Carlo Freccero



31
marzo

CARLO FRECCERO A DM: LA RAI RIFORMATA? SARA’ RENZIANA E MONOCOLORE. L’ISOLA DEI FAMOSI E’ TV ANNI ‘90. SANTORO HA UN NUOVO PROGETTO, STA SCALDANDO I MOTORI. E SU ITALIA’S GOT TALENT…

Carlo Freccero

Ha l’occhio dell’analista, Carlo Freccero. Del guru che osserva il flusso televisivo accomodato sulla riva del fiume. “Io non sono un critico della tv, ma uno che cerca di capire come funziona il piccolo schermo” ci dice, mentre parla a tutto campo – e col piglio del professore – dei programmi che più richiamano l’attenzione del pubblico. L’ex dirigente Rai e Mediaset sbertuccia L’Isola dei Famosi, commenta il palinsesto della prima rete della tv pubblica, senza trascurare il satellite con 1992 – La serie e l’altra produzione di Lorenzo Mieli Italia’s Got Talent, migrata sul satellite. Ma soprattutto si accende quando gli chiediamo della riforma della Rai targata Renzi, che ha ottenuto un primo via libera dal Consiglio dei Ministri.

Come le sembra?

Non è ancora una riforma, Renzi ha presentato solo un’ipotesi di legge. L’attuale governance Rai è in scadenza, quindi il premier ne ha approfittato per dire che ci sono tre mesi di tempo. Qui ci sono diversi format renziani, per usare un linguaggio televisivo. Il primo è quello di annunciare le cose prima che esse si avverino, occupando così l’agenda mediatica. Un secondo format è l’idea che chi comanda in Rai debba essere uno solo: si chiama economia della disintermediazione, cioè eliminare le mediazioni del CdA ed avere un uomo solo al comando, che in questo caso abbia il profilo del renzista. Un ulteriore format è quello della demagogia, con la proposta di eleggere un rappresentate dei dipendenti Rai. Ma siccome lì molti sono super raccomandati, forse anche questo sarà un renziano. Non mi sembra una riforma che caccia i partiti dalla Rai, mi aspettavo che questo premier seguisse un criterio e presentasse un piano editoriale, industriale, economico. Invece sarà una Rai monocolore.

Renzi ha anche dichiarato di voler fare della Rai “la più innovativa azienda culturale che esiste in Europa”…

Ma questi sono luoghi comuni. La situazione è più complessa, il modello Rai era legato ad una specificità europea, quella del welfare, che la legava in qualche modo ad una continuazione della pubblica istruzione. Ma nel momento in cui l’economia diventa neoliberista, ecco che la Rai diventa un ossimoro, una contraddizione. Ormai le agenzie culturali sono molteplici e non legate ad un’entità statale, quindi capite perché è un luogo comune.

Un’altra caratteristica della nuova Rai dovrebbero essere le nomine trasparenti. A suo avviso questo sarà un obiettivo raggiungibile?

Per raggiungerlo ci vorrebbe – come dicevo – un progetto industriale, culturale, finanziario. Invece per ora è tutto poco chiaro, è ancora una volta un effetto speciale renziano che il premier aggiunge a quel treno di annunciate riforme lanciato nell’immaginario delle persone.

Cosa pensa, invece, della riforma dell’informazione Rai messa a punto da Gubitosi?

Diciamo subito che è un’assurdità che la Rai abbia così tante testate e redazioni, ma questo è dovuto al fatto che una volta ogni rete rappresentava un punto di vista, un’interpretazione della realtà. Questa era la lottizzazione. Oggi la Rai è un’azienda commerciale quindi deve nascere una razionalizzazione dell’informazione, ma spero che questa non sia solo una mossa economica. Quello che ha fatto Gubitosi va bene però non basta, serve un piano editoriale che specifichi cosa deve fare l’informazione: oggi infatti la tv pubblica assolve a due ruoli, cioè l’informazione e la produzione di immaginario attraverso la fiction, mentre tutto il resto è in mano alla tv commerciale. Ma la Rai ha un personale adatto a questa cosa?

