Dalla piazza de I Fatti Vostri all’aula di un tribunale. Prosegue la battaglia legale di Adriana Volpe nei confronti di Giancarlo Magalli. Il conduttore televisivo, accusato di diffamazione, dovrà presentarsi in tribunale il prossimo 15 luglio per chiarire la sua posizione. La Volpe, intervistata da Repubblica, ha spiegato perchè ha scelto di adire le vie legali contro il collega.
Adriana, in primis, ha tenuto a precisare quali sono i procedimenti legali in corso:
“I procedimenti legali sono due. A Roma per le dichiarazioni che Magalli ha postato sui social, a Milano per l’intervista su Chi. Ho portato avanti con fatica e convinzioni le querele per tutelare me stessa e la mia famiglia. Sono sposata e ho una figlia di sette anni”.
Spronata a chiarire quali frasi l’avessero offesa di più dei commenti di Giancarlo, la Volpe ha asserito di non poter sopportare l’insinuazione secondo cui – a detta dell’antagonista – lavorerebbe, pur non avendo alcuna capacità artistica, per la sua vicinanza ad una persona “potente” (“Sapessero come fa a lavorare da vent’anni…”). Magalli, in quel caso, si era difeso dall’accusa di “sessismo” dicendo di non aver alluso ad un “favore di letto” ed aveva evidenziato una “coda di paglia” da parte della collega, che sperava “migrasse altrove“.
Adriana è ancora ferita per l’allusione e – facendone una questione di genere – ha lasciato intendere che non è stata l’unica persona in Rai a subire denigrazioni per il suo essere donna:
“Si deve reagire alle discriminazioni, non accettare frasi che infangano la dignità. Un uomo non può denigrare il lavoro di una donna, fare insinuazioni. In Rai ci sono migliaia di segretarie, giornaliste, autrici: secondo lei sono l’unica ad avere subito angherie e soprusi?”.
Dalle parole della Volpe emerge anche una certa delusione nei confronti della Rai che non ha mai preso una posizione sulla faccenda:
“Mi hanno mandato una lettera di richiamo in cui mi chiedono di tenere un profilo basso e non dare interviste. Mi hanno lasciato sola. Magalli dichiara su Diva e Donna del 5 febbraio 2019: ‘L’ho subita per otto anni, professionalmente non la ritengo capace. Ho creato un incidente apposta’. Dice che lavoro da vent’anni in Rai grazie a una persona sola“.
Nell’esprimere le sue rimostranze, Adriana conferma anche la chiusura di Mezzogiorno in Famiglia:
“Mi spostano a Mezzogiorno in famiglia, che il direttore di Rai 2 Carlo Freccero chiuderà. Scelta legittima. Ma quale donna ha il coraggio di denunciare se viene demansionata e rimane senza lavoro? L’azienda non ha mai voluto prendere posizione, non si è dissociata. Ospite di Gramellini riferendosi a me, Magalli ha detto: ‘Non la nomino, campa di questo’. In studio da Giletti ha dichiarato: ‘Non parlo con le bestie‘”, salvo poi scusarsi.
Oltre ad auspicare che il prossimo incontro, programmato per lunedì 13 maggio, con l’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini possa essere utile a tutelare la sua dignità e quella di tutte le donne, la Volpe ha sottolineato come Magalli abbia sostenuto, più volte, di non avercela con il genere femminile ma soltanto con lei:
“Abbiamo lavorato otto anni insieme, non so quale sia il motivo scatenante, l’ho chiesto anche agli autori. E’ legittimo non andare d’accordo con qualcuno. Posso piacere o non piacere ma come donna devo essere rispettata (…). Tu puoi sfregiare una donna anche con le parole, se infanghi la sua dignità. Sedimenti talmente tante battutacce che alla fine dici basta. Nessuno può permettersi di insultarti. Ho alzato la testa e ho avuto il coraggio di fare una battaglia legale dura. All’inizio il pm a Roma aveva archiviato, Magalli continuava. Ho fatto opposizione“.
Adriana Volpe non demorde, dunque, e cerca di auto-tutelarsi in vista altresì di un futuro professionale incerto, dopo la chiusura di Mezzogiorno in Famiglia, programma al quale probabilmente non sarebbe approdata se non avesse litigato con Magalli. E quest’ultimo, cosa farà? Terrà a freno la lingua e cercherà di fare pace con l’ex collega per evitare possibili sanzioni?
1. Paoletta ha scritto:
11 maggio 2019 alle 15:52