
Novità
28
dicembre
CIELO: A GENNAIO ARRIVANO IN CHIARO SKY SPORT24 E LE SERIE ‘HAWTHORNE’ E ‘DROP DEAD DIVA’ IN PRIMA TV ASSOLUTA.
dicembre 28th, 2010 19:05 Gianluca Camilleri

Tania Zamparo, una delle conduttrici di Sky Sport24
Mentre lo sbarco ufficiale di Sky sul digitale terrestre è tutto da vedersi – con Telecom Italia Media e Telecom Italia Media Broadcasting che hanno proposto ricorso contro la sentenza con la quale la Corte di Giustizia UE ha autorizzato Murdoch a partecipare alla gara per l’assegnazione delle frequenze DTT – quello “ufficioso” attraverso Cielo, cavallo di Troia della pay tv satellitare, si va incrementando.
A partire dal 3 gennaio, infatti, l’ informazione sportiva arriva su Cielo che arricchisce il proprio palinsesto con due edizioni di Sky Sport 24: il telegiornale sportivo andrà in onda alle 7 (primo tg sportivo della giornata in assoluto) e alle 18 (in diretta concorrenza, quindi, con Sport Sera su Rai2 e un’ora prima di Studio Sport su Italia1) aggiungendosi alle quattro edizioni di Sky Tg24 già in onda sul canale digitale terrestre.
Il mese di gennaio, oltre al debutto in chiaro della ciurma capitanata da Fabio Tavelli e Sandro Sabatini (i principali anchorman del tg sportivo), fa registrare anche altre novità sul canale visibile sia sul satellite che sul digitale terrestre. Cielo ha infatti deciso di puntare su due serie televisive made in USA prodotte dalla Sony Picture Television che andranno in onda in prima visione assoluta nel nostro paese: parliamo del mediacal drama Hawthorne e del curioso Drop Dead Diva.


2
agosto
BOOM! CHI VUOL ESSERE MILIONARIO SI RINNOVA: ECCO LE NOVITA’ PREVISTE PER SETTEMBRE
agosto 2nd, 2010 16:43 Davide Maggio

Chi Vuol Essere Milionario, le novità previste a settembre.
Lo sappiamo bene, il preserale di Canale5 non trova pace. Complice una fortissima “Eredità” e tanti esperimenti poco riusciti, tanto vale puntare su una “rinfrescata” al Milionario, unico quiz in grado di far salire la colonnina… dell’Auditel!
Se da una parte, infatti, prosegue come da tradizione la ricerca “del sostituto natalizio” di Chi Vuol Essere Milionario, ad aprire la stagione di Canale5 sarà comunque il decennale quiz di Gerry Scotti che tornerà puntualmente in onda. Ma DM annuncia in anteprima dalle pagine di TV Sorrisi e Canzoni (domani in edicola) che il deus ex machina del quiz show presenterà due modifiche al regolamento che porteranno un po’ di suspense in più a partire da settembre.
Tanto per iniziare, al bando domande iniziali banali e risibili. Si farà sul serio sin dall’inizio e si proseguirà con ancora più rigore. La vera novità, infatti, è un’altra: nell’edizione entrante verranno eliminati i “traguardi – salvezza” della scalata verso il milione (quelli che, una volta raggiunti, fanno si che il concorrente non perda quanto guadagnato sino a quel momento) e verranno sostituiti da un unico “safe” che verrà scelto dall’aspirante milionario e dovrà, chiaramente, essere raggiunto nel corso del gioco. In caso contrario, si tornerà a casa con l’interessante cifra di ZERO euro.


