Taodue



5
dicembre

SOLO: LA SECONDA STAGIONE CI SARA’. AD APRILE LE RIPRESE

Solo

La seconda stagione di Solo ci sarà. Lo ha ufficializzato la Taodue il 2 dicembre 2016 attraverso la propria pagina Facebook, dando ai fans il seguente annuncio:

“Grazie a voi SOLO – La serie è stato un successo. Ad aprile inizieranno le riprese della seconda serie per regalarvi nuove emozioni. Seguiteci sui nostri social per rimanere sempre aggiornati”

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12
novembre

SQUADRA ANTIMAFIA SI CHIUDE CON DE SILVA NUOVO BOSS E TANTI DUBBI SULLA MORTE DI ROSY ABATE

Squadra Antimafia

Forse i suoi fedelissimi spettatori non si sarebbero mai aspettati un epilogo così. Perlomeno, non avrebbero immaginato di dover assistere al finale dell’ottava stagione di Squadra Antimafia con l’amara consapevolezza di un suo non ritorno per un capitolo successivo. A motivare la decisione di Mediaset di dire addio alla serie, gli ascolti insoddisfacenti di quest’ultimo ciclo di puntate, che è terminato raccogliendo davanti al video 3.084.000 spettatori (pari al 13% di share). Minimo storico, se confrontato con i precedenti finali di stagione, senz’altro connesso sia allo spostamento palinsestuale (dal prime time del giovedì a quello del venerdì sera) sia al cambiamento della squadra di interpreti principali, quasi interamente rivoluzionata e in difficoltà nel ritrovare la fidelizzazione creatasi attorno agli amati Rosy Abate (Giulia Michelini) e Domenico Calcaterra (Marco Bocci).


11
novembre

BOOM! SQUADRA ANTIMAFIA 9 NON CI SARA’. STASERA IL FINALE DI SERIE

Squadra Antimafia 8

La notizia è di quelle clamorose, che in qualche modo segnano la storia della serialità italiana: Squadra Antimafia, la più amata delle fiction di Canale 5 giunta quest’anno all’ottava stagione, chiude i battenti. Mentre i fans si domandano quale sarà l’epilogo di quest’annata, che ha segnato Il Ritorno del Boss, siamo in grado di annunciarvi in anteprima che la serie Taodue non avrà un seguito.





28
giugno

LIBERI SOGNATORI: 4 FILM TV DI TAODUE PER RACCONTARE ALTRETTANTI EROI ITALIANI SU CANALE 5

Emanuela Loi

Niente clan camorristici e criminali come protagonisti, ma eroi italiani che con la loro vita hanno reso il nostro Paese migliore. E’ questa la linea controcorrente adottata da Taodue e Mediaset con Liberi Sognatori – Le idee non si spezzano, il ciclo di quattro film tv a cui la società di Pietro Valsecchi sta lavorando in questi mesi. Il progetto – le cui riprese inizieranno a novembre 2016 – vedrà tra i protagonisti Giorgio Tirabassi, Giulia Michelini e Marco Bocci, ed approderà a marzo-aprile del 2017 in prima serata su Canale5.


17
maggio

ROMANZO SICILIANO: STORIA E CAST CI SONO. SE SOLO TAODUE USCISSE DAL SUO SEMINATO…

Romanzo Siciliano

Taodue non si smentisce. Le sue fiction hanno un marchio di fabbrica, si somigliano tremendamente, e questa tendenza può, da un lato, essere considerata una riuscitissima firma della casa di produzione, dall’altro, può avere il sapore della scarsa propensione al cambiamento ed alla novità. Il che è strano, considerato quanto Valsecchi diceva non troppo tempo fa a proposito del non dover mai proporre qualcosa di già vistoRomanzo Siciliano, la nuova fiction partita ieri sera (con ascolti bassi), coniuga alla perfezione tutto ciò che lui e la sua squadra hanno avuto modo di sperimentare in passato.

