RAI



25
agosto

BRUNO VESPA: “PORTA A PORTA LEADER DELLA SECONDA SERATA”. E GIUSTIFICA IL MEZZO MILIONE SPESO DALLA RAI PER IL NUOVO STUDIO

Bruno Vespa

Il Fatto Quotidiano manda su tutte le furie Bruno Vespa. Il motivo? Un articolo in cui si evidenzia una Rai sprecona che, in vista della prossima stagione tv, rinuncia con facilità agli “incassi” sicuri di Annozero, a fronte di una spesa di ben 500.000 euro per il nuovo studio di Porta a Porta, una trasmissione che – stando all’analisi dell’articolo incriminato – dal 2005 ad oggi ha subito un netto calo del 6,1% di share, (registrando una flessione di 150.000 spettatori) e perso un punto rispetto alla passata edizione.

Il conduttore e giornalista Rai, in risposta al giornale, difende a spada tratta la sua creatura, a cominciare da uno studio che secondo lui merita di essere rinnovato, giustificando una spesa oggettivamente esagerata, soprattutto coi tempi che corrono:

“Vorrei ricordare che il vecchio studio è stato forse il più ammortizzato della storia della Rai essendo in piedi dal 1999, quando la nostra trasmissione si trasferì da Saxa Rubra in Via Teulada. La nuova struttura, d’accordo con la direzione aziendale, si è resa necessaria perchè nella prossima stagione al ciclo ordinario di seconde serate si aggiungeranno dieci prime serate. Si appronteranno perciò due studi nello spazio di uno. Per contenere i costi, sono stati noleggiati apparati Led (Liquid Crystan Display) rinunciando (purtroppo) a dispositivi di ultimissima generazione che sarebbero risultati molto più efficaci, ma anche molto più onerosi”.




23
agosto

PALMAS SENZA MONTEPREMI: LA RAI NON CI STA A PASSARE PER INADEMPIENTE

Replica Rai alla Palmas

Come forse prevedibile non tarda la risposta della Rai a Giorgia Palmas che aveva dichiarato di essere ancora in attesa del montepremi previsto per la sua vittoria all’Isola dei Famosi. La replica da Viale Mazzini però è più piccata di quanto si potesse pronosticare, con una certa dose di stizza. Questo il comunicato:

In merito alle dichiarazioni dell’ultimo vincitore della trasmissione “L’Isola dei famosi” la Rai ricorda che la finale del programma è andata in onda lo scorso 26 aprile. In data 5 maggio è stata inviata una lettera raccomandata al primo classificato per la conferma della vincita. In allegato vi erano le norme generali di partecipazione ai giochi e ai concorsi a premio, dove all’articolo 13 è stabilito che il pagamento in denaro sarà effettuato entro il termine di 180 giorni dalla data di conferma della vincita. Pertanto, a tutt’oggi, non è decorso il temine, che scadrà il prossimo 31 ottobre, data entro la quale si provvederà al pagamento di quanto dovuto.

Strana, o forse indicativa, la scelta di non citare la Palmas ma limitarsi al semplice termine generale vincitore della trasmissione. Dettagliata e molto precisa la ricostruzione dell’iter. Quindi niente di anomalo, solo un normale procedimento burocratico di liquidazione previsto dal regolamento per tutto quello che riguarda i giochi a premio. La conduttrice di Paperissima Sprint può mettersi dunque il cuore in pace e aspettare la fine di ottobre.


22
agosto

I RADICALI ALL’ATTACCO DEI BENEFICI DELLA CHIESA: UN CONFRONTO TV CON AVVENIRE PER SPIEGARE LA QUESTIONE

I Radicali chiedono dibattito tv per spiegare i privilegi della Chiesa

Benedetto XVI e Silvio Berlusconi

Nei giorni dei tagli e delle mille proposte per rabberciare la manovra grondante di sangue capita che il partito Radicale ricominci una delle sue tante battaglie per portare in Parlamento emendamenti che tolgano almeno qualche privilegio alla Chiesa, unica a non essere stata coinvolta nel giro di riassetto che si va via via delineando. La polemica tra gli esponenti radicali e le posizioni ufficiali della Cei, espresse da Avvenire, vede da giorni un rimbalzo di cifre e di argomentazioni di cui gran parte dell’opinione pubblica è purtroppo all’oscuro.

