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dicembre

AUGUSTO MINZOLINI: POTREI TORNARE A DIRIGERE IL TG1, HO GARANTITO IL PLURALISMO – E PARTE L’ATTACCO DEL FATTO

Augusto Minzolini

Potrei anche tornare a dirigere il Tg1“. Augusto Minzolini non esclude il bis, e ad alcuni suonerà come una minaccia. Durante la registrazione del programma Ma anche no in onda domenica prossima, 25 dicembre, il giornalista ha parlato con Antonello Piroso dei risvolti professionali e giuridici della sua permanenza nella redazione di Saxa Rubra. Si è detto soddisfatto del suo lavoro e convinto che la legge gli darà presto ragione. Ne è uscito un concertino natalizio mica male. Buon ascolto, e auguri.

“E’ stata applicata nei miei confronti una legge propria per i dipendenti pubblici che mi sospende e mi dovrebbe mandare a ricoprire un ruolo equivalente, ma secondo me utilizzare questa legge è una forzatura dato che la Rai è una società per azioni e lo ha ricordato anche la Corte di Cassazione in una sentenza che sta per uscire” ha affermato l’ex direttorissimo.

Minzolini non ha confermato se ora andrà a fare l’inviato a New York, come si vocifera, e ha aggiunto che al momento è occupato a capire per quale motivo sia stato oggetto dell’applicazione delle legge di cui sopra. Per il resto, nessun rimpianto per la sua criticata linea editoriale. Gliene hanno dette di tutti i colori, al Minzo, ma lui non ha rimorsi:

Non credo di aver fatto un tg di parte, anzi penso di aver concorso al pluralismo televisivo” ha commentato.

Nel corso dell’intervista condotta da Antonello Piroso, il giornalista Rai ha giustificato le sue scelte ed il tono dei suoi editoriali, e alla domanda se avesse qualcosa da rimproverarsi ha detto:

“Francamente no, sono abbastanza tranquillo e ho la coscienza a posto. Ho attraversato un momento abbastanza complicato dal punto di vista politico, perché la politica è andata a occuparsi di cose che con la politica c’entrano poco”.

Del resto mica è colpa sua se nell’ultimo anno il dibattito politico si è arenato sulle notti vivaci di Berlusconi. Infatti – ha proseguito – “in passato questi argomenti c’erano ma non si parlava solo di questo“. E l’abbondanza di notizie frivole al Tg1?Solo negli ultimi 10 minuti” si è difeso il giornalista.

Infine, incalzato dal conduttore di La7, il Minzo ha commentato il calo d’ascolti registrato dal suo notiziario. Una tendenza che mise in allarme il Presidente Rai Paolo Garimberti. E’ colpa della digitalizzazione. Il nuovo direttore non sta andando meglio”.

E nel gran finale, è partito uno scoppiettante bisticcio con i giornalisti presenti in studio. Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano, ha sparato il siluro: ”Non si vergogna per come ha diretto il tg?“. E il Minzo: ”Si vergognino lei e il suo giornale per come fate informazione“. Poi una chiosa lapidaria alla richiesta di Fulvio Abbate di cambiare mestiere: “Non ci penso proprio” ha detto l’ex direttorissimo.

L’intera intervista ad Augusto Minzolini andrà in onda nel pomeriggio di domenica 25 dicembre su La7, nel corso della puntata di Ma anche no.

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28 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 20:27

“E l’abbondanza di notizie frivole al Tg1? “Solo negli ultimi 10 minuti” si è difeso il giornalista”

Anche se fosse, sarebbe ben 1/3 del TG.



2. Pippo76 ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 20:31

Quando si parla di Minzolini potrei diventare volgare, quindi mi limito a dire che è stato il peggior direttore del Tg1, che ha nascosto notizie, ha massacrato il tg con notizie di parte ed isulse, un direttore che in compagnia di qualcuno si girava il mondo non per lavoro e pagava con la carta aziendale quindi con i nostri soldi.
Basta questo per metterlo alla porta e dire “addio per sempre”
Invece se dovessimo ritrovarcelo nuovamente a dirigere il Tg1 allora mi incavolo sul serio e la Rai sarà inondata da mail di protesta



3. ANTONIO1972 ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 20:33

incommentabile!



