1 a Raffaella Carrà. Tornata in prima serata su Rai1, la regina del Tuca Tuca si è resa protagonista di uno dei flop più fragorosi (e ad onor del vero prevedibili) della stagione, quello di Forte Forte Forte. Come se non bastasse Raffaella ne è uscita indebolita anche per le fastidiose celebrazioni che il programma metteva in scena trasmettendo suoi filmati del passato e affidandole un ruolo dominante in giuria. Un insuccesso per cui la Carrà si è dovuta confrontare per la prima volta con le pesanti critiche del web, talmente feroci da risultare in alcuni casi ingiustificate. Fallita l’esperienza su Raiuno, alla star bolognese non è rimasto che fare un passo indietro e tornare con la coda tra le gambe a The Voice. Grimilde ammansita.
2 a J AX. Il rapper ha debuttato alla guida di Sorci Verdi e, a dispetto dei grandi annunci che promettevano una rivoluzione nel linguaggio e nei contenuti, si è reso protagonista di una trasmissione mediocre cancellando in un sol colpo tutto l’appeal televisivo che l’esperienza (finita male) a The Voice gli aveva regalato. Italiano medio.
3 a Daria Bignardi. Urbano Cairo, sulla scia degli ascolti poco esaltati de Le Invasioni Barbariche, ha deciso di “dare un taglio” per l’annata 2015/2016 al talk show della conduttrice emiliana che entra a pieno titolo tra i (non molti) trombati del 2015. Del resto era visibile nelle ultime stagioni una certa stanchezza della Bignardi, quasi annoiata nel riproporre per oltre tre ore di diretta le stesse situazioni. Trombata.
4 ad Antonella Clerici. E’ stato un anno ‘no’ per la bionda conduttrice. Senza Parole non ha funzionato e a sorpresa pure Ti Lascio Una Canzone – che ha avuto gli ospiti tanto invocati – si è dovuto accontentare di magri risultati. La Prova del Cuoco ha perso la leadership incontrastata e paradossalmente l’unica consolazione viene da I Dolci dopo il Tiggì che pur non avendo furoreggiato rappresentano il programma andato meglio (meno peggio se preferite) della fascia post prandiale degli ultimi anni. Leonessa ferita.
4 a Federica Panicucci e Michelle Hunziker. Accomuniamo le due bionde di Canale 5 – dal profilo e curriculm ben distinto – perchè sono anni ormai che fanno più o meno le stesse cose, più o meno bene, ma faticano a crescere. Incompiute.
4 a Luciana Littizzetto. C’è stato un momento in cui sembrava oro tutto ciò che toccava, e quel momento non è stato mai capitalizzato sino in fondo. La comica torinese non ha più quell’effetto dirompente a Che Tempo Che Fa, dove strappa sempre una risata ma a lungo andare è ripetitiva, la fiction Fuoriclasse dagli 8 milioni della prima stagione è passata a battersela alla pari con Il Segreto, Italia’s got talent le ha fatto gonfiare il portafoglio tradendo le sue peculiarità. Disco rotto.
4 a Michele Santoro. Sarà l’assenza di Berlusconi ma Michele ha lasciato La7 nel silenzio generale. Nessuno sembra rimpiangerlo: pare che abbia presentato a diversi editori dei progetti da produttore ma tutti rispediti al mittente. Probabile che il “teletribuno” sogni il ritorno in Rai. Robespierre alla ghigliottina.
4 a Simona Ventura. Un altro anno passato nelle “retrovie” del piccolo schermo per Simona Ventura. Tra Agon Channel, Fox Life e La7 (per una sfortunata Miss Italia bis), un po’ poco per una abituata a dominare auditel e media. Certo gode ancora di un discreto appeal ma più il tempo passa e più le persone cominceranno a dimenticare la potenza dei suoi ruggiti catodici. E pensare che avrebbe fatto bene a L’isola dei Famosi ma anche all’Italia’s got talent targato Sky. Regina senza trono.
5 a Caterina Balivo. La signora Brera ha dovuto incassare il sonoro flop di Monte Bianco unito alla beffa della crescita di ascolti de Il Più Grande Pasticcere che aveva (forzatamente) lasciato, proprio per dedicarsi al reality montano. A giugno non aveva entusiasmato nemmeno l’esperimento in prima serata di Detto Fatto Night. Il programma di tutorial, invece, prosegue in daytime con discreti risultati, ai quali – bisogna ammettere – contribuisce con forza. Ritenta, sarai più fortunata.
5 a Costantino della Gherardesca. Lo sdoppiamento tra Rai2 e Discovery non ha dato i suoi frutti: Hair non resterà certo agli annali, Tanto Vale – sua prima vera prova da conduttore a 360 gradi – è un insuccesso mentre il nuovo Boss in Incognito non sente la sua mancanza. Può consolarsi con la crescita di Pechino Express. Chi troppo vuole nulla stringe.
1. Marco89 ha scritto:
5 gennaio 2016 alle 13:33