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settembre

La Vita in Diretta indaga sul Castello delle Cerimonie

La Vita in Diretta

La Vita in Diretta

Real Time presta il fianco, Rai 1 affonda: la nuova stagione de La Vita in Diretta si è aperta ieri con il lancio di un’inchiesta, che il programma condotto da Alberto Matano ha deciso di portare avanti per chiarire quanto avvenuto lo scorso mese a La Sonrisa, set de Il Castello delle Cerimonie. L’allarme Coronavirus scattato nella struttura ricettiva di Sant’Antonio Abate, che avrebbe portato anche al decesso di Rita Greco, vedova del defunto “boss” don Antonio Polese, non sarebbe stato gestito in modo corretto.

Nella puntata di ieri Matano ha presentato il caso, spiegando che ad inizio agosto in un “famoso ristorante vicino Napoli“, dopo alcuni eventi pubblici, vengono riscontrati trenta casi di Coronavirus, che culminano con la morte di una delle “icone di questo ristorante, qualcuno dice per Covid, qualcuno dice che non è così“.

Il 10 agosto il ristorante viene chiuso per contagio e il giorno seguente la task force regionale chiede la lista delle persone che avevano preso parte alle serate, lista che sarebbe stata consegnata incompleta e in ritardo, ma che comparirà in seguito sulle pagine de Il Mattino e che Matano rivela di possedere a sua volta. Intanto i video delle serate incriminate scompaiono dai social, ma qualcuno sopravvive e viene mostrato in diretta: in uno si esibisce Nancy Coppola, cantante neomelodica ed ex concorrente de L’Isola dei Famosi, che l’inviata Ilenia Pietracalvina raggiunge e intervista.

Lei conferma la sua presenza all’evento, comunica di non essere mai stata contattata dall’ASL e di aver fatto il tampone privatamente, mentre altri neomelodici contattati da ViD rifiutano di parlare perchè hanno “accordi con altre reti televisive“, riferendosi molto probabilmente a Pomeriggio Cinque. Lì scatta il commento divertito di Matano:

“Hanno l’esclusiva, noi facciamo il nostro lavoro di cronisti e delle esclusiva non ci interessa”.

L’inchiesta prosegue oggi con due nuove interviste della Pietracalvina ai neomelodici Lello Marino, che si è messo in autoquarantena, e Nino Esposito, sosia di Nino D’Angelo: neanche lui è stato contattato dall’ASL ed ha fatto il tampone autonomamente per riprendere a lavorare il prima possibile. Si specifica che il ristorante è stato chiuso dall’11 al 25 agosto, i tamponi eseguiti sono stati 72, di cui 50 positivi e si ribadisce che a causare il focolaio è stata la poco tempestiva comunicazione all’ASL.

Domani toccherà proprio al Direttore generale dell’ASL spiegare com’è stata tracciata la mappa dei contagi. L’indagine di Rai 1 prosegue, dunque, e la famiglia Polese è costretta ad incassare questa cattiva pubblicità, neanche fosse la prima volta: già nel 2016 era stata nell’occhio del ciclone dopo che il “Castello” era stato confiscato per abusi edilizi.



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1 Commento dei lettori »

1. graziella ha scritto:

9 settembre 2020 alle 08:05

cara rai perché non parli, non indaghi, non ti interessi dei MINORI ITALIANI chiusi, prigionieri nelle orribili case famiglia??????perché tacete tutti su queste tristissime vicende??perché nessuno ascolta il grido di dolore dei MINORI e delle loro mamme?? perché questo silenzio assordante??????cosa c’è dietro???un grande giro di denaro sulla pelle dei MINORI……vergogna!!!



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