Augusto Minzolini ha un diavolo per capello (vabbè, si fa per dire). Da quando lo hanno silurato dalla direzione del Tg1, il giornalista è sul piede di guerra contro i vertici della tv pubblica, dai quali pretende di riavere indietro il maltolto. Già, perché l’ex direttorissimo si ritiene la vittima di un complotto; un po’ come Santoro ai tempi di Annozero. E il paragone mica è casuale, visto che oggi è stato lo stesso Minzolini a tirare in ballo il conduttore. “Ora capisco Santoro i suoi ricorsi e i tribunali. Ha fatto bene” ha detto.
In collegamento con La Zanzara di Radio24, l’ex responsabile del Tg1 ha commentato la sua rimozione dall’incarico e la notizia del ricorso intrapreso al fine di ottenere un reintegro alla direzione del notiziario.
“Sono diventato un azzeccagarbugli, contro la mia natura. Mi hanno proposto di andare a New York, ma per ora non accetto nulla e vado avanti con il ricorso. Devi fare per forza così per difenderti, uso gli stessi metodi dell’azienda. Se me lo avessero chiesto, se ne poteva anche parlare, ma hanno applicato per la prima volta una norma che è inapplicabile solo per farmi fuori“ ha detto.
Il braccio di ferro si giocherà attorno alla legge 97 del 2001, quella che i vertici di Viale Mazzini hanno utilizzato per disarcionare il Minzo e trasferirlo a incarico equivalente. Secondo gli avvocati del giornalista, quella norma non sarebbe applicabile alla Rai SpA. L’ex direttore del Tg1 è tornato a parlare anche delle spese di rappresentanza ‘folli’ effettuate con la carta di credito aziendale.
“Nessuno dei miei predecessori ha mai scritto un nome delle persone con cui andavano a pranzo e a cena. Hanno applicato alla lettera una circolare interna solo con me. E il colmo è che le spese di rappresentanza io alla fine le ho rimborsate mentre la Rai le ha scaricate fiscalmente” ha dichiarato Minzolini a Radio 24.
Infine una stoccata al Presidente Rai Paolo Garimberti: “Il Tg più brutto? Ma da quale cattedra parla?“. E un commento caustico sul TgLa7 di Enrico Mentana:
“Se io avessi fatto un tg come quello, con il 42 per cento di politica, sarei sceso al 13-14 per cento di share. Mentre un tg generalista come il Tg1 ha sofferto di un allargamento della scelta e del mercato“ ha chiosato.
Concetti in parte già espressi in una scoppiettante intervista natalizia che l’ex direttorissimo ha rilasciato a Ma anche no di Piroso. Ora il match si sposterà in tribunale: il Minzo ’santorato’ è inviperito e annuncia battaglia. Quando pronunciava i suoi editoriali, a confronto, era innocuo.
1. Giuseppe ha scritto:
27 dicembre 2011 alle 08:18