4. Marco Leardi ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 20:36

Si può rimproverare molto, tanto, a Minzolini, su questo non ci sono dubbi! Ma a mio parere non è stato il peggior direttore del Tg1 e la uscita di scena per motivi giudiziari è stata qualcosa di vergognoso!

Dovevano cacciarlo per altri motivi, non per un procedimento a suo carico ancora tutto da dibattere.



5. Pippo76 ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 20:40

Siccome i motivi per cacciarlo sono tanti, l’importante era trovarne uno.
Il termine vergognoso lo userei per le cavolate che dice nelle sue interviste oltre a quello che ha propinato nei suoi tg.
Io un tg a quel livello me lo aspetto da Studio Aperto ormai non dal Tg1 ( Riotta e Lerner non erano a questo livello basso , perchè tanto li si va a parare)



6. MisterGrr ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 20:41

Marco sono molto d’accordo con l’ultima frase. Secondo me non era adatto a fare il direttore di TG1, però usare questa scusa per mandarlo via (perchè alla fine quello è successo…)…non è stato correttissimo.



7. Tommi ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 20:43

Ma che si spari quel coglione! Ha distrutto il Tg1, motivi validi per licenziarlo ce ne sono un’infinità



8. DavideBellombra ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 20:45

10 minuti in mezz’ora sono tantissimi!!!



9. norman ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 21:00

è stato a mio avviso un pessimo direttore…. disgustoso per il solo fatto di aver fatto un tg di parte e poi per le notizie frivole che non dovrebbero trovare tutto questo spazio nel primo tg nazionale.. anche i giornalisti le leggevano imbarazzati!

utente tommi: che linguaggio!!!! ma è una moda??????



10. dert86 ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 21:53

ma nessuno lo ha preso a mazzate? merita davvero 4 skiaffi per la faccia..sto maiale!



11. Davide Maggio ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 22:15

dert86: cerca di stare calmo perchè credo che 4 sberle se le meriti pure chi commenta in una determinata maniera.



12. warhol_84 ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 22:35

E adesso con chi si batteranno i simpson, i puffi e kiss me licia?



13. Stefano ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 22:43

In qualsiasi azienda un dipendente accusato di aver rubacchiato viene come minimo sospeso in via cautelativa. Per Minzolini l’ultragarantismo gli ha consentito di rimanere al suo posto fino a quando non è arrivato il rinvio a giudizio. A quel punto la maggioranza di cdx del cda, già sgretolata dopo le note vicende politiche, non aveva più la forza di proteggerlo come aveva fatto tenacemente per 2 anni.
Del resto fu il direttorissimo stesso ad ammettere che stava al suo posto proprio grazie alle protezioni politiche che aveva in RAI, e che ci sarebbe rimasto fino a quando Berlusconi era PresDelCons.
Quindi non vedo alcuno scandalo nel cacciare uno accusato di peculato, anzi. E poi Minzolini tecnicamente non è stato manco licenziato ma, piuttosto, ricollocato a mansione equivalente. E’ un suo diritto fare ricorso. Vedremo il tribunale del lavoro cosa risponderà.



14. Pippo76 ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 22:50

Quoto Stefano in tutto. Non è stato mica licenziato..



15. Giuseppe ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 23:45

Minzolini non ha garantito il pluralismo e, in fondo, nemmeno gli interessi di chi, a maggioranza, ne determinò l’incarico. Ha solo garantito il successo del Tg7 di Mentana a scapito del servizio pubblico, esattamente allo stesso modo in cui la dirigenza della Rai ha favorito la crescita complessiva de La7 ottenendone in cambio ulteriore perdita di ascolti e introiti.

E’ quindi evidente che l’allontanamento di Minzolini non poteva essere attuato in base a quei motivi che dovrebbero indurre a dimettersi anche la stessa dirigenza Rai, cosa che sarà possibile solo con una nuova maggioranza governativa.

Di qui l’escamotage legale per liberare la poltrona del Tg1, perchè ormai la situazione era diventata insostenibile e controproducente persino nei confronti di chi Minzolini l’aveva voluto a tutti costi. Non entro nel merito della legittimità della obiezione di Minzolini al provvedimento preso nei suoi confronti. Come suggerisce Stefano, un comune dipendente accusato di peculato ai danni della propria azienda normalmente viene immediatamente sospeso dal lavoro. Purtroppo è risaputo non tutti godono degli stessi privilegi dei dirigenti.



