Io non mi arrendo



15
febbraio

IO NON MI ARRENDO: ANTICIPAZIONI SECONDA ED ULTIMA PUNTATA – 16 FEBBRAIO 2016

Io Non Mi Arrendo

Smaltita la lunga settimana sanremese, Rai1 è tornata alla sua regolare programmazione. Dopo l’ottimo riscontro della miniserie Luisa Spagnoli, e del film tv Il Sindaco Pescatore, questa sera sta andando in onda la prima puntata della fiction Io non mi Arrendo, una miniserie dedicata alla figura di Roberto Mancini, il funzionario di polizia che per primo investigò sui veleni della terra dei fuochi, scomparso per un tumore nel 2014. Una vicenda drammatica e molto attuale, che vede Beppe Fiorello nel ruolo del poliziotto Marco Giordano, un personaggio liberamente ispirato a Mancini. Per Beppe Fiorello si tratta dell’ennesima fiction da protagonista su Rai1. Puntualmente premiato dal pubblico televisivo, l’attore anche questa volta, per calarsi al meglio nei panni del suo personaggio, si è preparato a lungo, ed ha voluto conoscere di persona i familiari di Roberto Mancini.




15
febbraio

IO NON MI ARRENDO: LA VERA STORIA DI ROBERTO MANCINI

Beppe Fiorello - Roberto Mancini

Beppe Fiorello porterà in scena questa sera su Rai 1 la vita del poliziotto simbolo della Terra dei Fuochi, Roberto Mancini, nella fiction Io non mi arrendo. Come spiegato dall’attore nel corso della finale del Festival di Sanremo 2016, trovare informazioni concrete sulla vita di Mancini non è facilissimo, vista la sua omonimia con l’allenatore dell’Inter: ecco dunque chi era davvero colui di cui il pubblico conoscerà l’alter ego in video (che avrà il nome di Marco Giordano) questa sera.


13
febbraio

IO NON MI ARRENDO: BEPPE FIORELLO RACCONTA L’EROE DELLA TERRA DEI FUOCHI

Beppe Fiorello - Io non mi arrendo

Ad un anno di distanza da L’Angelo di Sarajevo, record di ascolto dello scorsa stagione, Beppe Fiorello è pronto a tornare in tv con una nuova fiction di valore civile. L’uomo d’oro della fiction Rai sarà il protagonista di Io non mi arrendo, una miniserie dedicata alla figura di Roberto Mancini, il funzionario di polizia che per primo investigò sui veleni della terra dei fuochi, scomparso per un tumore nel 2014. Una vicenda, drammatica e attuale, che vede Fiorello oltre che attore protagonista (nel personaggio del poliziotto Marco Giordano, liberamente ispirato a Mancini), anche collaboratore alla scrittura della sceneggiatura e produttore. La fiction, in onda lunedì 15 e martedì 16 febbraio in prima serata su Rai1, sarà presentata ufficialmente dallo stesso Beppe Fiorello questa sera nella serata finale del Festival di Sanremo 2016. La promozione sul palco del Teatro Ariston, unita ai numerosi promo andati in onda all’interno del Festival, contribuirà senz’altro ad incrementare la platea di pubblico interessata a seguire la fiction; e chissà che non si riesca a bissare i risultati da record ottenuti nel 2013, quando Beppe Fiorello nei panni di Domenico Modugno nella fiction Volare, in onda a ridosso del Festival, con puntuale ospitata dell’attore in quel di Sanremo, riuscì a portare a casa ascolti superiori agli undici milioni.





15
luglio

IO NON MI ARRENDO: BEPPE FIORELLO RACCONTA IL DRAMMA DELLA “TERRA DEI FUOCHI”

Io non mi arrendo

Beppe Fiorello di nuovo in tv. L’attore siciliano, uomo d’oro della fiction Rai, è pronto a tornare nella prossima stagione televisiva con la miniserie Io non mi arrendo. La fiction ripercorrerà in due puntate la vita di Roberto Mancini, il vice commissario morto a causa di un tumore nel 2014, dopo aver a lungo indagato sui rifiuti tossici in Campania. Fiorello vestirà i panni del protagonista, ribattezzato Marco Giordano, un investigatore tenace, con un forte senso del dovere.

Intervistato dal quotidiano La Repubblica, l’attore, che ha accettato il ruolo dopo aver letto le prime pagine del soggetto, presenta così la miniserie:

“Avevo le lacrime agli occhi, attraverso questo poliziotto raccontiamo cosa vuol dire avere senso del dovere. Vogliamo restituire il ritratto di una persona vera, non di un eroe, anche se in questo Paese chi fa il proprio dovere lo diventa. Si fa una distinzione tra terra dei veleni e terra dei fuochi, i veleni sono stati sversati prima e ora s’incendiano, sono modalità diverse, devastanti. Ma l’allarme non appartiene solo alla Campania, hanno scoperto veleni anche in Puglia e in Lombardia. L’Italia è stata l’immondezzaio dell’Europa. Tanti sapevano, pochi parlavano. Dove tutti sono colpevoli nessuno lo è, la camorra ragiona così”.

