Antonio Marano



12
novembre

FINI E BERSANI A VIENI VIA CON ME. STOP DEL DG MASI: NON PREVISTA LA PRESENZA DI POLITICI. GLI REPLICA LORIS MAZZETTI: CI SARANNO

Fabio Fazio, Roberto Saviano

Mauro Masi ha mangiato la foglia ed è subito intervenuto. Lunedì sera Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani non potranno partecipare a Vieni via con me perchè “la presenza di politici nella trasmissione non è prevista“. Ufficialmente gli esponenti di Fli e del PD sarebbero stati ospiti della prossima puntata del programma di Fabio Fazio per raccontare i valori della destra e della sinistra ma a Viale Mazzini hanno deciso di fermare tutto: no se puede. Il direttore generale Mauro Masi si è consultato con il vice Antonio Marano che ha inviato una nota di servizio al direttore di Raitre Paolo Ruffini in cui si ricorda che la presenza di politici nella trasmissione non è prevista nella Scheda Prodotto Programma. Ed è già polemica.

La partecipazione dei leader di partito a Vieni via con me sarebbe stata in contrasto con le indicazioni che Masi aveva emesso lo scorso agosto, ma anche con la direttiva della commissione di Vigilanza del 2003 e con quella di Claudio Cappon, del 2009.  Antonio Marano, inoltre, avrebbe richiamato al fatto che la presenza di Nichi Vendola (ospite del programma lunedì scorso) non era prevista. In effetti non si era ben capito per quale motivo Fazio avesse invitato il Presidente della regione Puglia in trasmissione. Vendola tenne un siparietto di qualche minuto sulla discriminazione degli omosessuali e poi se ne ritornò, tra gli applausi, dietro le quinte.

Fini e Bersani avrebbero dovuto parlare dei valori di destra e sinistra, forse esibendosi anche in una lettura o in un breve monologo. Probabilmente non sarebbe finita lì. Visto il particolare momento politico, l’astutissimo Fazio avrebbe sicuramente trovato il modo di scucire ai suoi ospiti qualche riferimento, anche ironico o implicito, a riguardo. Allora ci si chiede: ma Vieni via con me è un programma di cultura, di politica, d’attualità o di cos’altro?




22
settembre

TOM MOCKRIDGE CONTRO RAISET: SCARSA CONCORRENZA. CONFALONIERI CONTRATTACCA: CHIAGN’ E FOTTE

Fedele Confalonieri e Rupert Murdoch

Mazzate a distanza, ma pur sempre mazzate. Quello che si che è consumato ieri tra i titani dell’emittenza è stato uno scontro che per una volta ha sdoganato il self control, svelando a tutti il grado di competizione a cui ormai sono arrivati i pesi massimi della tv. Questioni di concorrenza, di mercato televisivo, di introiti pubblicitari e abbonamenti. Sky ha attaccato, Mediaset ha ribattuto e la Rai le ha dato man forte. L’unione fa la forza: la corazzata “Raiset” è tornata a combattere contro il nemico comune.  Il primo a mettere zizzania, innescando lo scontro, è stato l’amministatore delegato di Sky Italia Tom Mockridge che ha accusato il sistema italiano di non essere libero e di favorire Mediaset.

Nel settore televisivo italiano non vi e’ abbastanza concorrenza” ha denunciato Mockridge, spiegando che la causa di questa situazione sarebbero i paletti che la politica mette per ostacolare chi vuole entrare nel mercato televisivo. Il riferimento, chiaramente, era anche alle norme europee che fino a qualche tempo fa volevano impedire a Sky di sbarcare sul digitale terrestre. Poi sono arrivate anche accuse a Mediaset, che secondo Mockridge coprirebbe una posizione dominante al punto da “raccogliere il 65% delle entrate pubblicitarie“. Soldi, insomma. Il boss di Sky Italia ha poi riservato rimproveri alla tv pubblica, troppo condizionata dalla politica e dai partiti per essere indipendente e assolvere al suo compito.

