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TG1, LORENZA LEI DETTA LA LINEA. INTANTO SPUNTA IL PIANO B: MINZOLINI AL TG2

di Marco Leardi

29/12/2011 - 11:11

TG1, LORENZA LEI DETTA LA LINEA. INTANTO SPUNTA IL PIANO B: MINZOLINI AL TG2

Lorenza Lei

Il Direttore Generale della Rai non conosce vacanze, anche a fine anno decide tutto Lei. Ieri il vertice di Viale Mazzini ha fatto un sopraluogo a Saxa Rubra, il quartier generale dei notiziari. Ufficialmente si trattava di una visita per fare a tutti gli auguri di un buon 2012, ma secondo i ben informati l’ispezione sarebbe avvenuta anche per altri motivi. Da quando Augusto Minzolini è stato rimosso dalla direzione del Tg1, tra i corridoi Rai corre un certo fermento e dunque è probabile che Donna Lorenza abbia voluto controllare di persona la situazione. E dettare la linea.

Non a caso il DG ha avuto un colloquio privato con Alberto Maccari, l’attuale direttore del Tg1. Poi ha parlato coi redattori, ai quali – come riporta Repubblica – ha chiesto di concentrarsi sui temi europei in questo particolare momento. La visita sarebbe stata anche l’occasione per iniziare a sondare il terreno sul dopo Maccari, visto che l’incarico ad interim del giornalista scadrà il prossimo 31 gennaio. Da quel momento si aprirà un balletto delle poltrone, abile gioco di equilibri.

Per sfangarla, il solido asse Lei-Garimberti sarebbe intenzionato a scegliere un nome esterno all’azienda. Nei rumors sul toto-direttore del Tg1 si fanno i nomi Mario Calabresi, Antonio Preziosi, Mario Orfeo, Marcello Sorgi… ma al momento sono solo e soltanto ipotesi. Anche perché l’esecutivo di Monti preferirebbe che la scelta avvenisse invece all’interno della Rai, e forse il DG Lei dovrà assecondare tale indicazione. C’è poi la questione Minzolini, da affrontare in tribunale coi denti e con gli artigli.

Dopo la sua rimozione dal vertice del Tg1, il Minzo ha fatto ricorso per ottenere il reintegro. La battaglia processuale si svolgerà attorno all’applicazione della legge 97 del 2001. Il DG pare irremovibile nella sua decisione  di destinare il giornalista a “incarico equivalente”, ma qualora i giudici del lavoro le imponessero di restituire la poltrona al direttorissimo, ecco che spunterebbe un diabolico piano B.

Come riporta Repubblica, si tratterebbe di uno “scambio tra Tg1 e Tg2“. Se il ricorso di Minzolini venisse accettato, il giornalista potrebbe essere posizionato alla direzione del notiziario di Rai2, mentre Marcello Masi balzerebbe alla redazione di Rai1. Un’ipotesi estrema, che i vertici di Viale Mazzini sperano comunque di non prendere in considerazione.

Nel suo giro di consultazioni, Lorenza Lei ha incontrato anche Silvio Berlusconi. Il faccia a faccia tra i due sarebbe avvenuto in forma segretissima appena prima di Natale. Tg1, Rai, nomine: cosa si saranno detti?

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16 commenti su "TG1, LORENZA LEI DETTA LA LINEA. INTANTO SPUNTA IL PIANO B: MINZOLINI AL TG2"

  1. nooooooo già senza Orfeo il tg2 è diventato pessimo... se ci arriva Minzolini sarà inguardabile !

  2. L'ipotesi di uno scambio tra Tg1 e Tg2 (riportata da Repubblica) la trovo davvero remota. Anche se in Rai staranno sicuramente valutando un 'piano B' da attuare qualora il giudice accogliesse il ricorso del Minzo.

  3. Quindi non ho cambiato nessun senso di ciò che si era detto in quel post..

  4. Leardi "La rimozione di Minzolini è stata una vera “porcata”… Perché un rinvio a giudizio non può diventare uno strumento per silurare qualcuno" ----- La replica degli avvocati della Rai non l'ho letta qui e mi pare che possa aggiungere un qualcosa in più al dibattito. Il punto è capre se la Rai è una SPA o un ente a partecipazione pubblica. Non è una porcata evidentemente la rimozione di Minzolini.. se la legge è stata interpretata bene e mi pare che gli avvocati della Rai spieghino quale metro è stato usato dall'azienda. Ripeto, Leardi diceva che " il rinvio a giudizio è stato usato in modo strumentale per sbloccare il problema Minzolini" quando il problema è invece di interpretazione della legge ---- La legge in questione “prevede infatti – dicono i legali della Rai – il trasferimento o la messa a disposizione del soggetto rinviato a giudizio per alcuni reati (ivi compreso il peculato) riferendosi non solo ai pubblici impiegati, ma anche ai dipendenti di ‘enti a prevalente partecipazione pubblica’, tra i quali va certamente ricompresa la Rai”

    1. Pippo76: certo, ma devi contestualizzare. Erano spiegate delle ragioni che hai omesso limitandoti a dire che Leardi aveva difeso Minzolini. C'era scritto ben altro.