“A me dispiace molto“. Nonostante il consueto aplomb, ieri Milo Infante non ha nascosto il proprio rammarico. Su Rai2, il conduttore ha commentato la chiusura di Generazione Giovani, il programma domenicale da lui curato, avvenuta per decisione del direttore di rete Carlo Freccero. Salutando il proprio pubblico, il giornalista si è detto soddisfatto per il lavoro svolto ma anche deluso.
“Questo è l’ultimo momento in cui i nostri ragazzi potranno dire la loro. A me dispiace molto perché Generazione Giovani è nato da un incontro con l’ex direttore di Rai2 Andrea Fabiano, che ha creduto in questo progetto, cioè nel tentare di far parlare per la prima volta in questi anni dei ragazzi. Devo dire che la soddisfazione di aver fatto questo programma è enorme (…) C’è un po’ di dispiacere perché quando si spengono le voci dei ragazzi, la domanda è: dove e come potremo ancora sentire questa foresta che cresce invece del solito albero che cade e che fa tanto rumore ma non porta a nulla? Io, ragazzi, spero di tutto cuore di rivedervi presto. Non so dove, non so come. Spero che la televisione vi dia la possibilità di raccontarvi e ai genitori di ascoltare le vostre parole“
ha affermato Infante al termine della puntata di ieri. L’ultima per Generazione Giovani. Debuttato lo scorso mese di ottobre sotto la direzione di Andrea Fabiano, il programma affrontava le tematiche del mondo giovanile alla presenza di un cast fisso di adolescenti, in una fascia forse non adattissima ad intercettare quel pubblico (qui la nostra recensione).
Nei giorni scorsi la chiusura della trasmissione era stata criticata dalla Lega in Vigilanza Rai, durante la pirotecnica audizione di Carlo Freccero. L’onorevole Paolo Tiramani aveva auspicato la prosecuzione di Generazione Giovani fino a giugno e, dando voce al proprio partito, aveva detto al direttore di Rai 2:
“C’è un capostruttura, che si chiama Milo Infante, se si fosse confrontato con lui avrebbe potuto prolungare questo format con poche risorse“.
Ma, come precedentemente previsto, il programma ieri ha chiuso i battenti. E Infante, dopo essersi detto deluso in tv, ha pubblicato sul proprio profilo Facebook un commento in cui ha specificato di non vedere alcuna ragione perché il programma non sia andato avanti.
“Mi mancheranno i ragazzi di Generazione Giovani, le loro voci, le loro idee libere di esprimersi. Mi mancherà la loro voglia di essere finalmente protagonisti e non macchiette, ascoltati e non giudicati da un mondo degli adulti e da una televisione che si ricorda di loro solo quando c’è da criticarli o ridicolizzarli. A tutti coloro che in queste ore hanno espresso rammarico per la fine di Generazione Giovani posso solo dire, da genitore prima ancora che da giornalista, che il più dispiaciuto sono io. E a chi si è chiesto per quale motivo non abbiamo proseguito in questa avventura… beh, con la mia consueta diplomazia posso solo rispondere che non vedo un motivo, nemmeno uno, perché un programma come Generazione Giovani non debba essere in palinsesto per tutto l’anno. Magari in diretta e in una fascia oraria dove i ragazzi siano svegli e possano così seguire il programma magari confrontandosi con i loro genitori. Grazie a chi ci ha seguito e imparato a volerci bene. Un abbraccio di cuore“
ha scritto il conduttore milanese.
1. jackinobello ha scritto:
18 marzo 2019 alle 12:44