Pay TV



24
agosto

LA SERIE B E’ VISIBILE SOLO SU SKY, NON C’E’ L’ACCORDO PER LA VENDITA DEI DIRITTI PER IL DTT

Logo Serie B

Figli di un dio minore. E’ questa la sensazione dei tifosi di Torino e Sampdoria, solo per citare i nomi delle squadre più blasonate, che  - dopo esser rimasti al buio nel primo turno di Coppa Italia – non potranno vedere l’esordio del loro team nel campionato di Serie Bwin in partenza questo weekend a meno che non abbiano sottoscritto un abbonamento con Sky. Nella giornata di ieri, infatti, sono state aperte in Lega le buste relative alle offerte per il pacchetto Gold Live che consente la trasmissione dei match per la piattaforma digitale terrestre ma nessuna proposta d’acquisto è stata ritenuta all’altezza del valore del prodotto.

Così, al momento, resta Sky l’unica piattaforma in possesso dei diritti per trasmettere le gare della prima giornata del campionato cadetto che partirà domani sera alle 20.45 con l’anticipo di lusso Sampdoria-Padova. Peraltro la pay tv satellitare – ad eccezione degli anticipi serali – offre la Serie Bwin in pay per view (ma a tale metodo di trasmissione sarebbero obbligate tutte le piattaforme per esplicito accordo con la Lega), con la conseguenza che gli abbonati ai pacchetti Sport e Calcio dovranno sborsare ulteriori denari per poter seguire tutte le gare del torneo.

Si sente l’assenza sul mercato di Dahlia Tv che lo scorso anno aveva fatto della trasmissione del campionato di B uno dei fiori all’occhiello della sua programmazione. Il fallimento della piattaforma svedese, come ricorderete, ha causato l’accaparramento dei diritti del torneo cadetto da parte di Mediaset Premium che si è però limitata a mandare in onda le sole partite di Torino e Atalanta oltre a quelle serali, per un totale di sole 4 dirette settimanali contro le 11 gare previste in un weekend calcistico.




21
maggio

SKY: TANTI CANALI MA POCHI SPETTATORI ‘FEDELI’

Sky

Il bouquet intrattenimento di Sky

Una ricerca sui gusti degli italiani ha delineato qualche tempo fa i motivi che spingono i telespettatori italiani ad abbonarsi ad una pay tv. Il calcio è prevedibilmente in cima alla lista dei desideri dell’italico popolo, seguito poco dopo dal cinema e dalle serie tv. Non è un caso che la paytv di Cologno sta concentrando gran parte degli investimenti proprio sul calcio nazionale (Serie A e B) e internazionale (Europa League e Mondiale per Club) e su una library esclusiva di film e telefilm, che annovera tra le tante le pellicole di Warner e Universal.

Lo stesso dicasi per Sky che non si è fatta problemi (di soldi) ad accaparrarsi l’esclusiva della Champions League, arricchendo il proprio bouquet cinematografico con ben due nuovi canali. Una strategia che ripaga senza dubbio in termini di abbonamenti e che in linea teorica dovrebbe anche aiutare la restante offerta televisiva a crescere a livello di ascolti. Dati Auditel alla mano però, gran parte dei canali ospitati dalla piattaforma di Murdoch viene pressoché snobbata. Vuoi per l’assenza di una cultura prevalentemente americana sulla televisione a pagamento, vuoi per la particolarità del sistema televisivo italiano, il satellite sembra rappresentare ancora una “seconda scelta”, un’alternativa, per l’abbonato medio.

La televisione generalista rimane “centrale” nelle nostre abitudini televisive, come dimostrano d’altronde gli ascolti del bouquet Sky, che raggiungono picchi solo in seconda serata o in presenza di particolari eventi. Non aiutano in tal senso la notevole quantità di canali a disposizione e l’assenza di punti di riferimento dalla programmazione forte, studiata per un pubblico meno specifico.

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20
dicembre

DAHLIA TV IN REGIME DI AUSTERITY: INGRESSO DI NUOVI SOCI O FARA’ LA FINE DI GIOCO CALCIO?

Logo di Dahlia tv

Non è facile fare una pay tv in Italia, in un sistema fagocitato da colossi (Sky e Mediaset Premium) chiunque tenti l’avventura della trasmissione di contenuti a pagamento deve fare i conti le dure leggi di un mercato che non ammette la crescita di nuovi soggetti. E’ successo con Gioco Calcio (piattaforma satellitare nata agli albori del campionato di Serie A 2003/04) che, al fine di rosicchiare abbonamenti a Sky, si era accaparrata i diritti di squadre prestigiose e con un grande seguito di pubblico come Ancona, Chievo, Modena, Empoli e Perugia.

L’esito dell’esperimento fu disastroso: Gioco Calcio non pagò i club con i quali si era accordato e chiuse i battenti dopo un anno di vita e soltanto un paio di mesi di programmazione effettiva. A quel punto intervenne lo squalo Murdoch a “salvare” il campionato e portare tutta la Serie A su Sky. In casa Dahlia, pay tv digitale terrestre – che punta sulla trasmissione di partite di calcio di Serie A e B e di film a luci rosse – di proprietà degli svedesi di Air Plus, si teme di fare la stessa fine: proprio ieri, i giornalisti dell’emittente hanno comunicato che la programmazione e la produzione andrà in onda in forma ridotta fino a data da destinarsi.