Pare che le dichiarazioni di Mockridge abbiano mandato su tutte le furie Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, il quale ha subito riversato nelle agenzie stampa le sue reazioni infuocate. “Finalmente Mockridge ha imparato l’italiano con accento napoletano, chiagn’ e fotteDice che le leggi del nostro Paese lo ostacolano, quando invece rispetto alle tv terrestri non ha limiti. Rileva la posizione di Mediaset nella pubblicità tacendo la propria posizione monopolista nel satellite con quasi il 90% dei fatturati della pay tv“. Confalonieri ribatte punto su punto e alla fine sbotta: “in nessun paese europeo, Gran Bretagna a parte, Sky ha potuto raggiungere una posizione rilevante come in Italia“.


6
gennaio

AFFARI TUOI, SPECIALE PER DUE LA LOTTERIA: QUESTA SERA L’ESTRAZIONE FINALE. IL CONCORSO E’ STATO UN FLOP, COLPA DI MAX GIUSTI?

Sarà pure colpa di concorsi come il “Superenalotto” e “Winforlife” che oramai fanno impallidire i premi milionari estratti il giorno della Befana; sarà che con “Affari tuoi – Speciale per due la Lotteria” la Rai ”ha aumentato gli ascolti e ridotto i costi di produzione” (Antonio Marano dixit), sta di fatto però che oramai non c’è più l’attesa di un tempo per l’estrazione finale della Lotteria Italia e si è consumato quest’anno un autentico flop per i Monopoli di Stato che, secondo molti, ha anche “radici televisive”.

“Affari tuoi -Speciale per due, la Lotteria” infatti ha “contribuito” ad un autentico crollo delle vendite del mega-concorso italico. 11,5 milioni di biglietti venduti, un calo del 32% e 37 milioni di incasso in meno rispetto al 2008: insomma tanti dolcetti per la Carrà e il suo ultimo “Carramba che fortuna” (2008) e tanto carbone per il povero Max Giusti targato 2009. Anche in questo caso l’ombra di Bonolis aleggia sul comico-presentatore: quando a condurre “il gioco dei pacchi” c’era lui (annata 2004-2005), la Lotteria realizzò ben 19 milioni di biglietti venduti ed è inevitabile pensare che, a distanza di tempo, è stata forse anche colpa di un programma “già visto” e di un conduttore meno carismatico, se le vendite sono andate “così così”.

Lontani quindi i tempi in cui varietà come ”Scommettiamo che?”, “Carramba” o “Torno Sabato” amplificavano l’attenzione intorno ai bussolotti della Lotteria: il concorso si è oramai ridimensionato e a Max Giusti è spettato il compito di traghettarlo nel “solco della normalità”, senza neppure riuscire nell’intento di creare un po’ di clamore intorno ai risultati. Questa sera, in prime time su Raiuno, l’ultimo capitolo della saga: i due biglietti che vincono guadagnano in tutto 10 milioni di € (5 milioni di quest’anno, più i 5 milioni non ritirati lo scorso anno e messi nuovamente in palio) e Giusti per un pò si ritemprerà dalle fatiche del sabato sera.





30
ottobre

RAI STORIA: UN ASSET STRATEGICO DEL DIGITALE TERRESTRE, MA MINOLI RICORDA: “NON ABBIAMO UN CENTESIMO”

RAI STORIA

Il futuro della Rai, è sempre più nella sua storia. Continua infatti il “crescendo” dell’offerta di Rai Storia (in onda sul digitale terrestre e satellite Free) che è riuscita nel mese di settembre a raggiungere uno share medio pari allo 0,11% e oltre lo 0,12% durante il prime time. Oltre 26.000 spettatori, quindi, misurano il successo di un progetto valido e con ottime potenzialità (solo 11.000 quelli di History Channel, in onda su Sky, a pagamento).

