Che Santoro avesse esagerato con i bicchieri ce ne eravamo accorti subito, dopo quell’ipotetico “vaffa...” rivolto al Direttore Generale della Rai Mauro Masi all’inizio della trasmissione. La nuova stagione di Annozero è ricomiciata così, con un editoriale spavaldo del suo conduttore e con strane elucubrazioni circa la “patacca documentale“, quella che inchioderebbe Gianfranco Fini sul ‘Montecarlo-gate’. Tra i servizi segreti e i paradisi fiscali raccontati in apertura dal giornalista Corrado Formigli, ieri sera su Raidue sembrava di assistere a una spy story da antologia, con improbabili rivelazioni e colpi di scena. L’effetto è svanito subito, quando sullo schermo sono comparsi Antonio Di Pietro, Italo Bocchino e Roberto Castelli, ospiti politici del talk show.
All’inizio della puntata Santoro ha subito giocato la carta della polemica, come da copione. Dichiarando di volersi rivolgere a quel pezzo del pubblico del PdL, fatto dai più accaniti fan del premier Berlusconi, il conduttore ha paragonato il suo lavoro a quello di un produttore di bicchieri. Dopo un’estenuante filippica pro domo sua, nella quale ha rivendicato il proprio talento e il bisogno di una maggiore autonomia (con riferimento ai contratti di Travaglio e Vauro), Michelino ha reso il velo della metafora ancora più sottile e ha sparato il colpo verso i piani alti di Viale Mazzini.
“Come Fantozzi, vado dal megadirettore generale e lui mi chiede il controllo di qualità. Se viene un direttore e vi dice: ogni bicchiere deve avere un marchio di libertà ex ante, voi che rispondete?: ma vaffan…bicchiere” ha concluso Santoro, tra gli applausi del pubblico. La risposta del DG Masi (al quale saranno chiaramente fischiate le orecchie) non si è fatta attendere. “E’ molto grave che Santoro nella sua spasmodica e anche un po’ ridicola ricerca della provocazione fine a se stessa rivolga al capo azienda frasi inaccettabili, bugiarde e mistificanti” ha detto il dirigente Rai, denunciando come da 20 anni Santoro si ritenga più uguale degli alti, “svincolato dalle leggi anche quando ne chiede continue deroghe e quando chiede contratti ad personam“. L’altra faccia del paladino della libera informazione.
Stavolta Masi pare non averla presa bene, e infatti ha già annunciato che “la questione dovrà essere affrontata in tutta la sua gravità nel Consiglio d’Amministrazione della Rai al più presto“. Il caso approderà nel Cda mercoledì 29 settembre, assieme al contratto di Serena Dandini (maggiori info qui). Michele Fantozzi l’ha fatta grossa. E anche in questo caso l’anomalia sta più nei toni che nei contenuti. Succede così che il martire Santoro, il giornalista più imbavagliato e perseguitato del mondo, possa permettersi di indirizzare un bel “vaffa” al Direttore Generale della tv pubblica che da anni lo manda in onda e lo stipendia con milioni di euro. Come è possibile?
Per il resto l’Annozero di ieri sera non ha riservato particolari sorprese: tanto fumo, poco arrosto, pochissima politica. L’unico spunto interessante l’ha suggerito Di Pietro, il quale ha sferzato Bocchino sull’incoerenza di Fli che critica il premier ma poi non ne vota la sfiducia. Per il resto il tenore del dibattito della prima puntata è sembrato al di sotto delle potenzialità di questo programma; la discussione infatti si è arenata presto, tra “patacche”, “super-patacche” e accuse reciproche tra i politici in studio. Una rottura di b…icchieri.
1. Conte Dracula ha scritto:
24 settembre 2010 alle 17:36