Il motivo del contendere è relativo al fatto che FilmMaster, la società che si occupa della gestione della programmazione di Dahlia, pur avendo sino ad oggi garantito la corresponsione degli stipendi, ritiene di non poter più garantire un servizio adeguato, a causa dei mancati pagamenti, che avrebbe dovuto ricevere da Air Plus, per cui opera in outsourcing (in sostanza, effettua un servizio di sub-appalto, per conto degli svedesi).





11
ottobre

EUROPA7 HD: PARTONO LE PRIME TRASMISSIONI, MA NESSUNO CONOSCE IL PALINSESTO

Europa7 HD, partono le prime trasmissioni

Avevamo quasi perso le speranze. Con un consistente ritardo sulla tabella di marcia e dopo 10 anni di battaglie a colpi di sentenze, partiranno nella giornata di oggi le prime trasmissioni di Europa 7 HD, l’ “innovativa” paytv dell’imprenditore romano Francesco Di Stefano. Gli abitanti di Lombardia, Lazio, Campania, Abruzzo e Molise (ed entro fine ottobre anche di Friuli, Puglia, Emilia Romagna, Piemonte e Sicilia), purchè in possesso del decoder 7Box, potranno accedere ai contenuti della neonata paytv che si prefigge di diventare, almeno secondo quanto dichiarato, un punto di riferimento in ambito tecnologico.

Europa7 HD
è infatti il primo broadcaster in Italia a trasmettere con lo standard DVB-T2 che permette, rispetto al canonico DVB-T (con cui è compatibile), di incrementare del 30%-40% la banda di trasmissione. In altre parole i telespettatori avranno a disposizione fino a 8 canali in alta definizione (anche in 3D) e audio in Dobly Digital 5.1.

Dettagli prettamente tecnici a parte, è curioso notare che, nonostante gli spot parlino di “grandi film, telefilm, concerti, eventi in diretta e programmi per adulti”, non ci sia ancora dato conoscere, a poche ore dalla partenza, il palinsesto degli 8 canali nè tantomeno quali major abbiano stretto accordi con l’imprenditore romano. Ancora meno chiara risulta essere la struttura stessa della paytv che probabilmente, per ovviare al problema dei diritti (di fatto tutti in mano ai network nazionali, free e pay), proporrà al mese “pacchetti di film e telefilm in pay per view” (dal momento che, come dichiarato da Di Stefano, “le case non li danno in esclusiva, perciò li avremo tutti”).


29
maggio

EUROPA7 HD: 10 ANNI DI BATTAGLIE E… UNA PAYTV PER QUATTRO GATTI

Delusione è forse il sostantivo più consono per descrivere il progetto presentato da Francesco Di Stefano per il digitale terrestre. Dopo dieci di anni di battaglie, governi di destra e di sinistra, sentenze, ricorsi e controricorsi, il Viceministro con delega alle comunicazioni Paolo Romani lo scorso febbraio ha finalmente trovato una soluzione per il “caso Europa7″ fornendo all’imprenditore romano – oltre al canale E8 ottenuto dalla ricanalizzazione di Rai1 – alcune frequenze “cerotti” utili per raggiungere la totalità del territorio nazionale.

Europa7 può quindi trasmettere. Ma badate bene: non nascerà alcun “terzo polo” televisivo che farà concorrenza a Rai e Mediaset, come in molti auspicavano, bensì una settima paytv altamente tecnologica e innovativa (e in gran parte in alta definizione) con lo scopo di rosicchiare abbonati in maniera trasversale a Mediaset Premium, Dahlia TV e Sky. Dopo un’attenta riflessione con i propri collaboratori, Di Stefano ha deciso di iniziare le trasmissioni della neonata paytv con lo standard DVB-T2 che permette di incrementare del 30-40% la banda di trasmissione rispetto al canonico DVB-T (con un conseguente incremento del numero di canali nel mux, anche in alta definizione, e la possibilità di trasmettere audio in Dolby-Digital). Una scelta certamente coraggiosa (lo standard DVB-T2 è di fatto utilizzato nella sola Gran Bretagna) e di cui è veramente difficile prevedere l’impatto sul pubblico, anche perchè richiederà necessariamente l’acquisto di un decoder compatibile (gli attuali decoder non sono compatibili con lo standard DVB-T2).

Il lancio dell’offerta Europa7 HD verrà per questo accompagnato dal 7Box HD, decoder prodotto in esclusiva da Kaon e venduto al prezzo di 149 euro (ma a breve anche Sony introdurrà sul mercato nuovi modelli di tv con tuner DVB-T2) che permetterà la visione di tutti i canali in chiaro del digitale terrestre DVB-T (anche in alta definizione) e dei canali di Europa7 HD (tramite un’apposita smartcard inclusa all’interno della confezione, abilitata ad un mese di visione gratuito), disposti su due liste LCN differenti (e di cui il decoder ne risolve automaticamente i conflitti).

