Terra dei Fuochi



15
febbraio

IO NON MI ARRENDO: LA VERA STORIA DI ROBERTO MANCINI

Beppe Fiorello - Roberto Mancini

Beppe Fiorello porterà in scena questa sera su Rai 1 la vita del poliziotto simbolo della Terra dei Fuochi, Roberto Mancini, nella fiction Io non mi arrendo. Come spiegato dall’attore nel corso della finale del Festival di Sanremo 2016, trovare informazioni concrete sulla vita di Mancini non è facilissimo, vista la sua omonimia con l’allenatore dell’Inter: ecco dunque chi era davvero colui di cui il pubblico conoscerà l’alter ego in video (che avrà il nome di Marco Giordano) questa sera.




12
giugno

IO NON MI ARRENDO: IN PUGLIA SI GIRA LA FICTION RAI SULLA TERRA DEI FUOCHI

Beppe Fiorello

Sono partite in Puglia le riprese della miniserie in due puntate Io non mi arrendo, un prodotto Picomedia per Rai Fiction che racconterà la storia di Roberto Mancini, il poliziotto che negli anni ‘90 scoprì per primo la mole di rifiuti tossici che infestava i campi agricoli campani e che per colpa della terra dei fuochi è morto di tumore il 30 aprile 2014.

Io non mi arrendo: Beppe Fiorello sarà il poliziotto eroe Roberto Mancini

Protagonista della fiction sarà Beppe Fiorello, che aggiunge dunque un’altra importante e discussa biografia al suo curriculum e si prepara ad un quasi sicuro successo sulla TV di Stato, il cui pubblico ha da sempre dimostrato di amare molto le storie vere, specie con risvolti sociali così eclatanti. Ma Io non mi arrendo ha fatto già ampiamente discutere prima ancora del ciak, perchè la decisione di girarla in Puglia ha scatenato la reazione di interpreti napoletani e non solo.

Io non mi arrendo: polemiche per l’ambientazione in Puglia piuttosto che in Campania

Per la miniserie sono state infatti cercate e scelte comparse rigorosamente pugliesi che, però, avessero l’accento napoletano. Un controsenso se vogliamo, ma assolutamente normale perchè la Apulia Film Commission, che collabora con la produzione offrendo sostegno logistico, aveva diritto ad un ritorno per il proprio lavoro e dunque ha impiegato la propria forza lavoro nel progetto. A perdere quest’occasione è stata la Film Commission Campania, mentre la Rai suo malgrado ha riveduto e corretto quel vecchio principio di valorizzare e sfruttare le forze locali.

Io non mi arrendo: il cast


20
gennaio

LINEA GIALLA: SALVO SOTTILE RACCONTA LA TERRA DEI FUOCHI CON IL PENTITO CARMINE SCHIAVONE

il pentito Carmine Schiavone

il pentito Carmine Schiavone

Un tema scottante, nel vero senso della parola. Il dramma della Terra dei Fuochi e del versamento dei rifiuti tossici in Campania sarà al centro della prossima puntata di Linea Gialla, il programma di Salvo Sottile in onda domani su La7. In prime time, l’approfondimento si soffermerà su un tema in cui cronaca, attualità e politica si intrecciano: una scelta non casuale, perché è proprio in questa direzione che Linea Gialla ha inaugurato il nuovo anno.

Nel racconto della Terra dei Fuochi, Sottile parlerà anche della tragica morte del vigile urbano Michele Liguori, simbolo della lotta contro i trafficanti di veleni e affetto da due tumori. In studio su La7 interverranno alcuni ospiti: il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Roberto Pennisi, Antonio Musella, comitato Terra de Fuochi e, in collegamento da Palermo, Antonio Ingroia. Ci sarà anche il pentito ed ex boss della camorra Carmine Schiavone, che davanti ai giudici ha fatto inquietanti rivelazioni sulla presenza di rifiuti tossici nel sottosuolo campano.

L’uomo era già intervenuto su La7 durante uno speciale Servizio Pubblico Più, trasmesso lo scorso 29 dicembre. Dopo aver rilasciato dichiarazioni shock, il pentito abbandonò lo studio dichiarando di non voler concedere più interviste al programma di Santoro. Domani sera lo rivedremo a Linea Gialla. Nel programma di Sottile, la cronaca nera, quella che – per intenderci – gravita attorno ad Avetrana e alla caserma di Ascoli Piceno, sfuma così in secondo piano e cambiano le priorità. Anche alla luce degli ascolti.