Ecco allora la proposta di Mario Staderini, succeduto a Rita Bernardini nel ruolo di segretario radicale già nel 2009, di portare sulle reti del servizio pubblico un confronto sull’argomento Chiesa, privilegi, Ici, laicità dello Stato. Queste le parole del giovane leader che invita Mario Tarquinio, successore di Boffo alla direzione del giornale dei vesovi, ad incontrarsi in tv:

Chiedo al direttore di Avvenire di confrontarci sulla agevolazioni alla Chiesa in un dibattito tv, perche’ gli italiani possano farsi un’idea. Sarebbe giusto che il confronto si facesse sulla Rai e che la tv pubblica garantisse un dibattito su questi temi e in generale sulla manovra prima che sia chiusa.

A proposito dell’idea di tassare gli edifici commerciali legati alle attività della Chiesa lo stesso Staderini ha manifestato l’intenzione di presentare un emendamento che annulli quanto fatto dal precedente governo di Berlusconi in materia riportando lo status giuridico alla decisione della sentenza della Cassazione del 2004 che aveva risolto il contenzioso fiscale dichiarando la legittimità della riscossione tributaria sulle attività non strettamente di culto, anche se gestite da ecclesiastici. E non parliamo di bazzecole: secondo quanto riportano le fonti del partito l’Anci avrebbe calcolato in 400 milioni di euro annui il gettito che così è venuto a mancare nei bilanci comunali.





14
agosto

PIPPO BAUDO UMILIATO DALLA RAI ORA LA ATTACCA: E’ UNA NOIA MORTALE CON BAMBINI CHE CANTANO, GENTE CHE CUCINA E DA DA DA ‘IL PEGGIO IN ASSOLUTO’

Pippo Baudo

Qualche giorno fa ho vissuto la più grande umiliazione della mia vita. Mi sono presentato negli uffici di Viale Mazzini col mio badge, ma non sono riuscito a entrare perchè la macchinetta non lo riconosceva. C’erano gli uscieri, nessuno m’ha aiutato: ho rimesso il badge in tasca e me ne sono andato”.

Dichiarazioni che hanno del clamoroso se a rilasciarle è un certo Pippo Baudo, l’ultimo superstite della tv che fu, costretto ora all’ignaro ruolo di spettatore come tanti altri. A tal punto da non riuscire più ad entrare nei corridoi di casa Rai (fino a “ieri” casa sua). E l’umiliazione è mista all’amarezza nell’assistere al crollo di una tv (di Stato) che a detta del Pippo Nazionale non esiste più, a cominciare da chi non è più in grado di creare format ma solo importarli dall’estero:

“Se penso che alla Rai oggi ci sono i cosiddetti adattatori invece degli autori, mi sento davvero morire – dichiara a Il Fatto Quotidiano – Una volta lo sa come facevamo? Riunioni dalla mattina alla sera. Stavamo lì giorno e notte a pensare, litigare, trovare idee, modificarle fino a quando non eravamo tutti convinti. Adesso comprano un programmino già fatto e arrivederci a tutti”.

E il paragone con la tv di un tempo è schiacciante. Ma quello di Pippo Baudo è un vero e proprio schiaffo alla Rai, che non esita a definirla…

Una noia mortale -  per poi lanciare frecciatine verso i programmi di Antonella Clerici (non avrà preso bene il papabile ritorno sul palco dell’Ariston?) e non solo - Non ne posso più di gente che cucina, che mangia, che vince un sacco di soldi solo per un colpo di fortuna, bambini che cantano come allo Zecchino d’Oro ma con testi d’amore e ammiccamenti disgustosi. Giuro che se quest’estate fanno passare un’altra volta la Principessa Sissi spacco la tv (…) Dico ancora quello che non sopporto: tutti i programmi di morti ammazzati, sangue, mistero. Sara, Yara, Melania. Basta”.