Ma veniamo ai contenuti, forse la caratteristica più importante di un qualsiasi network televisivo.





19
novembre

MEDIASET PREMIUM: ARRIVANO PREMIUM CINEMA EMOTION, PREMIUM CINEMA ENERGY E IL NUOVO DECODER PREMIUM ON DEMAND

Premium On Demand, Premium Cinema Emotion, Premium Cinema Energy

Finalmente l’enigma è risolto. Dopo mesi di indiscrezioni e anticipazioni su ciò che la pay tv del Biscione stava programmando per i telespettatori digitali, culminate con un provvidenziale problema tecnico, arrivano oggi da Montecarlo tutte le novità che ci accompagneranno nei prossimi mesi.

Iniziamo dai canali. Le indiscrezioni dei giorni scorsi sono state pienamente confermate: le due nuove offerte cinematografiche saranno Premium Cinema Emotion e Premium Cinema Energy e occuperanno, rispettivamente, i canali 302 e 303 della tanto criticata nuova LCN. Le testcard, ora in onda, verranno sostituite domani, venerdì 20 novembre, con le regolari trasmissioni a partire dalle 21.00. Film spettacolari, d’avventura, comici, action e di fantascienza troveranno spazio in Premium Cinema Energy mentre in Premium Cinema Emotion vedremo commedie, dramma e romanticismo con film delle library Warner, Universal, Medusa Cinema e 01, quest’ultimo non in esclusiva.

I canali, come già avviene per i fratelli maggiori Premium Cinema e Studio Universal, andranno in onda 24 ore su 24 senza interruzioni pubblicitarie, in formato panoramico 16:9 ma senza doppio audio nè applicazioni interattive. Questi servizi extra, finora offerti, sono stati eliminati per far spazio ai due nuovi canali senza pregiudicarne la qualità. A farne le spese, però, è stata anche Mya+1. I canali sono, infatti, trasmessi sul multiplex Dfree (lo stesso di Premium Cinema, Joi, Joi+1, Mya, Steel, Disney Channel), e uno di loro ha occupato lo spazio che fu proprio di Mya+1 spostata, perciò, sul multiplex Timb2 (al posto di Mediashopping) e, nelle aree all digital, sul multiplex Mediaset5.

Continua a scoprire le novità dopo il salto:


23
ottobre

OH, CIELO! SKY POTREBBE APPRODARE SUL DIGITALE TERRESTRE

Cielo - Sky sul digitale terrestre

Il nome – forse – non vi dirà molto ma traducendolo in inglese tutto vi sarà più chiaro. Dovrebbe chiamarsi, infatti, Cielo la versione terrestre della pay tv satellitare dello squalo Murdoch. Come anticipato da Dagospia, infatti, Sky (non è noto sapere se “Cielo” sia un unico canale o un bouquet di canali) potrebbe sbarcare sul digitale terrestre a fine 2009-inizio 2010, ospitato dal multiplex digitale del Gruppo L’Espresso.

Il lancio dell’offerta rappresenterebbe per Sky un’ulteriore passo nello scacco al digitale terrestre dopo la questione “chiavetta” che le dovrebbe permettere, quando i paletti antitrust saranno definitivamente caduti, di operare attivamente accanto a Mediaset Premium e Dahlia sulla “tv del futuro” che raggiungerà presto tutto il territorio italiano.

Proprio in questi giorni, intanto,  il canale principe del gruppo L’Espresso, All Music, ha dismesso lo storico marchio per lasciar spazio a Deejay Tv che partirà, come recitano il countdown e gli spot sul sito web della radio, il prossimo 9 novembre.

E voi cosa vorreste vedere su “Cielo”?


18
settembre

SKY VS MEDIASET: LA BATTAGLIA MEDIATICA APPRODA IN TRIBUNALE

Sky denuncia Mediaset

Abuso di posizione dominante, è questa l’accusa con cui News Corp vuole demandare ad organi terzi la valutazione del comportamento di Rti e Publitalia, diatriba che infuoca ancora di più il clima già rovente che si respirava negli ultimi tempi tra Sky e Mediaset e tra i magnati che in qualche modo sono alle loro spalle.

Facendo riferimento all’articolo 82 del Trattato Europeo che disciplina la concorrenza a tutela dei consumatori, la News Corporation di Murdoch accusa Mediaset di avere impedito l’accesso alla pubblicità nelle sue reti sfruttando abusando, per certi aspetti, di posizione dominante. La normativa fa infatti esplicito riferimento al divieto per le società integrate verticalmente, che quindi detengono contemporaneamente i circuiti di produzione e distribuzione,  di creare barriere di accesso ai competitor di mercato.

Rti e Publitalia avrebbero dunque, secondo la società murdochiana, messo in atto una politica di concorrenza sleale favorendo di fatto Mediaset Premium e andando contro ogni tutela al pluralismo del mercato stabilito dalle normative antritrust. La querelle in questione però è solo l’ultimo episodio di una serie di battaglie e accuse reciproche scatenatesi dopo la decisione del governo di ritoccare le aliquote Iva, andando così a influire di riflesso sulla politica di mercato di Sky.