Parliamo di trasmissioni in onda, invece, che ne pensa del palinsesto di Rai 1?

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22
gennaio

LUTTAZZI E TRAVAGLIO ASSOLTI: NON DIFFAMARONO BERLUSCONI. FRECCERO: POTREMMO FARE ANCORA QUALCOSA INSIEME CON DANIELE

Carlo Freccero

Una vicenda chiusa e una storia che potrebbe ripartire. Carlo Freccero esulta per l’assoluzione in Cassazione di Marco Travaglio e Daniele Luttazzi dall’accusa di diffamazione ai danni di Silvio Berlusconi per l’intervista andata in onda il 14 marzo 2001 all’interno di “Satyricon”, su Rai 2. Freccero, che dell’emittente all’epoca era direttore, non nasconde la propria soddisfazione e annuncia la volontà di tornare a lavorare con il comico romagnolo.

“Qualcosa insieme si potrebbe ancora fare”, ha dichiarato su Radio 24 ai microfoni de La Zanzara. “Io e Luttazzi siamo quelli che hanno pagato di più per questa storia. Ho parlato con lui, l’ho trovato carico, pimpante, soddisfatto. Sono contento per lui, ha sofferto veramente”.

Il Cavaliere chiese un risarcimento di 20 miliardi di lire, in quanto “Travaglio, Luttazzi, in accordo con il direttore Freccero”, avevano “gravemente leso il suo onore, la sua reputazione, l’immagine di uomo politico e la sua stessa identità personale”.

“Allora tutti erano contro quel programma, anche a sinistra”, ha ricordato Freccero. “Le persone che sulla questione di Charlie Hebdo hanno gridato alla libertà d’espressione erano quelle più feroci contro di noi”.


25
novembre

TELEMILANO 58: LE ORIGINI DI CANALE 5

Barbara D'Urso e Claudio Lippi a TeleMilano58

Ogni cosa che inizia ha un fascino incredibile. Allora c’era un disordine creativo totale sempre in qualche modo ben amalgamato da Berlusconi che era un terremoto. Si lavorava quindici ore al giorno, e ogni giorno era una scoperta. Berlusconi era esigentissimo, chi non reggeva il ritmo, lo faceva fuori. Era una cosa straordinaria.

Così a DavideMaggio.it, Carlo Freccero descrive un’epoca che sarebbe passata alla storia e che segnò la fine del monopolio della tv di Stato. Tutto iniziò alla fine degli anni 70 con la nascita di TeleMilano 58, emittente locale che sarebbe poi diventata Canale 5. La sua storia è stata raccontata in un libro e in un dvd, realizzato dalla rivista Link – Idee per la televisione, contenente interviste a Fedele Confalonieri, Bruno Longhi, Jerry Calà e molti dirigenti del canale.

Non solo è possibile (ri)vedere spezzoni di programmi storici come Chewing Gum di Claudio Cecchetto, Frittomisto con i Gatti di Vicolo Miracoli, e Milan-Inter Club con Mike Bongiorno. Proprio l’arrivo di “Mister Allegria” per 600 milioni di lire (dal 1977 come direttore artistico, dal 1979 come conduttore) ha rappresentato il punto di svolta per TeleMilano 58.

“La vera grande genialità di Berlusconi fu Mike Bongiorno” ha sentenziato Aldo Grasso nel corso della presentazione del dvd.

TeleMilano 58: i driver del successo editoriale





7
ottobre

PIAZZAPULITA, FRECCERO CONTRO QUINTA COLONNA: SU RETE4 C’E’ UNO CHE VENDE TAPPETI

Carlo Freccero, Piazzapulita

Freccero ha scagliato la freccia. Nomen omen. Lo ha fatto durante il dibattito in corso ieri sera a PiazzaPulita, dove era ospite. In studio si parlava di Islam, Occidente e allarme fondamentalismo: un tema scottante e d’attualità, su cui il conduttore Corrado Formigli è voluto tornare per la seconda volta dall’inizio della nuova stagione (lo già aveva fatto nella puntata d’esordio). Ad un tratto, preso dal fervore della discussione e dal desiderio di argomentare le proprie tesi, Carlo Freccero ha sparato: “meglio questo programma che quello di Rete4, dove c’è uno che vende tappeti“.

