Si è svolta ieri sera – 14 giugno – agli Studi Dear in Roma la cerimonia di consegna dei David di Donatello 2013, il premio cinematografico finalmente tornato in prima serata così da dare maggiore rilievo e attenzione al nostro cinema. Certo, l’evento non ha mai catalizzato l’attenzione mediatica quanto fa normalmente il Premio Oscar americano, ma per gli addetti ai lavori ha sempre il suo valore.
Molti gli ospiti, chiamati a premiare i vincitori, per prima un’emozionatissima Elena Sofia Ricci che ha aperto le danze consegnando la prima statuetta, quella come Miglior attore non protagonista a Valerio Mastandrea. Che poco dopo ha preso un secondo premio, stavolta come attore protagonista, da Inés Sastre. E ancora Carlo Verdone, Asia Argento, Rocco Papaleo, Enrico Brignano, Gabriella Pession (ubiqua: era anche su Rai 2 con Crossing Lines), Max Gazzé e poi Roberto Benigni, giunto insieme a Nicola Piovani per ritirare il premio speciale vinto da Vincenzo Cerami e che, come facilmente ipotizzabile, ha tenuto banco per parecchi minuti con un monologo dei suoi.
In una cornice di feste ed emozioni, la conduzione stentata e senza la minima spontaneità di Lillo e Greg ha regalato lo stesso brivido di un pezzo di gesso passato sopra una lavagna: battute scritte e scontate, nessuna capacità di improvvisazione tanto da restare muti e imbarazzati davanti alle battute di Brignano perché non c’era il gobbo a suggerire la risposta. E poi Inés Sastre che diventa Sartre, come il filosofo. Paradossalmente la poco simpatica battuta di Asia Argento, che arrivando sul palco li ha apostrofati “buffoni”, non sembrava campata per aria. Nulla di sorprendente, lo avevamo immaginato, ma non possiamo non chiederci nuovamente perché affidarsi a Lillo e Greg per un evento di rilievo che per rilanciarsi in prima serata aveva bisogno di professionisti (e in giro ce ne sono tanti) capaci di padroneggiare il palco e far parlare i media. I due comici infatti, oltre a non essere popolarissimi tra il pubblico di Rai1, non hanno mai dimostrato particolari abilità nella conduzione. Non stupiscono dunque i fallimentari dati d’ascolto (per maggiori info clicca qui).
Quantomeno, il ritmo di premiazione è stato veloce non inciampando in tempi morti, eccezion fatta per i momenti di indecisione dei conduttori. Ecco, a seguire, tutti i vincitori dei David di Donatello 2013.