Daria Bignardi



5
gennaio

PAGELLE TV DEL 2015: I BOCCIATI

Raffaella Carrà

Raffaella Carrà

1 a Raffaella Carrà. Tornata in prima serata su Rai1, la regina del Tuca Tuca si è resa protagonista di uno dei flop più fragorosi (e ad onor del vero prevedibili) della stagione, quello di Forte Forte Forte. Come se non bastasse Raffaella ne è uscita indebolita anche per le fastidiose celebrazioni che il programma metteva in scena trasmettendo suoi filmati del passato e affidandole un ruolo dominante in giuria. Un insuccesso per cui la Carrà si è dovuta confrontare per la prima volta con le pesanti critiche del web, talmente feroci da risultare in alcuni casi ingiustificate. Fallita l’esperienza su Raiuno, alla star bolognese non è rimasto che fare un passo indietro e tornare con la coda tra le gambe a The Voice. Grimilde ammansita.




25
marzo

LE INVASIONI BARBARICHE, STASERA L’ULTIMA PUNTATA. DARIA BIGNARDI E CAIRO: NON E’ CHIUSURA ANTICIPATA

Daria Bignardi

Stop a Le Invasioni. Non è l’ultimo slogan anti-immigrazione di Matteo Salvini, ma la sorte del programma televisivo condotto da Daria Bignardi su La7. Dopo una stagione caratterizzata da ascolti molto bassi (media del 3% di share con 660 mila spettatori), Le Invasioni Barbariche si congedano dal pubblico con la decima puntata in onda stasera, mercoledì 25 marzo.

Le Invasioni Barbariche: chiusura anticipata?

Per alcuni si tratterebbe di una chiusura anticipata rispetto ai dodici appuntamenti di prima serata inizialmente prospettati. Non solo: il sito del Gruppo Cairo Communication riporta tutt’ora il programma in palinsesto fino al primo aprile prossimo. L’editore, però, ha smentito la tesi dello stop anzitempo, precisando all’Ansa: “erano previste dieci puntate, come da contratto con Endemol. Poi potevano essere anche undici, ma il programma ha fatto la sua stagione“. E per il futuro – ha aggiunto – si vedrà.

Sull’argomento è intervenuta anche la stessa Daria Bignardi, che su Facebook ha commentato:

Divertiti e compiaciuti dall’interesse generale sulla durata delle Invasioni, come se dopo undici anni fare dieci o undici o dodici puntate in una stagione fosse una notizia rilevante. La realtà come al solito è sfumata e noiosa, quindi non la riprenderà nessuno: la Rete ha sempre pensato a dieci puntate, il produttore inizialmente ne preferiva dodici (per me, con questo formato, sei sarebbero più efficaci, ma mi adatto alle esigenze produttive ed editoriali)…

Strano. Anche perchè, in relazione alla stagione scorsa, rispondendo proprio a noi su Twitter, Daria parlava di ’solite 12 puntate’…

Le Invasioni Barbariche: ospiti e interviste di stasera


10
marzo

DARIA BIGNARDI STANCA DI FARE LE INVASIONI: E’ DIVENTATO UNA FATICA!

Daria Bignardi

Maurizio Crozza a parte, capace di strappare ancora risate e ascolti (le prime due puntate di Crozza nel Paese delle Meraviglie hanno raccolto in media quasi 2 milioni e mezzo di telespettatori, pari all’8.54% di share), in casa La7 i sorrisi latitano al pari dei numeri. Quel settimo canale del telecomando che sembrava destinato ad infastidire i primi sei vive una fase di stanca. Uno dei simboli di questa “sofferenza”, per sua stessa ammissione, è Daria Bignardi.

Daria Bignardi: “Faccio fatica a fare Le Invasioni”

La conduttrice, al timone della decima edizione de Le Invasioni Barbariche (ogni mercoledì alle 21.10 su La7), inizia a palesare una certa stanchezza. In effetti, quella Daria barbarica, ficcante, talvolta anche antipatica, ma pur sempre stimata e temuta dall’intervistato di turno, sembra essersi un po’ raffreddata. La Bignardi, per dirla con un suo sfortunato programma, è quasi “glaciale”. Gli ascolti non aiutano (Le Invasioni si attestano attorno al 3% di share, mentre un anno fa erano al 4.68%) così come non aiuta una diretta di oltre tre ore a settimana, fatta di faccia a faccia di cui la tv ormai abusa tutti i giorni.