31
luglio
BOOM! L’UNICA “SALVEZZA”

Scopri questa nuova anteprima di davidemaggio.it
SOLUZIONE: Diventerà uno solo il traguardo della scalata.
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20
settembre
BOING E RAI4, DA TEMATICI A GENERALISTI: DALLA PROSSIMA STAGIONE SITCOM, NUOVI FORMAT, REALITY E SERIE ANIMATE
settembre 20th, 2009 17:16 Francesco Rienzo
Il digitale, si sa, avanza, e porta con sé una montagna di nuovi canali tematici per tutti i gusti. In principio furono Boing e Rai4 a varare dei palinsesti capaci di catturare uno specifico target di pubblico: il primo per i più piccini, il secondo per gli adolescenti. Ma cosa succede se il bacino di spettatori aumenta ed arriva un successo inaspettato, anche da parte di un pubblico inzialmente ’snobbato’? Si pongono a questo punto esigenze di rinnovamento, che portano la rete a diventare da tematica a, per lo meno, semi-generalista.
Ebbene, una di queste metamorfosi sta interessando proprio quella rete che, partita con uno strettissimo target di pubblico tra i 4 e 14 anni, sta progressivamente allargando il proprio bacino di spettatori. Stiamo parlando di Boing, il primo vero canale dell’era digitale, lanciato dalla partnership Mediaset/Turner, che è riuscito a posizionarsi all’inizio del 2009 all’ottava posizione tra i canali più visti della tv in chiaro, con oltre l’1% di share sugli individui e il 6 sul totale kids.
E di questo ha parlato il direttore di Boing Silvio Carini in un’interessante intervista rilasciata a Tivù. “La sfida è stata quella di mantenere alta la qualità di un prodotto che, pur avendo due ‘padri’ e due library importanti avesse una propria caratteristica particolare che lo differenziasse da questi e lo facesse apprezzare come un prodotto originale”, rivela Carini, “Questo è il frutto della joint venture tra Mediaset e Turner, che hanno lavorato sul canale in termini di personalizzazione e creazione di identità”.


20
settembre
L’ITALIA SUL 2: ARRIVANO BIANCHETTI ED INFANTE E SPARISCONO LE TERRIFICANTI MINI-FICTION
Continuiamo il nostro viaggio del nuovo pomeriggio di Raidue, in partenza domani. Dopo l’informazione delle 14 affidata al programma di Monica Setta, Il Fatto del Giorno, si passa all’approfondimento, nell’appuntamento storico de L’Italia sul 2, con lancette puntate alle ore 14:45.
Trascorso l’anno di interregno della brava Francesca Senette, l’infotainment della seconda rete della TV di Stato si riprende lo storico brand e riporta lo storico conduttore: Milo Infante. Infante, dopo una stagione non propriamente felice in termini di ascolti alla corte mattutina di Michele Guardì, torna nell’orario a lui più consono, questa volta affiancato da un volto familiare al pubblico del dì di festa: Lorena Bianchetti, che reduce come la Setta dalle ultime Domenica In, si dichiara ora “contenta di lavorare con Milo perché ha più capelli di Pippo Baudo“.
Boutade a parte, torna, quindi, il marchio originale ma L’Italia sul Due si presenta in una forma riveduta e corretta. Un “no” al talk show a cui finora i pomeriggi di Raidue ci avevano abituati e un no anche alle tanto vituperate e soporifere minifiction che fornivano, con approssimativa recitazione, spunti su cui disquisire a volontà. Cosa rimane, allora? La storia, il suo diretto protagonista ed “i sentimenti dietro la cronaca”. Il tutto da rileggere alla luce delle tre parole chiave usate mercoledì alla conferenza stampa di presentazione del programma per descrivere questa mutazione: e, cioè, normalità, quotidianeità e semplicità.