Coprodotta da Picomedia e RaiFiction, Io non mi arrendo vede dietro la macchina da presa il regista Enzo Monteleone, che firma anche il soggetto insieme a Jean Ludwigg e Marco Videtta,  con la collaborazione dello stesso Fiorello e di Monika Dobrowolska, la moglie di Mancini. Come anticipato dallo stesso Monteleone, la fiction – destinata alla prima serata di Rai1 e girata non senza polemiche in Puglia – intreccia indagini e vita privata.

Io non mi arrendo – Foto


12
giugno

IO NON MI ARRENDO: IN PUGLIA SI GIRA LA FICTION RAI SULLA TERRA DEI FUOCHI

Beppe Fiorello

Sono partite in Puglia le riprese della miniserie in due puntate Io non mi arrendo, un prodotto Picomedia per Rai Fiction che racconterà la storia di Roberto Mancini, il poliziotto che negli anni ‘90 scoprì per primo la mole di rifiuti tossici che infestava i campi agricoli campani e che per colpa della terra dei fuochi è morto di tumore il 30 aprile 2014.

Io non mi arrendo: Beppe Fiorello sarà il poliziotto eroe Roberto Mancini

Protagonista della fiction sarà Beppe Fiorello, che aggiunge dunque un’altra importante e discussa biografia al suo curriculum e si prepara ad un quasi sicuro successo sulla TV di Stato, il cui pubblico ha da sempre dimostrato di amare molto le storie vere, specie con risvolti sociali così eclatanti. Ma Io non mi arrendo ha fatto già ampiamente discutere prima ancora del ciak, perchè la decisione di girarla in Puglia ha scatenato la reazione di interpreti napoletani e non solo.

Io non mi arrendo: polemiche per l’ambientazione in Puglia piuttosto che in Campania

Per la miniserie sono state infatti cercate e scelte comparse rigorosamente pugliesi che, però, avessero l’accento napoletano. Un controsenso se vogliamo, ma assolutamente normale perchè la Apulia Film Commission, che collabora con la produzione offrendo sostegno logistico, aveva diritto ad un ritorno per il proprio lavoro e dunque ha impiegato la propria forza lavoro nel progetto. A perdere quest’occasione è stata la Film Commission Campania, mentre la Rai suo malgrado ha riveduto e corretto quel vecchio principio di valorizzare e sfruttare le forze locali.

Io non mi arrendo: il cast





5
gennaio

PIANO RAI FICTION 2015: LUNGA SERIALITÀ E STORIE CONTEMPORANEE PER CONQUISTARE IL MERCATO INTERNAZIONALE

Vanessa Incontrada

Con 123 serate ed un ascolto medio del 21.5% di share, la fiction Rai si è confermata uno dei generi più apprezzati dal pubblico nel 2014. Anche il nuovo anno, passate le feste, si aprirà nel segno della fiction, con il ritorno di serie di successo come Un Passo dal cielo 3 e Braccialetti Rossi 2, e l’arrivo di miniserie come Ragion di Stato con Luca Argentero, e L’Angelo di Sarajevo con Beppe Fiorello, che animeranno i prime time delle prossime settimane. In Rai però l’obbiettivo è già puntato sulla prossima stagione, nella quale la tv di Stato punterà con le proprie produzioni a consolidare il successo ottenuto.

Piano Rai Fiction 2015 – Aumenta la lunga serialità

Lo scorso dicembre il Cda dell’azienda ha approvato il piano fiction per il 2015 presentato dal direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta. Il piano, che prevede investimenti per 196 milioni di Euro (di cui 15 destinati all’animazione), tenendo conto del difficile periodo economico del nostro Paese, ha tra i suoi capisaldi il contenimento dei costi. Per ammortizzare le spese, ben l’85% della fiction in onda sarà composta da lunga serialità, mentre il restante 15% sarà composta da mini-serie e film per la tv. Una vera e propria rivoluzione se si pensa che, nel 2012, la lunga serialità contava il 65% della produzione rispetto al 35% delle miniserie. In un’intervista di alcune settimane fa rilasciata a Il Sole 24 ore, la Andreatta ha dichiarato di aver cercato di unire al contenimento delle spese, un’alta qualità e varietà dell’offerta, e di voler puntare sempre più ai mercati internazionali.

“La serialità trasforma il racconto in un grande romanzo e parla con un linguaggio d’immagini, che permette di superare il limite dell’idioma nazionale sui mercati mondiali…Grazie alla maturità dei produttori italiani, abbiamo abbassato il costo medio orario senza ridurre qualità e varietà delle produzioni… Un grande lavoro di ricerca e sviluppo, insieme alla pubblicazione on line della nostra linea editoriale, alla scelta sia di attori affermati sia di facce nuove e all’ampliamento a 28 delle società di produzione coinvolte nel Piano 2015, rispetto alle 22 del Piano precedente.”

Il prossimo anno potrebbe del resto vedere l’ingresso di nuovi produttori internazionali sul mercato italiano, come Netflix, che secondo il Direttore di RaiFiction “potrebbero metterci in difficoltà, e ai quali bisognerà contrapporre un’offerta alternativa con delle produzioni insostituibili, grazie alla loro forte identità, che siano collegate alla realtà vissuta dal pubblico.”