Partecipo difficilmente alle conferenze stampa. Gli incontri a fini promozionali dove le domande hanno già una risposta e ciò che non ha una risposta è visto come “oltragio a pubblico canale”, lo trovo sic et simpliciter nauseabondo. E a tratti anche un po’ patetico.
La presentazione dei palinsesti, invece, è un’altra cosa. Quella del gruppo Mediaset un’altra ancora. Senza troppi giri di parole, bella e ben fatta. Una serata che ha il sapore del convivio nella quale ai grugni si sostituiscono i sorrisi, ai pettegolezzi le chiacchiere, ai frenetici buffet ’sfama giornalisti’ una cena rilassata tra colleghi, dove i colleghi è come se si trasformassero in amici e Cologno Monzese nella lounge del Bulgari.
Ed ogni anno la riflessione è la stessa, anzi sono due: la prima è che se il clima fosse sempre quello ‘palinsestuale’ vivremmo in un mondo migliore. Il che suona un po’ come ‘la pace nel mondo’, ma se ‘pace nel mondo’ non sarà, che lo sia almeno per il dietro le quinte della tv di Milano e provincia. La seconda, più seria, è che se Mediaset decide di fare le cose per bene, ci riesce senza problema alcuno. Una cura ai dettagli e un’attenzione alla forma così come alla sostanza che, se rappresentassero una costante nella programmazione televisiva, ci ritroveremmo con ogni probabilità a tesserne le lodi piuttosto che a criticarne le mancanze.
Ora scendiamo nei particolari…
Presentazione Palinsesti Mediaset 2014/2015: le pagelle e i video
10 a Marco Paolini: poche chiacchiere, molti fatti… tante sigarette! Ottima la scelta di affidargli la ’super-direzione’ palinsesti: Paolini è serio e competente, e il suo essere fuori dal sistema gli consente di scegliere in autonomia, senza condizionamenti esterni. Certo, oltre a qualche sorriso in più che non farebbe male, abbiamo qualche ‘Link’ in sospeso. Ma questa è cosa nostra.
9 a Rising Star e Isola dei Famosi: sono senza dubbio i punti di forza della stagione televisiva entrante di Canale 5. Rising Star, unico format annunciato personalmente da Piersilvio Berlusconi nel corso della serata, e l’Isola dei Famosi, presentata in versione 2.0 e fresca di passaggio a Mediaset, sono due titoli forti, ottimi per l’ammiraglia e rinfrescano in maniera significativa il ‘portfolio’ format. Attenzione, però, alle scelte di conduttori e giurati. Ne va del futuro e dell’immagine.
8 a The Secret Millionaire, Goggle – Box, The Audience, Shark Tank: potranno piacere o meno, ma 4 nuovi format per la rete giovane del gruppo sono una ventata d’aria fresca. Attenzione in questo caso alla cura nella produzione: il confronto con il Boss in Incognito di Rai 2 e The Apprentice di Skyuno è dietro l’angolo! Tagliare (i budget) con parsimonia.
8 alla sede di Mediaset: tirata a lucido per l’occasione e a tratti irriconoscibile, dà – almeno per una sera – l’idea che spending review, austerity e rigore siano… affari altrui!
8 alla citazione di Gomorra: far finta che la concorrenza non esista è una scelta. Citarla per un confronto – anche se a proprio vantaggio – è una scelta migliore. Soprattutto per chi, come noi, il politically correct lo mal digerisce.
8 a Chiambretti: fuoriclasse senza se e senza ma, Piero riesce a dare il meglio di sè in contesti di nicchia come la serata di presentazione dei palinsesti. E Piersilvio lo adora palesemente: tutto lo show è condito da continue, simpatiche ‘pizzicate’ al padrone di casa che accetta di buon grado.
8 agli addetti stampa: le tre angels di Paolo Calvani (Laura Ferrato, Tiziana Mazzola e Giulia Bresciani) con i loro fedeli addetti stampa sono ottimi padroni di casa, che nemmeno le infermiere del San Raffaele! Menzione d’onore a Michele Lanzarotto: avermi accanto tutta la sera come commensale è impresa ardua.
7/4 ai video realizzati per la presentazione: belli i video realizzati per presentare la nuova offerta; scenografica l’idea di proiettarli lungo tutte le pareti dello Studio 11; fastidioso il torcicollo post-visione a causa delle torsioni da effettuare per guardarli come si deve.
7 a Vittorio: non ce ne vorrà Davide Oldani, ma a noi piace la ristorazione di Vittorio. La stracciatella servita per dolce lo scorso anno la sogniamo ancora la notte.
6 alle cartelle stampa: la carta ha il suo fascino, ma la multimedialità è più veloce e più cool. Ottimo schematizzare e sintetizzare, ma se fosse stato incluso il materiale multimediale mostrato durante la serata sarebbe stato meglio.
1 e 10 all’embargo: un’azienda che parla di innovazione, interattività, web e social non può embargare le notizie sino alle 10 del giorno successivo. Puzza di vecchio. Al tempo stesso l’embargo ti fa godere, almeno per una volta, una serata senza “ansie da prestazione”.
>>> QUI IL PALINSESTO DI CANALE 5
>>> QUI IL PALINSESTO DI ITALIA 1
>>> QUI IL PALINSESTO DI RETE4
1. raffaeledisanto ha scritto:
2 luglio 2014 alle 11:23