5
settembre
CHI L’HA VISTO?: RIPRENDE CON TANTE NOVITA’ TRA CORTI D’AUTORE E MAGGIORE INTERATTIVITA’ COL PUBBLICO

Dopo 22 anni di onorata carriera, Chi l’ha Visto? muta ancora pelle. E lo fa ripartendo dalla fiction. Nato come classica trasmissione di servizio pubblico dalle ceneri di una piccola rubrica all’interno di Portobello, il programma, negli anni, si è evoluto, affiancando alla ricerca di persone scomparse vere e proprie inchieste su latitanti mafiosi e su misteri, anche di persone morte, ancora insoluti e da svelare. Tingendosi, quindi, sempre più di nero e sempre meno di giallo. Anzi, tingendosi di fiction, potremmo dire ora.
Chi l’ha Visto?, di ritorno lunedì prossimo su Raitre con alla guida la confermata Federica Sciarelli (anche co-autrice) e con 43 puntate previste fino a luglio 2010, infatti, decide di ripartire dai corti d’autore: “un imprinting maggiore alla forza narrativa - ha affermato il capostruttura di rete, Stefano Marroni - abbiamo capito che nel racconto delle storie avevamo bisogno di un linguaggio più accattivante, più simile al cinema, alle fiction“. ”Un programma di racconto della realtà, dell’Italia di provincia, quella di cui si parla meno, che giunge alla 22esima edizione, riscoprendo la forza del racconto popolare e cercando di renderlo attuale, attraverso molte novità“, aggiunge il direttore di Raitre, Paolo Ruffini, alla presentazione di Chi l’ha Visto?. “Abbiamo chiesto al cinema di restituirci ciò che ci aveva preso – chiosa la conduttrice – molte storie che abbiamo scoperto sono state sceneggiate, come quella di Graziella Campagna, diventata tra mille polemiche la fiction Rai La vita rubata con Beppe Fiorello.” Tra le firme importanti: Michele Soavi, i fratelli Antonio e Marco Manetti, Isabel Achaval, Tommaso Agnese, Andrea De Sica, Vincenzo Marra, Maria Martinelli ed Heidrun Schleef.
E tra le altre novità di questa stagione 2009/2010 vi sono, poi: uno studio completamente rinnovato con tre postazioni al centro della scena ed un sofisticato impianto luci, una nuova grafica (già sperimentata in coda alla precedente stagione), e l’immancabile centralino, sempre a vista. Inoltre, la possibilità, per la prima volta, di poter partecipare alle puntate come pubblico: ”non sarà quello delle altre trasmissioni - sottolinea la Sciarelli - ma sarà selezionato tra i nostri telespettarori più assidui“; 40 persone, scelte ogni puntata fra coloro che hanno chiamato la redazione al numero 06.8262.


29
agosto
MISS ITALIA 2009, LA TALENT-RIVOLUZIONE DI MILLY: VIA I NUMERI E DENTRO LE CATEGORIE. CHIAMEREMO LE RAGAZZE CON NOME E COGNOME, E’ QUESTIONE DI DIGNITA’
agosto 29th, 2009 17:36 Eugenio Viterbo

Non è solo un’allenatrice, come ieri ha dichiarato ai microfoni di DM TV (qui la prima delle nostre interviste direttamente dal concorso): Milly Carlucci è una vera e propria rivoluzionaria! Di più. Potremmo definirla “la pasionaria di Miss Italia“. Prese in mano le redini del concorso di bellezza, ci sta riservando una sorpresa dietro l’altra. E, così, intervista dopo intervista, motto dopo motto, mentre la gara si avvicina, la Carlucci, come una prestigiatrice del piccolo schermo, tira fuori ancora qualche coniglio dal suo cappello cotonato.
L’ultima delle novità di questa 70esima edizione ha un nome; anzi, un nome e cognome. Perché se talent deve essere (come dichiarato pochi giorni fa), deve esserlo con tutti i crismi del caso. Pollice verso, dunque, a parlare di candidate numero 18, 54, 76, ecc. e pollice alzato, invece, a declinare le generalità delle aspiranti reginette. Detto altrimenti, Milly ha deciso quanto segue: ”Non ci sentirete mai chiamare una ragazza con un numero, le miss si chiameranno con il loro nome, non la numero 1 o 60. Abbiamo quindi abolito il numero di identificazione, perché è una questione di rispetto e di dignità. Le miss sono persone, non numeri e sono ugualmente riconoscibili senza questi“.
D’altronde, dopo un momento di sgomento nel veder cadere nel dimenticatoio anni di ragazze senza carta d’identità ma solo con pettorina d’ordinanza, questa dell’appello, come nelle migliori scuole (ed accademie televisive!), ci sembra la svolta più giusta e naturale che il concorso di Miss Italia potesse prendere una volta scelta la via del talent. Quindi, riassumendo: se per la bellezza erano sufficienti solo un corpo ed un numero, ora per dimostrare tutto il proprio il talento bisogna avere anche un volto e, soprattutto, un nome (e cognome). Sul loro reale talento artistico, aspettiamo, però, di vederle fattivamente all’opera.

