L’Uomo che cavalcava nel Buio



16
giugno

L’UOMO CHE CAVALCAVA NEL BUIO: RAI1 CONTINUA A PUNTARE SU TERENCE HILL…IN REPLICA

L'uomo che cavalcava nel buio

Rai1 continua ad affidarsi a Terence Hill. Dopo l’ottimo risultato ottenuto la scorsa settimana con la replica del tv movie L’Uomo che sognava con le aquile, seguito da 4.319.000 telespettatori (18,61% di share), la rete diretta da Giancarlo Leone propone, questa sera alle 21,10, L’Uomo che cavalcava nel buio, altra fortunata miniserie prodotta da Albatros Entertainment con protagonista l’attore “acchiappa-ascolti”. La fiction, per l’occasione condensata in un unico film tv, venne trasmessa per la prima volta il 10 e 11 maggio 2009, portando a casa una media di 6.330.000 spettatori e il 25.40% di share.

Tra gli altri interpreti della miniserie diretta da Salvatore Basile, va segnalata la presenza di Marta Gastini, all’epoca al suo debutto in un ruolo di primo piano, nel mondo dello spettacolo. L’attrice, nota a livello internazionale per il ruolo di Giulia Farnese nel serial I Borgia, interpreta Serena, una ragazza con il talento di una grande amazzone che ridarà a Rocco, un bravo insegnante di equitazione, interpretato da Hill, la voglia di ricominciare dopo l’amarezza di un’ingiusta condanna. Tra gli altri interpreti della miniserie, la cui sceneggiatura porta la firma di Salvatore Basile, Francesco Balletta, Alessandro Pondi, e Paolo Logli, figurano anche Francesca Cavallin, Barbara Livi, Ivo Garrani, Marco Cocci, e Flavia Astolfi. Le musiche sono di Pino Donaggio.

L’Uomo che cavalcava nel buio – Trama

Rocco era un istruttore equestre. La sua brillante carriera è stata stroncata da un’infamante condanna per truffa sportiva e per omicidio colposo: Fabrizio, il pupillo di Rocco, durante un concorso è stato disarcionato da un cavallo poi risultato dopato. Rocco, sebbene innocente, si è preso la responsabilità di tutto e si è allontanato dal mondo dell’equitazione nel biasimo generale.




10
maggio

L’UOMO CHE CAVALCAVA NEL BUIO: TERENCE HILL, EX TRINITA’, TORNA IN SELLA QUESTA SERA SU RAIUNO

L’uomo che cavalcava nel Buio - Terence Hill

Abbandonata la bicicletta, fedele compagna di quel sacerdote altruista, acuto e simpaticamente impiccione di nome Don Matteo, Terence Hill torna a cavallo, protagonista della miniserie L’uomo che cavalcava nel buio, in onda stasera e domani su Raiuno. Dopo lo straordinario successo del tv-movie dedicato a Enrico Mattei, (il più seguito di tutta la stagione televisiva), Raifiction cala l’asso Terence Hill che si riaffaccia sul piccolo schermo nei panni di un maestro d’equitazione dal sofferto passato e dal futuro incerto.

Una condanna per truffa e omicidio colposo hanno, infatti, stroncato la carriera e distrutto la vita di Rocco (Terence Hill), gettandolo in uno stato di perenne disperazione e di drammatica incapacità di reagire. L’uomo smette di vivere accontentandosi di uno stato di mera sopravvivenza, convinto che per lui non ci sia più alcuna ragionevole possibilità di tornare a sorridere, né di assaporare il gusto inconfondibile della rinascita. E, invece, il destino tornerà a regalargli gioie e soddisfazioni grazie allo straordinario talento di una giovane amazzone, Serena, e a una cavalla ribelle, Rebecca, attraverso le quali potrà sperimentare come, davvero, ogni sofferenza aneli, nel nostro intimo, a trasformarsi in una speranza.

Terence Hill si è dichiarato, immediatamente, entusiasta all’idea di tornare a lavorare con lo stesso produttore, Alessandro Jacchia, e lo stesso sceneggiatore, Salvatore Basile, che stavolta firma anche la regia, con cui aveva realizzato L’uomo che sognava con le aquile. A proposito della coprotagonista, Marta Gastini, l’attore veneziano ha sottolineato la straordinaria sensibilità e l’indubbio talento della giovanissima attrice sulla quale azzarda: “Riuscirà a catturare i cuori di tutti gli spettatori, dai bambini agli anziani”. Altro tema centrale della vicenda è quello delicatissimo e di stringente attualità del doping sportivo (l’allievo di Rocco, Fabrizio, muore, infatti, durante una gara a causa di un cavallo dopato) e in merito a questo Hill ha dichiarato: “Il rapporto tra l’uomo e gli animali deve essere di reciproco rispetto, di fiducia. I cavalli sono creature molto più sensibili di quanto comunemente si pensa e se li si addestra con metodi basati unicamente sulla forza non si ottengono risultati”.