Tutto bloccato. E rinviato. L’accordo sulle nomine dei nuovi direttori dei tg è venuto meno a motivo di uno stallo politico. Nella tarda serata di ieri – quando tutto sembrava definito – i Cinquestelle avrebbero avanzato nuove richieste, costringendo l’AD Fabrizio Salini, che aveva pronta la lista dei candidati alle direzioni, a rimandare il CdA previsto per domani.
Nelle ultime ore si era parlato della nomina di Mario Orfeo alla guida del Tg3, con il conseguente passaggio di Giuseppina Paterniti a Rainews e di Antonio Di Bella alla nuova direzione degli approfondimenti informativi (talk show compresi, ovviamente). E qui sarebbe nata la spaccatura.
I Cinquestelle, infatti, avrebbero puntato i piedi chiedendo di destinare la Paterniti al più strategico controllo degli Approfondimenti, facendo infuriare il Pd e lo stesso Di Bella. E mettendo Salini in difficoltà. Così, a poche ore della presentazione dei curricula dei candidati alle nomine, è saltato tutto. Così, tra le critiche, tutto è stato rinviato al prossimo Cda (o forse anche più in là).
Rai, nuove nomine: Orfeo verso il Tg3, Paterniti passa a Rainews, Di Bella agli approfondimenti
Articolo del 20 febbraio 2020 – Ore 11
Il rimpasto, forse, è servito. In vista del Consiglio di Amministrazione fissato per venerdì, l’AD Rai Fabrizio Salini avrebbe trovato l’incastro sui nuovi direttori dei Tg da proporre all’assemblea. Passaggio non facile e più volte rimandato, quello in questione: sullo strategico riassetto dei notiziari, infatti, il top manager avrebbe fatto i conti con i desiderata ed i veti dei partiti della maggioranza di governo, intenzionati a mettere il loro cappello sulle poltrone a disposizione.
Dopo attente valutazioni e colloqui con la politica (si vocifera di incontri con il pentastellato Vito Crimi e il Ministro dem Roberto Gualtieri), Salini avrebbe pronta la seguente soluzione: Mario Orfeo – gradito ai renziani – in predicato per la direzione del Tg3 al posto di Giuseppina Paterniti, che andrebbe a Rainews, il cui attuale direttore Antonio Di Bella passerebbe alla direzione Approfondimenti giornalistici.
A riportare l’indiscrezione, Il Corriere della Sera, secondo cui al Tg1 rimarrebbe il direttore Giuseppe Carboni, in quota M5S. Fallito, quindi, il tentativo d’assalto da parte del Pd al notiziario della rete ammiraglia. Resterà con ogni probabilità al suo posto anche Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2 in quota Lega.
I dem avrebbero invece ottenuto un vicedirettore, Carlo Fontana, al TgR, dove gli attuali direttore e vicedirettore sono in quota Lega. Casella importante quella regionale, viste le elezioni locali prossimamente in arrivo. Al centrodestra dovrebbe andare la direzione Distribuzione con Marcello Ciannamea, già dirigente Rai.
Nomine Rai, il Pd tenta l’assalto
Secondo alcune gole profonde, tuttavia, il Pd non sarebbe del tutto soddisfatto e considererebbe le nuove nomine solo un primo passo verso un più profondo riassetto informativo da realizzare nei prossimi mesi. Anche a costo di disarcionare Salini dal cavallo di Viale Mazzini.
Un primo passo in tal senso, i dem lo avevano già tentato nei giorni scorsi, quando, a seguito della maxi sanzione da 1,5 milioni di euro alla Rai da parte dell’Agcom, avevano messo in discussione la permanenza di Salini e degli attuali vertici dell’informazione.