Il vicedirettore Rai Antonio Marano si “sfrega le mani” e conferma che “Rai Storia è uno degli asset strategici del digitale terrestre che stiamo per completare e che sarà al cda entro il prossimo mese“. Ed è sempre Marano ad elogiare il direttore di Rai Storia e Rai Educational Giovanni Minoli e sottolinea: “L’attenzione che ci dedica il pubblico dimostra che c’è in giro una voglia pazzesca di sapere, di conoscere, soprattutto da parte dei giovani“.

Tutti felici e contenti quindi? Non proprio. In un periodo di forte razionalizzazione dei costi, la maggior parte delle risorse vengono comunque assorbite dalle grandi (e spesso “floppanti”) produzioni e, per la serie “poveri ma belli”, per Rai Storia, al momento, non esiste un budget da poter investire.


23
luglio

ALEA IACTA EST: MASSIMO LIOFREDI DIRETTORE DI RAIDUE, MARIO ORFEO AL TG2

Nomine RAI (Massimo Liofredi e Mario Orfeo)

Le nomine RAI? Più complicate di una partita a Risiko: un gioco politico e mediatico che farebbe invidia ai più grandi sceneggiatori di 007.

E dopo Mauro Mazza a Rai Uno (a posto del nazional-popolare Del Noce), Augusto Minzolini al Tg1, dopo che Antonio Marano (nuovo vicedirettore generale) ha fatto incetta di nomine (gli è stato affidato il coordinamento dell’offerta televisiva analogica, digitale e satellitare, con competenza su: palinsesto tv e marketing, diritti sportivi, Rai Fiction, Rai Cinema, Rai Sat, Newco Rai International e offerta radiofonica. Insomma è il nuovo “uomo da temere” a Viale Mazzini), finalmente fumata bianca anche per Rai Due.

Dopo settimane di voci di corridoio e pressioni più o meno evidenti sul DG Mauro Masi, vengono completate le ultime cruciali caselle dell’organigramma della televisione pubblica nazionale. La missione di Masi era quella di “chiudere il cerchio” entro l’estate e così è stato: Massimo Liofredi alla direzione di Raidue, Mario Orfeo invece è il nuovo direttore del Tg2.





20
maggio

FUMATA BIANCA PER LE NOMINE RAI: MAURO MAZZA DIRETTORE DI RAIUNO, AUGUSTO MINZOLINI AL TG1.

Mauro Mazza e Augusto Minzolini

Dopo rinvii, polemiche e abbandoni, il Consiglio d’amministrazione della Rai ha dato il via libera alle nomine, seppur non ancora complete: Mauro Mazza sarà il nuovo direttore di Raiuno, mentre Augusto Minzolini sarà a capo della redazione del Tg1. Le nomine saranno effettive a partire da lunedì 8 giugno.

Decisi anche i quattro vicedirettori generali, già previsti alla vigilia: si tratta di Gianfranco Comanducci, Lorenza Lei, Giancarlo Leone (confermato) e Antonio Marano, che lascerà così la direzione di Raidue, ancora orfana di un direttore. I consiglieri dell’opposizione hanno abbondonato la riunione del Cda, Francheschini è contrariato, ma le nuove nomine sono state decise.

Fabrizio Del Noce, dunque, dovrà lasciare la poltrona a Mauro Mazza, classe 1955, noto giornalista e attuale direttore del Tg2 (dal 2002). Si aprirà un nuovo corso per la rete ammiraglia? Che fine faranno le Quattro Grazie? Nonostante sia stato molto chiaccherato e criticato, Del Noce, alla direzione di Raiuno da sette anni, ha portato al successo molti volti e molte trasmissioni, riuscendo sempre a vincere le garanzie d’ascolti, presenziando spesso e volentieri alle premiere dei suoi “gioielli di rete”. Mazza raccoglie un’eredità certo non facile.