“Io adesso faccio un programma troppo lungo, con troppe interviste. E’ diventato una tale faticaFaccio troppa fatica sia a prepararmi come vorrei che a dare sempre tutto quello che vorrei dare”





5
marzo

LE INVASIONI BARBARICHE E IL ‘COMPAGNO’ INSINNA: “SOGNO UN PAESE IN MANO A LANDINI, DON CIOTTI E STRADA”

Flavio Insinna e Daria Bignardi

Se le aspiranti Miss sognano la pace nel mondo, Flavio Insinna non è da meno e aspira ad un Paese “che dia lavoro, serenità e lavoro un po’ a tutti”. E’ il manifesto “elettorale” del conduttore di Affari Tuoi, che sembra asfaltare l’attuale classe politica, senza se e senza ma. Fosse un film sarebbe Salvate il compagno Insinna, autoproclamatosi “giullare e pagliaccio”, ma di fatto incline all’attivismo politico a Le Invasioni Barbariche:

Sogno l’Italia in mano a Don Ciotti, Maurizio Landini e tutta la sanità a Gino Strada”.

Logorroico ed iper-elettrico come da tradizione, Insinna inonda la Bignardi di alta retorica e raffinato populismo accolto da applausi fragorosi:

Mi piacerebbe un Paese senza Affari Tuoi, ma con un altro bel gioco dove non ci sia bisogno di dare una chance in più ad una famiglia. Vorrei che alle 20.40 si potesse cantare”.

Informarlo che a fine marzo tornerà il Karaoke forse potrebbe tranquillizzarlo. Sui politici, invece:

“Si fa fatica a dare l’esempio. La mattina accendo la tv e vado a lavorare già sconfitto. Li vedo litigare, sono beghe di cortile difendono il loro orticello. Nel mio Paese dei sogni la classe politica non si fa corrompere, non devo pensarlo lontanamente, devono essere migliori di noi, invece ogni giorno è una sconfitta”.


5
marzo

SCINTILLE A LE INVASIONI, BIGNARDI A SCAMARCIO: “ME LE STAI FACENDO GIRARE”

Riccardo Scamarcio - Invasioni Barbariche

Riccardo Scamarcio - Invasioni Barbariche

Riccardo Scamarcio non parla volentieri della propria vita privata, e questo lo sapevamo. Ma che arrivasse quasi a negare l’evidenza delle pubblicazioni di matrimonio con Valeria Golino, tenendo il broncio alla Bignardi durante quasi tutta l’intervista alle Invasioni Barbariche, oggettivamente se lo aspettavano in pochi.

L’attore, ovviamente in promozione del suo nuovo film “Nessuno si salva da solo”, prima la butta sull’ironia fingendo problemi di audio, poi innesca un duello verbale e di occhiatacce con la conduttrice, che spara sul video wall il documento che attesta le future nozze.

Non voglio esplicitare in questo luogo la mia gioia taglia corto Scamarcio – io sono iper-socievole, per quanto posso cerco di non condividere…

La Bignardi insiste, credendo di poterla avere vinta (“Dicci almeno perché ti sposi! La risposta te la dico io dai: perché la amo!”), tuttavia è costretta ad incassare l’ennesimo affondo del suo ospite: “Guarda, non lo dico a te”.

E’ il punto di rottura. La Bignardi non cela l’irritazione e ricorda come, al contrario, si fosse trovata in piena sintonia nell’intervista con la Golino. Eppure Scamarcio prosegue nella provocazione: “Potremmo litigare. Sarebbe sicuramente più vero, non sarebbe male”.

A quel punto la padrona di casa affila le unghie:

“Sei molto bravo (parlando del film, ndDM) anche se ammetto che me le stai facendo girare!”.

Il precedente a “L’era glaciale”





18
febbraio

IL VOLO E L’ITALIA REALE (CHE NON E’ QUELLA DI DARIA BIGNARDI)

Il Volo

Daria Bignardi, sulle pagine di Vanity Fair, invita a farsene una ragione: “per il resto del mondo Il Volo siamo noi“.

La giornalista, che si definisce ironicamente radical chic (e noi che credevamo avesse preso finalmente coscienza di sè), spiega che il trio di “tenorini” si inquadra perfettamente nella visione stereotipata che il resto del mondo ha del nostro Paese. Un cliché, quello della “bella Italia”, che avremmo tentato invano di scrollarci di dosso negli ultimi anni. Ora però siamo costretti a rassegnarci.

Daria Bignardi “fattene una ragione”

La verità è che chi dovrebbe farsene una ragione è proprio Daria Bignardi e con lei tutto il popolo di Twitter e di radical chic, “inorridito” dalla vittoria de Il Volo. Ginoble, Boschetto e Barone non sono (solo) dei prodotti d’esportazione ma “siamo noi“. Non solo Il Volo non partecipava all’Eurovision (dove con ogni probabilità trionferanno) bensì al Festival della Canzone Italiana, ma il 56% del pubblico sanremese televotante non è mica composto da immigrati o americani in vacanza.

