Lo chiamano il “patto della staffetta”, ma in realtà sembra più una corsa a ostacoli. Il probabile arrivo di Augusto Minzolini a Mediaset – ventilato con insistenza ma non ancora confermato – continua a far discutere, soprattutto all’interno della stessa azienda del Biscione. Da quelle parti, infatti, l’ex direttorissimo non è molto gradito, come dimostrano le voci di protesta sollevate nei giorni scorsi dai giornalisti dell’emittente. Eppure la firma sembra vicina, grazie anche ad un ‘accordo’ che sarebbe stato discusso nientemeno che nelle stanze di Palazzo Grazioli.
Stando a quanto riporta Dagospia, infatti, dietro all’annunciato approdo di Minzolini a Mediaset ci sarebbe una mossa di Silvio Berlusconi, che in tempi non sospetti avrebbe convocato l’ex responsabile del Tg1 e il direttore del Tg5 Clemente Mimun per definire i termini di un avvicendamento giornalistico che li riguarderebbe. Il “patto della staffetta”, come lo ha definito D’Agostino, prevederebbe che al Minzo venga affidato un programma d’approfondimento in seconda serata (su Canale5, nello spazio che fu di Matrix), del quale occuparsi fino alle prossime elezioni. Dopodiché, l’ex direttorissimo verrebbe catapultato sulla poltrona del Tg5.
Sì, l’idea sarebbe proprio quella: assumere il ‘reietto del Tg1′ e sostituirlo a Clemente Mimun a partire dalla primavera del 2013, cioè dopo l’appuntamento elettorale che potrebbe vedere il Cavaliere come candidato premier. Sulla carta il progetto è pure fattibile, ma in realtà bisognerà tenere conto di alcune variabili che al momento non è possibile calcolare. A cominciare dalla reazione che potrebbero avere i giornalisti del Tg5, i quali già ora hanno espresso il loro disappunto nei confronti del super contrattone che spetterebbe al Minzo.