Avanti, c’è posto. Alla lista si sono appena aggiunti Nek, Max Pezzali e Francesco Renga. Ma ci saranno anche i Negramaro, Gianni Morandi, Laura Pausini, Biagio Antonacci. E pure Giorgia (manca solo l’ufficialità). Quest’anno al teatro Ariston andrà in scena un Festival di Sanremo parallelo e alternativo: quello degli ospiti italiani invitati ad esibirsi da Claudio Baglioni. Nomi arcinoti della musica nostrana, che avrebbero potuto gareggiare tra i big, mettendosi per una volta in gioco. E che invece si limiteranno ad una passerella promozionale gentilmente offerta dalla kermesse.
A meno di una settimana dall’inizio della rassegna 2018, i nomi degli ospiti italiani fioccano uno dopo l’altro. I primi ad essere annunciati erano stati Biagio Antonacci e Laura Pausini, poi a valanga sono arrivati Gianna Nannini, i Negramaro, Gianni Morandi. Nek, Max Pezzali e Francesco Renga hanno ufficializzato ieri la loro presenza, Giorgia lo farà oggi e probabilmente anche Gino Paoli (con il pianista Danilo Rea). Merito soprattutto di Claudio Baglioni, che è riuscito a mettere assieme un nutrito parterre di colleghi ed amici: operazione un po’ ruffiana e, in verità, nemmeno troppo abile.
Il direttore artistico della kermesse, infatti, avrebbe potuto convincere qualche blasonato cantautore a presentarsi all’interno del concorso, che peraltro quest’anno non prevede eliminazioni ed è quindi privato di quella tensione dovuta al giudizio netto. Il trio composto da Nek, Pezzali e Renga, ad esempio, ci sarebbe stato benissimo. E invece ci ritroviamo per l’ennesima volta alle prese con Gianna Nannini e Laura Pausini le quali – con un’enfasi eccessiva e ingenerosa nei confronti degli altrettanto bravi artisti iscritti invece alla gara – sono addirittura definite «super ospiti».
Ma figurarsi: certi nomi, magari galvanizzati da un qualche successo ottenuto oltre confine, mai accetterebbero di gareggiare all’Ariston e di esporsi alle valutazioni della critica. Tuttavia, allo stesso tempo, il Festival è considerato da quegli stessi artisti una irrinunciabile vetrina utile per ragioni pubblicitarie. La brigata di «super ospiti» italiani radunata da Baglioni, non a caso, è per la metà composta da cantanti che sfrutteranno la passerella sanremese per promuovere un proprio disco o un tour musicale. Non è un mistero che Nannini, Morandi e Antonacci, ad esempio, vengano da album non proprio fortunati (qui la top 100 dei dischi più venduti del 2017) e scommettiamo che le vendite della Pausini - attualmente solo quarta su Itunes col nuovo singolo – subiranno un’impennata dopo l’apparizione sanremese?
Snobbano il Festival vero e proprio, quello fatto anche di confronti e di polemiche. Ma alla fine – per citare lo stesso Baglioni – li ritrovi «tutti qui». A Sanremo.
1. Marco Renda ha scritto:
2 febbraio 2018 alle 11:39