16. Marco Leardi ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 23:54

@Stefano e Pippo76. La rimozione di Minzolini è stata una vera “porcata”… Perché un rinvio a giudizio non può diventare uno strumento per silurare qualcuno. Il Cda e Garimberti dovevano cacciare Minzolini per mille altri motivi (evidenti, peraltro) ma non per una notifica giudiziaria usata come grimaldello e messa al voto.

E attenzione: qualora Minzolini venisse trasferito ad altro incarico (come prevede la legge che gli è stata applicata!) la situazione sarebbe ancora più farsesca… L’azienda, infatti, darebbe lavoro ad un giornalista contro il quale si costituirà parte civile.
Capite la barzelletta?



17. Nina ha scritto:

23 dicembre 2011 alle 23:57

Come mai non c’è nessuno che chiede alla redazione di prendere posizione sui toni che si usano qui? Ci sono anche i funz di Minzolini che potrebbero sentirsi provocati.



18. Marco Leardi ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 00:03

@Giuseppe. Se il problema era l’accusa di peculato, perché Garimberti non è intervenuto subito e invece ha aspettato il rinvio a giudizio? A quel punto tanto valeva aspettare una sentenza (dico, per paradosso)…
Ma, come giustamente scrivi, l’escamotage legale è stato utilizzato per sbloccare una situazione insostenibile, rispetto alla quale la classe dirigente non si è assunta alcuna responsabilità.
Ecco, questo è un altro aspetto grave della faccenda.



19. Stefano ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 01:03

Leardi, lei fa finta di non capire. Fosse dipeso da Garimberti, Minzolini avrebbe terminato la sua carriera di direttore del tg1 molto tempo fa. È una decisione che spettava al CdA RAI nella quale vigeva una maggioranza politica che tutti conosciamo e che ha sempre protetto Minzolini dalle accuse del presidente della RAI, dei consiglieri di minoranza, e della commissione di vigilanza che più volte ne hanno chiesto la rimozione.
La mossa del rinvio a giudizio l’ha spiegata bene il dg Lei. “articolo 3 della legge n. 97 del 27 marzo 2001: se un dipendente pubblico «o di enti a prevalente partecipazione pubblica» (la Rai) viene rinviato a giudizio per peculato, va trasferito a incarico diverso «con attribuzione di funzioni corrispondenti, per inquadramento, mansioni e prospettive di carriera»”. Funziona così un po’ in tutte le aziende pubbliche (ospedali, scuole, ministeri) dove si sa che è quasi impossibile licenziare un dipendente. Se non ti posso mandare a casa, quando arrivano gli atti giudiziari di inizio processo almeno ti sposto dalla posizione che occupavi e con la quale secondo me stavi facendo danni.



20. Pippo76 ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 01:16

Laerdi, ribadisco che porcata è un termine che può essere usato per tutto quella che ha fatto Minzolini danneggiando l’azienda con le sue azioni ( soldi della Rai spesi a vanvera ) sia con la direzione del Tg1 che ha perso spettatori e gradimento danneggiando di fatto l’azienda.
Stefano continua a spiegare per bene i vari passaggi e che non si tratta di licenziamento di Minzolini ma spostamento da un incarico che secondo la Rai non poteva più ricoprire perchè rinviato a giudizio.
La porcata non c’è…



21. Marco Leardi ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 01:40

@Stefano e Pippo76. Le vostre precisazioni, dovute, non fanno altro che suffragare la mia opinione: il rinvio a giudizio è stato usato in modo strumentale per sbloccare il problema Minzolini. Una mossa pilatesca che non rende onore alla dirigenza Rai.

Come il giornalista ha ricordato a La7, c’è un dibattito sull’applicazione della legge a cui Stefano fa riferimento. Secondo il legislatore e secondo una sentenza di Cassazione, quella legge sarebbe inapplicabile alla Rai SpA!

Non sta a noi dirimere la questione, ma mi (e vi) chiedo: possibile che per cacciare Minzolini si siano aggrappati ad un appliglio giudiziario soggetto a dubbia interpretazione quando c’erano mille altri motivi validissimi per farlo fuori??