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16
maggio

ROMANZO SICILIANO: FABRIZIO BENTIVOGLIO PER LA PRIMA VOLTA DETECTIVE NELLA SERIE ORFANA DEI RIS

Romanzo Siciliano

Ci sono fiction di cui si è parlato così tanto e da così tanto tempo che sembra siano già andate in onda. E invece no: è il caso di Romanzo Siciliano, la fiction Taodue di cui si discute da circa tre anni e che vedrà finalmente la luce su Canale 5 alle 21.10 di oggi, lunedì 16 maggio 2016.


8
maggio

PIETRO VALSECCHI, MA UN PO’ DI AUTOCRITICA MAI?

Pietro Valsecchi

La stagione televisiva sta per concludersi e non è stata delle migliori per la fiction Mediaset, che ha collezionato risultati tiepidi con offerte che non hanno entusiasmato il pubblico. La sperimentazione e i nuovi linguaggi che il Biscione ha tentato di portare – per esempio la messa in scena del thriller psicologico e dell’esoterismo con Il Bosco e Le Tre rose di Eva 3 – non hanno pagato. E a qualcuno non va giù.

Pietro Valsecchi: dura critica alla fiction italiana dal numero uno della Taodue

Parliamo di Pietro Valsecchi, numero uno di Taodue, che nei giorni scorsi ha rilasciato delle pesanti dichiarazioni all’Adnkronos e, ben lontano da un eventuale mea culpa per gli scarsi ascolti raccolti di recente dai suoi Le mani dentro la città, Squadra Mobile e appunto Il Bosco, ha sparato a zero sulla fiction italiana e ancor di più sul pubblico che la guarda, apostrofandolo come “arretrato“.

“Ci sono diverse Italie e diverse fiction. C’è una Italia culturalmente, socialmente ed economicamente, e anche anagraficamente, arretrata, che si accontenta di una fiction didascalica, che ama le storie prevedibili, i personaggi tutti d’un pezzo, le biografie agiografiche; insomma una serialità rassicurante e banalizzante. [...] Esiste molta fiction che rispecchia in pieno questo obiettivo, che raggiunge spesso grandi ascolti ma che non racconta l’Italia vera, che non elabora un linguaggio contemporaneo, che ripropone stereotipi e può quindi essere insidiata da prodotti di acquisto rivolti a un target simile, come dimostra il successo delle telenovelas spagnole”.

Una posizione condivisibile da molti, che però sembra non tener conto della qualità dell’offerta. Perchè sì, sicuramente titoli quali Don Matteo, Il Commissario Montalbano o Che Dio ci aiuti seguono schemi ripetuti e rassicuranti, ma nel loro genere sono ben fatti, ben riusciti, confezionati a dovere. Mentre non si può dire lo stesso dei tentativi nostrani di indagare nuovi generi, spesso affrontanti con superficialità, senza un’adeguata preparazione e con risultati patetici.

Pietro Valsecchi: un invito ad innovare che però non sempre trova riscontro nelle produzioni Taodue


4
marzo

LE MANI DENTRO LA CITTA’ NON E’ UN PLAGIO: MEDIASET E TAODUE VINCONO LA CAUSA CONTRO SACCA’

Simona Cavallari e Giuseppe Zeno protagonisti de Le Mani dentro la città

[Comunicato Stampa Mediaset] La IX sezione del Tribunale Civile di Roma ha dato pienamente ragione alla Taodue di Pietro Valsecchi e a RTI (Mediaset) nella causa che Agostino Saccà aveva intentato per un presunto plagio riguardante la serie tv “Le mani dentro la città”, andata in onda lo scorso anno su Canale 5.

La sentenza mette in luce l’assoluta inconsistenza delle accuse che erano state rivolte, dimostrando che non esiste nessun tipo di collegamento tra il progetto “Denaro rosso sangue” sviluppato sulla carta dalla Pepito s.r.l. di Saccà per Mediaset e la serie effettivamente realizzata da Taodue e dedicata alla ‘ndrangheta a Milano.

Non avevo mai dubitato dell’esito di questa vicenda in quanto si trattava di un’accusa palesemente infondata. Si tratta comunque del giusto riconoscimento dell’onestà professionale e della correttezza con cui abbiamo sempre portato avanti il nostro lavoro” commenta Pietro Valsecchi, chiamato in causa direttamente in quanto autore del soggetto di serie di “Le mani dentro la città”.