Un ciclo si è chiuso. Anche se i rumors si rincorrevano, era difficile pensare che le strade di Alessia Marcuzzi e Mediaset si potessero dividere davvero. Lo stesso Piersilvio Berlusconi è apparso incredulo: “ci ha detto via web che ci lascia“. E’ a Cologno Monzese, infatti, che una giovanissima Alessia ha mosso i primi passi con programmi ancora oggi ricordati e considerati cult. Un rapporto, quello col Biscione, che si è evoluto passo dopo passo e l’ha fatta crescere fino ad affidarle (meritatamente o meno) alcune delle trasmissioni più importanti degli ultimi anni. Aveva 34 anni, ad esempio, quando l’azienda l’ha scelta per il Grande Fratello da 7 milioni di spettatori, che allora era nelle mani di Barbara D’Urso.
Quando, poi, le hanno tolto il GF, è arrivata subito l’Isola dei Famosi, che ha fatto della Marcuzzi la reginetta dei reality di Canale 5 malgrado il genere non sia quello a lei più congeniale e non abbia messo in scena performance memorabili. Proprio con l’uscita dal reality isolano, potrebbe essersi consumata la prima frattura (fossimo stati in lei non avremmo digerito nemmeno la storia del Cannagate), destinata a quanto pare a non ricucirsi. Malgrado l’attestato di stima, che a noi è parso più di circostanza, fatichiamo a credere che Piersilvio Berlusconi possa accoglierla in futuro a braccia aperte dopo un tale colpo di coda.
E ora, che succede? Se Alessia non si rispecchiava nei programmi offerti da Mediaset (aspetto curioso visto il tenore di alcuni reality condotti in passato contrapposto alla “pulizia” di Scene da un Matrimonio), si rispecchierà in quelli della concorrenza? Di certo, se, in un impeto di “self confidence”, la scelta di abbandonare il gruppo di Cologno è scevra da trattative con altri broadcaster è sicuramente coraggiosa ma decisamente ingenua e incosciente. E’ vero, oggi ci sono più opportunità, ma la visibilità e la progettualità della grande tv generalista sono impagabili e imparagonabili a qualsiasi altra alternativa. Soprattutto se non sei una punta di diamante.
Dalla sua, la bionda capitolina ha senz’altro il volto familiare (ma non vecchio), capace di rimanere pulito anche quando è capitato di dover pescare nel torbido. Il suo profilo, dunque, è in linea con reti come Rai1 e Rai2 dove al momento posti di prestigio liberi non ce ne sono mentre crearli ad hoc, con nuovi formati, è sempre un’impresa. In ogni caso si troverebbe a fare un passo indietro da un punto di vista economico dopo anni di lauti compensi percepiti a Mediaset e il no detto al Biscione (anche) per una questioni di soldi.
Diverso il discorso per le realtà più nuove, come Amazon o Discovery (dove il suo manager Beppe Caschetto ha un forte peso), che potrebbero mettere sul piatto ricchi contratti e la possibilità di sperimentare nuovi formati. Per chi deve farsi largo sul mercato, arruolare Alessia Marcuzzi significa guadagnare in termini di credibilità e/o notorietà; viceversa per la conduttrice scegliere la nicchia potrebbe rivelarsi un boomerang. Il rischio è di finire nel guado, come capitato alla sua nemesi televisiva Simona Ventura.
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1. ariel ha scritto:
3 luglio 2021 alle 07:37