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11
agosto

GIORGIO GORI: LA DIRETTA E’ L’ARMA DI RAI E MEDIASET PER COMBATTERE LA FRAMMENTAZIONE

Giorgio Gori

Quale sarà il futuro prossimo della tv generalista? Riuscirà a sopravvivere al passaggio completo dall’analogico al digitale, oppure l’emorragia di ascolti è ormai inarrestabile? Ne parla Giorgio Gori, uno che di tv se ne intende: ex direttore di Canale 5 e Italia 1, proposto da Santoro come direttore di una delle tre reti Rai, ma soprattutto a capo di Magnolia, la casa di produzione che, tra i tanti, ha firmato programmi di successo come L’Isola dei Famosi.

Al duopolio Rai-Mediaset ha già posto fine il satellite con Sky – ha dichiarato il produttore a L’Eco di Bergamo – mentre la crescita de La7 va verificata nei prossimi anni (…) Però Rai e Mediaset sono egemoni anche sul digitale terrestre. Prima c’erano 6 canali, 3 contro 3. Ora questi 6 canali si trovano circondati da una pluralità di reti, dentro e fuori i rispettivi gruppi: la concorrenza è anche interna, con le nuove reti che assorbono il pubblico perso dai canali storici, e mantengono in equilibrio le rispettive quote di mercato”.

Insomma, le due grandi aziende hanno da un lato saputo adeguarsi all’evoluzione della tv, pur registrando un calo in quei sei canali del telecomando che oggi non rappresentano più la sola offerta di mercato. E la perdita di ascolti, secondo Gori, è un fenomeno destinato a continuare, ma non è detto che Rai e Mediaset perdano centralità:

“Con Vieni via con me, Fabio Fazio e Roberto Saviano hanno indicato una direzione: il pubblico si riunisce intorno ad appuntamenti forti, che catalizzano il dibattito interagendo con la realtà del Paese e l’informazione”.

Ruolo, questo, che viene svolto principalmente dagli eventi sportivi (Nazionale di calcio e Formula 1 su tutti), vera garanzia di successo per la tv di Stato. E l’intrattenimento?





11
agosto

DM LIVE24: 10 AGOSTO 2011. LA LEI TAGLIA, MAGNINI BAILA (?), TEMPESTA D’AMORE TORNA IN PRIMA SERATA

Diario della Televisione Italiana dell'11 Agosto 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Taglie-RAI

lauretta ha scritto alle 13:09

La scure di Lorenza Lei si abbatte anche sulla spedizione veneziana della Rai. E fa vittime illustri. La lettera indirizzata ai direttori di Rai2, Rai3, Rai4, Rainews24, invitati a sospendere le loro trasferte al Lido per la prossima mostra del cinema. In sostanza se non ci saranno cambi di programma non andranno al Lido Marco Giusti con il suo ‘Stracult’ di cui erano previste due puntate, Enrico Ghezzi con il suo ‘Fuoriorario’, gli autori di ‘Wonderland’, la nuova rubrica della rete diretta da Carlo Freccero e la troupe di Rainews. Oltre ai Tg, la rappresentanza della Rai alla Mostra sarà affidata a ‘Cinematografo’, striscia notturna condotta da Gigi Marzullo e alla rubrica ‘Ciakpoint’ di Rai Movie. Risparmiare è la parola in voga a Viale Mazzini di questi tempi: ma è proprio sicuro che si debba iniziare dalla trasferta per la manifestazione italiana più nota al mondo? (fonte Il Giornale)

  • Filippo Magnini Baila?

Master ha scritto alle 15:29

I curatori di «Baila» starebbero facendo carte false per assicurarsi la presenza di Magnini tra i ballerini in concorso. L’accordo è vicino, «per ora la differenza tra domanda e offerta è di 15mila euro. Le trattative proseguono» (fonte: Chi)

  • Tempesta d’Amore torna in prima serata

lauretta ha scritto alle 21:34


9
agosto

MAURO MASI CI RIPENSA: SANTORO E’ UN GRANDE PROFESSIONISTA. LASCIARE LA RAI? UNA LIBERAZIONE

Mauro Masi

Scusa ma ti chiamo amore. A sentire le parole gentili di Mauro Masi uno rimane spiazziato: da quando ha abbandonato Viale Mazzini, l’ex DG Rai non sembra più lo stesso. Il ’Don Chisciotte’ della tv pubblica (oggi Amministratore Delegato della Consap), è rimasto talmente folgorato da rivalutare nientemeno che la figura del suo mulino a vento preferito. Alias, Michele Santoro. In un’intervista rilasciata al settimanale Chi, l’ex dirigente televisivo ha parlato del giornalista con toni che sarebbero stati impensabili solo pochi mesi fa, quando tentava invano di domare le scorribande a tutto share di Annozero.

