Sono partite in Puglia le riprese della miniserie in due puntate Io non mi arrendo, un prodotto Picomedia per Rai Fiction che racconterà la storia di Roberto Mancini, il poliziotto che negli anni ‘90 scoprì per primo la mole di rifiuti tossici che infestava i campi agricoli campani e che per colpa della terra dei fuochi è morto di tumore il 30 aprile 2014.
Io non mi arrendo: Beppe Fiorello sarà il poliziotto eroe Roberto Mancini
Protagonista della fiction sarà Beppe Fiorello, che aggiunge dunque un’altra importante e discussa biografia al suo curriculum e si prepara ad un quasi sicuro successo sulla TV di Stato, il cui pubblico ha da sempre dimostrato di amare molto le storie vere, specie con risvolti sociali così eclatanti. Ma Io non mi arrendo ha fatto già ampiamente discutere prima ancora del ciak, perchè la decisione di girarla in Puglia ha scatenato la reazione di interpreti napoletani e non solo.
Io non mi arrendo: polemiche per l’ambientazione in Puglia piuttosto che in Campania
Per la miniserie sono state infatti cercate e scelte comparse rigorosamente pugliesi che, però, avessero l’accento napoletano. Un controsenso se vogliamo, ma assolutamente normale perchè la Apulia Film Commission, che collabora con la produzione offrendo sostegno logistico, aveva diritto ad un ritorno per il proprio lavoro e dunque ha impiegato la propria forza lavoro nel progetto. A perdere quest’occasione è stata la Film Commission Campania, mentre la Rai suo malgrado ha riveduto e corretto quel vecchio principio di valorizzare e sfruttare le forze locali.
Io non mi arrendo: il cast
Si girerà dunque ancora tra le province di Bari – precisamente a Conversano, Castellana Grotte e Locorotondo – e di Brindisi – a Ostuni, Fasano, Carovigno e Mesagne. Il regista di Io non mi arrendo è Enzo Monteleone, che ha diretto tra le altre Il Capo dei capi, L’angelo di Sarajevo e la miniserie sulla vita di Walter Chiari, mentre per quanto riguarda il cast artistico Beppe Fiorello sarà affiancato da Elena Tchpeleva, Massimo Popolizio, Salvio Simeoli, Mario Sgueglia, Alessandro Riceci e Stefano Alessandroni.