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Da Vicino Nessuno è Normale: qual è il format?

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

04/06/2024 - 14:55

Da Vicino Nessuno è Normale: qual è il format?

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Potrebbero mostrarlo in uno di quei master sulla televisione. Sarebbe un esempio perfetto. Da Vicino Nessuno è Normale è il modello da non seguire quando si fa un format. Il programma si è definito come “un inedito people show che approfondirà le piccole e grandi manie umane in maniera originale e divertente”.

Ma quella che era la singolare idea di base si è rivelata ben presto un contorno, da stiracchiare o affiancare ad altro. Del resto, le manie degli italiani sembrano più adatte a dei video di youtube che a due ore e mezza di prime time su Rai2.  Così spuntano scherzi, esibizioni, giochi e l’ampio spazio dedicato ai vip (scelti, nella maggior parte dei casi, pure male). Un pretesto che ha permesso a Cattelan di fare il Cattelan (maggiori info) al quale nemmeno Fremantle ha saputo opporsi preferendo galvanizzarlo.

Il conduttore è anche l’unico elemento distintivo del programma che è andato avanti senza un filo conduttore forte o una bussola. Un po’ Carramba, senza la conduzione avvolgente della Carrà, un po’ Big Show, un po’ Scherzi a Parte… E’ pure vero che il successo non passa sempre per la rigidità di un format,  ci sono programmi che nascono in un modo, finiscono in un altro riuscendo ad avere successo senza porsi paletti di genere o tradendo le proposizioni iniziali. Ma non è questo il caso, le eccezioni alla regola, come dice la parola stessa, hanno bisogno di eccezionalità. E qui, quando va bene, è tutto normale.

Non stupiscono i magri ascolti. Per Cattelan è un’occasione sprecata, dategli un format vero.

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