Da escludere pure che a votarli siano stati solo mamme, nonne e parentame vario, in considerazione della mole di voti ricevuti e del fatto che Grande Amore stia volando su Itunes. Ma probabilmente gli stessi che gridavano al fenomeno per Lorenzo Fragola, primo sulla stessa piattaforma subito dopo X Factor, questa volta taceranno o forse parleranno sì di fenomeno, ma da baraccone. Prima o poi agli snob 2.0 bisognerebbe far capire che l’Italia non è Twitter, che il talent show più visto nella storia della tv non è X Factor – ma la seconda edizione di Ti Lascio Una Canzone (quella in cui i futuri componenti de Il Volo muovevano i primi passi) – che ci sono più teenager sintonizzati su Un Medico in Famiglia che su Gomorra.


22
gennaio

INVASIONI DI LUCI E ADDII ANNUNCIATI: FERRARA LASCIA ‘IL FOGLIO’ A CERASA, SIGNORINI FISSA LA SCADENZA

Giuliano Ferrara - Le Invasioni Barbariche

Giuliano Ferrara - Le Invasioni Barbariche

Venti minuti passati a lavarsi la faccia per la vista apparentemente appannata, altrettanti spesi col muso sul telecomando a smanettare tra le impostazioni della luminosità e di contrasto del televisore. Ma poi ti accorgi che appena il regista stacca su un’altra camera tutto torna a posto ed è solo la Bignardi ad apparirti in versione ‘angelicata’. Ebbene sì, l’effetto aurea paradisiaca avvolge pure la Daria nazionale, che per l’intera seconda puntata de Le Invasioni Barbariche si guadagna un posto d’onore nell’olimpo degli “illuminati”.

Il talk show di La7 si apre e chiude con due addii annunciati, più o meno imminenti. Giuliano Ferrara ufficializza infatti il prossimo abbandono della direzione del Foglio.

“Accadrà presto, stiamo entrando nel ventesimo anno – rivela il giornalista – lascerò a Claudio Cerasa. Ci sono ancora questioni societarie da definire in maniera formale e rigorosa. Farò il tifoso del Foglio e continuerò a scrivere per il Foglio se Cerasa lo vorrà. Non credo di rottamarmi, faccio un gesto superbo. Farò tante altre cose, esistevo prima, esisterò dopo”.

Passano quasi due ore e la storia si ripete. La Bignardi segnala ad Alfonso Signorini la confessione di Ferrara e anche il re del gossip manifesta l’intenzione di mollare presto. “Ho imparato a volermi bene e questo mi fa amare il gossip un po’ di meno. Ma non me ne dispiaccio”.


15
marzo

ENRICO RUGGERI CONTRO LE INVASIONI BARBARICHE: CANCELLATA LA MIA PARTECIPAZIONE PER LA CRISI DI ASCOLTI, BIGNARDI NON DECIDE GLI OSPITI

Enrico Ruggeri

Invito cancellato. O forse no, solo rimandato. Le Invasioni Barbariche ’silurano’ Enrico Ruggeri dalla lista degli ospiti, e lui se la prende non poco. Sul suo profilo Twitter, il cantante ha tuonato contro il programma di Daria Bignardi, prendendosela anche con la conduttrice stessa, giudicata ormai ininfluente nella scelta del suo parterre. “Il 19 marzo non sarò a Le Invasioni Barbariche” ha annunciato l’artista, pubblicando una nota dai toni polemici.

“La mia partecipazione era stata concordata in virtù di un mio intervento per uno scherzo (bruttino) fatto ad Alessio Boni. In quell’occasione Daria Bignardi aveva annunciato il mio ritorno, appunto, il 19 di questo mese. Ieri la redazione ci ha contattato annullando l’appuntamento ha raccontato Ruggeri.

Enrico Ruggeri vs Daria Bignardi: non sceglie più la linea della trasmissione

Il popolare cantautore, e conduttore di Lucignolo su Italia1, ha inoltre spiegato che i motivi addotti all’improvvisa cancellazione del suo intervento sono stati questi:

Il programma è in crisi d’ascolti e gli ospiti vengono scelti dalla Rete, non dalla redazione, né dalla conduttrice. Se così fosse – ha aggiunto l’artista – sono molto rammaricato per Daria Bignardi, non più in grado di decidere la linea della trasmissione, né di mantenere la parola data, cosa gravissima per una persona che difende valori e cultura”.