Dal pubblico si è levato un breve e spontaneo applauso. Da parte sua, invece, Formigli ha fatto finta di niente, lasciando proseguire il dibattito, mentre Daniela Santanché – ospite in studio – faceva notare la mancanza di savoir-faire. Il riferimento dell’ex direttore di Rai4 era con tutta probabilità a Quinta Colonna, che nella serata di ieri ospitava in esclusiva il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. E, considerando le posizioni critiche di Freccero nei confronti di quest’ultimo, ci vuole poco ad immaginare a chi fosse riferito l’appellativo di “venditore di tappeti”.

In realtà, su Rete4, Paolo Del Debbio ha concesso ben poco spazio alla presunta “televendita” renziana e anzi ha incalzato il premier riuscendo anche a metterlo in difficoltà. Intanto Formigli ricalcava gli argomenti del suo primo appuntamento stagionale, proponendo un dibattito interessante ma troppo ambizioso. Sulla rete terzopolista si parlava di Isis, con l’inevitabile scontro tra Daniela Santanché ed i musulmani della moschea di Centocelle, in collegamento.

Freccero a Piazzapulita: Obama ha creato l’Isis


6
luglio

BALLARO’, MICHELE SANTORO DOPO FLORIS? FRECCERO: FOSSI IL DIRETTORE DI RAI3 LO PRENDEREI

Michele Santoro

Michele Santoro nuovo conduttore di Ballarò: ve lo immaginate? L’avvicendamento tra l’ideatore Servizio Pubblico e Giovanni Floris alla guida del talk show di Rai3 sarebbe clamoroso, forse troppo per potersi davvero realizzare. Eppure, in queste ore, qualcuno ha persino azzardato tale ipotesi, immaginando una sorta di baratto tra l’azienda di Viale Mazzini e La7. Al momento, però, Santoro è vincolato alla rete terzopolista da un contratto, e in Rai starebbero valutando ben altri nomi. In particolare, in pole position per la successione ci sarebbero Bianca Berlinguer e Gerardo Greco.

Ballarò: anche Giulia Innocenzi in lizza?

Secondo il Corriere, però, da La7 potrebbe arrivare la giovane Giulia Innocenzi, reduce dall’esperienza di Announo. Lo stesso Santoro – che nei giorni scorsi è stato visto al settimo piano di Viale Mazzini – si sarebbe speso per la candidatura della sua pupilla e non per la propria, come qualcuno ipotizzava. La possibilità di assistere ad un ritorno di Michele in Rai, tuttavia, ha solleticato la fantasia di molti. A cominciare da Carlo Freccero, che alla Zanzara di Radio24 ha lanciato la provocazione. “Fossi il direttore di Rai3 prenderei Santoro, per fare un po’ di disordine. Cerco di tornare al centro con questo colpo” ha detto l’esperto di comunicazione, ritenendo il nome di Michele preferibile a quello degli altri candidati alla successione di Floris.

Si parla di Gerardo Greco. E’ molto bravo al mattino, ma se è bravo al mattino perché devi indebolire quella fascia. Lo fa da poco, secondo me bisogna confermare i successi. E poi non so se è ancora maturo per la sera. Invece Santoro può creare un po’ di scompiglio” ha dichiarato.

