo, qualche new entry, ma la base del film è uguale, il nocciolo duro, Cento vetrine“.
Come per ogni intercettazione, anche questo stralcio riportato da Repubblica andrebbe ascoltato e contestualizzato; di certo, al pubblico, balza all’occhio quello strano riferimento al ‘nocciolo duro’ di Centoventrine. Di che si tratta, esattamente? A titolo di cronaca ricordiamo che, mesi fa, Il Fatto aveva annoverato tra le frequentatrici delle notti di ’Villa Arzilla’ anche Cinzia Molena, ex concorrente Gf ed ora attrice della fiction di Mediaset. Per la loro rilevanza, gli investigatori hanno inviato una parte delle converazioni alla Procura di Milano per allegarle a quelle sul Ruby gate. Briatore e Santanchè parlano anche della “cresta” che Emilio Fede avrebbe fatto su un prestito concesso a Lele Mora da Silvio Berlusconi. Un episodio che avrebbe fatto infuriare il premier. “(Fede) non ha più parlato con il Presidente” è stato tenuto in quarantena e “sembra che abbia comprato delle case alla Zardo, con tutti ’sti soldi. Ma pensa che deficiente” racconta l’imprenditore. “Che gentaglia” commenta l’onorevole del Pdl. Appresi i contenuti della conversazione, il direttore del Tg4 ha smentito sia la ‘cresta’ che l’acquisto di una casa alla conduttrice di Sipario. Su Flavio e Daniela, un tempo suoi compagni di merende al Billionaire, ha affermato: ”pensavo fossero degli amici ed invece i peggiori nemici sono quelli che ti stanno più vicino“.
Ma la ciliegina sulla torta delle intercettazioni oggi pubblicate riguarda la Rai e i suoi meccanismi interni. La matrona Santanchè spiega: “Berlusconi ha fatto fare a me l’accordo. Ho fatto l’accordo con Masi, e quindi tra il 7 e il 9 aprile viene nominata Lei, perché sai, una mia carissima amica… “. “Bene, meglio avere qualche amico in più” chiosa Briatore, rassicurato.
Meglio avere qualche amico in più negli ultimi giorni di Pompei.
1. gabri90 ha scritto:
11 giugno 2011 alle 20:12