Santoro è sicuramente un grande professionista e si vedrà che, nella realtà, è molto meglio di come si sforza di apparire, a beneficio del suo pubblico, che lo vuole a tutti i costi nel ruolo del provocatore. Sarà un’autentica sorpresa” ha dichiarato Masi.

L’ex DG Rai ha così lasciato intendere di conoscere un lato nascosto del teletribuno, che nemmeno i telespettatori più zelanti avrebbero mai colto. ”Sto scrivendo un libro, che si chiamerà ‘Viale Mazzini’  (stesso titolo – Viale Mazzini e dintorni - di un altro libro sulla Rai, a breve in uscita, quello della “nemica” Monica Setta, ndDm) che uscirà in autunno, da cui credo emergerà un rapporto inedito e inaspettato tra me e lui” ha poi aggiunto. In realtà si fatica ad immaginare a cosa si riferisca esattamente Masi, anche perché i contatti diretti tra i due sarebbero stati rari. Almeno stando a quanto Santoro ha sempre testimoniato.

Piuttosto, il pubblico ricorda il braccio di ferro tra il conduttore di Annozero e l’ex DG, culminato con una telefonata in diretta tv da parte di quest’ultimo. Ancora oggi Masi non rinnega quell’intervento, “ma sarebbe stato meglio andare in trasmissione di persona” valuta. Poi parla del suo rapporto col faccendiere Luigi Bisignani: “un amico da trent’anni. Con cui parlavo di tutto, tipo quattro amici al bar. Ascolto tutti, ma poi decido sempre con la mia testa” spiega.


5
agosto

ALBA PARIETTI CONTRO IL POTERE DEGLI AGENTI TV. E SU QUELLI CHE IL CALCIO: “NON VEDO CHI POSSA FARLO MEGLIO DI ME”

Alba Parietti

La televisione in questo momento non è gestita in base ai criteri della meritocrazia. E’ suddivisa in lobby, sia d’agenti che politiche. Io non faccio parte nè dell’una e dell’altra cosa”.

A tuonare contro la tv italiana, senza fare distinzioni tra Rai e Mediaset, è Alba Parietti, ormai da anni fuori, o quasi, dalla tv che conta. Conduttrice “a singhiozzo” (nell’ultima stagione si è ributtata nella mischia con Alballoscuro, in onda su La7d), la Pariettona Nazionale si è “reinventata” opinionista di lusso, ruolo che negli ultimi anni l’ha vista presenziare sul piccolo schermo con una certa frequenza, forte di un appeal sul pubblico mai smarrito.

Poi, però, anche l’Alba opinionista si è vista chiudere nell’ultima stagione molte porte in faccia (niente Mediaset e fuori dall’ammiraglia Rai), “salvata” da Simona Ventura con l’Isola dei Famosi, che l’ha vista anche naufraga. Intervistata da Di tutto la showgirl oltre alle ennesime stoccate a Mauro Mazza, che l’ha “bandita” da Rai1, e Mediaset, rea di averle chiuso un programma di successo come Grimilde, torna a rivendicare di essere stata la prima a parlare di calcio in tv. E proprio per questo, nelle passate settimane, ha sperato che il suo telefono squillasse, pronta a ricevere la proposta di condurre lei Quelli che il Calcio:

“Sono stata la prima a condurre in Italia programmi di quel genere, per dieci anni, riscuotendo grande successo. TMC (Telemontecarlo, ndDM) iniziò ad esistere grazie a Gala Gol. (…) Non vedo chi possa farlo meglio di me! Io insieme a Ricardo Pereira ho inventato un nuovo modo di far vivere il calcio in televisione. Da Vianello a Fazio tutti si sono ispirati a quel tipo di programma”.