Freccero: Floris ha fatto bene a lasciare la Rai renziana





12
marzo

DM LIVE24: 12 MARZO 2014. AMICI E IL PROMO ‘ISPIRATO’ – MEDIASET ACQUISTA NINOS ROBADOS? – FRECCERO LAVORA AL NUOVO SHOW DI CHIAMBRETTI

Ninos Robados

Ninos Robados

Il DM Live 24 è un post pubblicato ogni giorno (a mezzanotte circa) nel quale, tramite i commenti, vengono raccolte in tempo reale le segnalazioni degli utenti su qualunque programma in onda e, più in generale, in relazione a qualsivoglia notizia televisivamente rilevante. I più interessanti verranno pubblicati nel DM Live 24 del giorno successivo.

Freccero lavora al nuovo programma di Chiambretti

Amici e il promo ‘ispirato’

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Gentile redazione,
mi permetto di segnalarvi un caso a dir poco curioso di “coincidenze” [...]. Io sono un filmmaker, ad Agosto ho girato un video chiamato “La Grande Bellezza – Roma in a time lapse”, negli ultimi giorni sono stato tempestato di telefonate di complimenti per aver fatto con il mio video lo spot andato in onda sulle reti Mediaset di AMICI SERALE e dopo poche e brevi ricerche… ecco qua quello che ho potuto vedere:

Mediaset acquista Ninos Robados?

marcodesantis ha scritto alle 09:30


7
marzo

CARLO FRECCERO: LA RAI E’ GIA’ RENZIANA. CON BERLUSCONI NON C’ERA QUESTO SERVILISMO

Carlo Freccero

Con Berlusconi non c’era tutto questo servilismo dell’informazione che c’è verso Renzi. E’ una cosa insopportabile“. La sferzata arriva via etere da Carlo Freccero, uno che – a proposito di liberà di parola – non le manda certo a dire. Ospite de La Zanzara di Radio24, ieri l’ex dirigente Rai e Mediaset ha commentato in tono polemico la situazione mediatica creatasi con l’ascesa politica di Matteo Renzi. Nel mirino sono finite le principali emittenti televisive, a cominciare dal servizio pubblico.

Carlo Freccero: Mentana? E’ abbastanza renziano

La Rai è già renziana ma si adegua sempre, a volte anticipa i tempi. Mi colpisce la stampa, è un inno continuo” ha dichiarato Freccero nel programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. “La7? Sì, Mentana è abbastanza renziano, senza dubbio” ha chiosato l’esperto di comunicazione, aggiungendo poi: “Renzi dà il cellulare a tutti. C’è una forma di cameratismo coi giornalisti che vuol dire tante cose. Con Berlusconi non c’era, non c’era. Ci deve essere un distacco“.

Su Radio24, Freccero ha espresso il proprio giudizio anche sulla visita del neo premier alla scuola Raiti di Siracusa, dove i piccoli allievi hanno accolto Renzi con un canto in suo onore. “Una cosa da regime. Renzi sta dimostrando chi è in brevissimo tempo. Mi ha messo tristezza vedere quelle maestre che trovano in lui un nuovo salvatore, è una forma di analfabetismo” ha detto il professore.

Carlo Freccero sul Movimento Cinque Stelle


17
febbraio

SANREMO 2014: CARLO FRECCERO COMMENTA IL FESTIVAL IN ESCLUSIVA SU DAVIDEMAGGIO.IT

Carlo Freccero

Carlo Freccero

Buone nuove su DavideMaggio.it.

Gli editoriali ‘anomali’ di Carlo Freccero su DavideMaggio.it

Ho il piacere di comunicarvi che Carlo Freccero commenterà il Festival di Sanremo 2014 in esclusiva su queste pagine, a partire da giovedì 20 febbraio.

La formula sarà interessante. Si tratterà di una ’specie anomala’ di editoriale poichè il prof. risponderà alle domande che di volta in volta gli porrò, ben consapevole che con ciascuna risposta potrebbe ben venir fuori un’enciclopedia. Vorrei, tuttavia, che le curiosità da soddisfare fossero anche le vostre.

Per questo, ogni sera, vi chiederò in un apposito post di formulare le domande alle quali vorreste che Carlo Freccero rispondesse.

..:: Tutto su Sanremo 2014 ::..