Qualcuno obietterà: la maggioranza del CdA non lo consentiva… ma questo è un problema che è sempre esistito nella Rai lottizzata e dunque non è una discriminante.

E’ proprio una questione di principio. Detto questo, tutti contenti e soddisfatti che Minzolini sia stato sostituito… anche se resto convinto che il problema non fosse la sua persona.



22. sara ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 02:14

Marco Leardi lei e Max Paiella dovete essere gli unici in Italia ad essere dispiciuti della rimozione di Minzolini dal tg1;)



23. Davide Maggio ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 02:18

In tutta franchezza, mi chiedo perchè a volte non si vogliano capire dei punti di vista.

Sulla rimozione di Minzolini mi pare che non si stia sollevando alcuna obiezione. L’ipocrisia (ma potro’ essere ignorante io in materia di contratti di lavoro con società pubbliche) è lo spostare un dipendente da una mansione ad un’altra equivalente, nonostante la sussistenza di un rinvio a giudizio, motivo che dovrebbe rappresentare giusta causa di licenziamento qualora venisse accertato.



24. dert86 ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 06:29

Davide mi dispiace ma la differenza di “uno” sul web che commenta una notizia e uno che ha diretto il telegiornale è abissale,lui un direttore di un tg di tv pubblica io un semplice cittadino “incaxxato”!!
Minzolini ha diretto il telegiornale di una tv pubblica ed è giusto che io cittadino Italiano giudichi il suo operato pur con un “linguaggio violento”.
Qualche anno fa, quando era Mimun il direttore del tg1,non si erano mai sollevati certi polveroni come è avvenuto in questo orrendo biennio per il tg1.. Minzolini si è mai chiesto il motivo?
Non essendo una azienda privata il suo operato è stato: ABUSO DI UFFICIO!!



25. Giuseppe ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 10:14

Ho fatto una veloce ricerca sul web e ho constatato che per il reato di peculato il codice Penale prevede pene da 3 a 10 anni di reclusione. Inoltre i regolamenti interni di alcuni enti pubblici prescrivono la sospensione obbligatoria dal lavoro (e di parte della retribuzione) del dipendente che sia semplicemente accusato di peculato. Infine la figura professionale del direttore di un Tg Rai potrebbe essere inquadrata nel ruolo di incaricato di pubblico servizio, equivalente a quello di pubblico ufficiale.

Sono ignorante in materia, però mi pare che quella di Minzolini sarebbe una situazione grave se fosse un comune lavoratore.

Tuttavia appare anche chiaro, come scrive Marco Leardi # 18, che la dirigenza Rai ha semplicemente colto la palla al balzo per non voler assumere una presa di posizione editoriale. Del resto se da una parte è innegabile il calo di ascolti e di prestigio del Tg1 è altrettanto acclarato, come lo stesso Minzolini ha più volte sottolineato, che gli stessi problemi affliggono buona parte di Rai1. Se Mediaset non si fosse trovata nell’attuale pesante crisi e se La7 avesse ottenuto ascolti ancora più elevati, il buon senso avrebbe già da tempo suggerito di operare veloci e drastici mutamenti nei piani alti del servizio pubblico televisivo. Ma tutto dipende dall’evoluzione della situazione politica ed economica che, nei prossimi mesi, potrebbe riservare amare sorprese anche in campo televisivo.



26. Pippo76 ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 10:20

Minzolini è stato rinviato a giudizio per peculato, avendo utilizzato la sua carta di credito per spese extra come direttore del Tg1.
In attesa del giudizio lo si sposta ad altro incarico equivalente in un ufficio di corrispondenza all’estero senza la possibilità di usare la carta di credito per i suoi viaggetti.
Tutto questo in attesa che venga appunto accertata la verità in un processo.
Io non vedo lo scandalo. Certo le leggi sono controverse ed interpretabili. Vedremo chi ha ragione..



27. Nina ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 10:29

Sarà interessante capire chi mente, Minzolini sostiene infatti che a lui sono state applicate regole che agli altri direttori non venivano applicate.



28. norman ha scritto:

24 dicembre 2011 alle 18:05

davide maggio grazie per il richiamo alla civiltà….
nina ho chiesto un intervento della redazione nel mio commento 9 quindi la tua provocazione non regge!!



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