8
maggio

LA RAIDUE D’ESTATE STRIZZA L’OCCHIO AL PUBBLICO GIOVANE: TELEFILM, SITCOM E SPORT. DAL 31 AGOSTO LA TERZA EDIZIONE DI X FACTOR

 

In un’estate televisiva fatte di repliche su repliche, la seconda rete Rai ha deciso da qualche anno di non andare in vacanza e tenere compagnia ai telespettatori durante la stagione estiva, cercando di strizzare l’occhio al pubblico più giovane. Per l’estate 2009, probabilmente l’ultima targata Antonio Marano, Raiude sarà all’insegna dei telefilm, con molte prime visioni, qualche film, sit-com e sport.

I telefilm saranno spalmati in tutte le fasce giornaliere: dalla mattina con American Dreams e Desperate Housewives, al pomeriggio (titoli non ancora resi noti dalla Sipra), al preserale con Squadra speciale Lipsia in onda alle 19.35. Ma sarà la prima serata a dare maggiori soddisfazioni agli amanti delle serie tv, grazie a succulenti prime visioni: il lunedì andrà in onda Primeval e poi Lost, e al martedì l’accoppiata Ghost whisperer e la prima visione assoluta di 90210, versione anni 2000 di Beverly Hills. Squadra speciale cobra 11, in partenza martedì 19 maggio, continuerà fino a luglio spostandosi al mercoledì sera. Giovedì ancora Ghost whisperer seguito dalla seconda serie di Brothers and sisters. Al venerdì ritorna sugli schermi la fiction Terapia d’urgenza, mentre nel week-end andranno in onda dei film.

Una vera invasione di telefilm, anche se ci sarà spazio per le sit-com (al primo pomeriggio e alle 19) e per lo sport con i Campionati mondiali di atletica leggera e il Tour de France. Seconda serata con la Domenica sportiva, Linea d’ombra e il nuovo programma di Pietrangelo Buttafuoco “Il grande gioco“. Da segnalare la partenza della terza edizione di X Factor, prevista per lunedì 31 agosto con i provini dei nuovi talenti canori. Questa la programmazione estiva di Raidue, che ci piacerebbe vedere anche nel resto dell’anno, lasciandosi così alle spalle programmi ormai fuori target come Insieme sul 2, “esperimenti” della stagione 2008/2009 che non hanno dato i frutti sperati, registrando ascolti ben al di sotto della “soglia salvezza” del 10%.


19
aprile

DM LIVE SPECIALE: IN DIRETTA DAGLI STUDI RAI DI MILANO MECENATE, LA CONFERENZA STAMPA DI CHIUSURA DI XFACTOR

Conf.stampa Finale X Factor

X Factor – la finale: i 3 finalisti Jury, Matteo Becucci e The Bastard sons of Dioniso si giocano il tutto per tutto nell’atto finale del talent show, che mette in palio un contratto discografico da 300.000 euro. Dopo 13 puntate, 16 concorrenti, una lunga lista di ospiti e tanta buona musica, questa sera alle 21.30 su Raiuno si accendono i riflettori sulla finalissima, che potete seguire LIVE SU DM. Ospiti della serata Renato Zero, Riccardo Cocciante, Elio e le storie tese, Gianluca Grignani e gli Aram Quartet (qui il post con le anticipazioni della puntata).

Tra pochi minuti, sempre LIVE SU DM, la conferenza stampa di chiusura della seconda edizione di X Factor con i commenti e le dichiarazioni del conduttore Francesco Facchinetti, del trio della giuria Simona Ventura, Morgan e Mara Maionchi, del produttore Giorgio Gori e dei direttori di rete Antonio Marano (Raidue) e Fabrizio Del Noce (Raiuno). A tra poco.

In diretta dalla sala stampa degli studi Rai di Via Mecenate, la conferenza stampa di chiusura della seconda edizione di X Factor.

Alle 19.15 fanno il loro ingresso i protagonisti di X Factor. Prende la parola il direttore di Raidue Antonio Marano, sottolineando il successo di questa seconda edizione, non solo dal punto di vista degli ascolti ma anche dal punto di vista della qualità. Non nasconde la felicità per la promozione su Raiuno, grande occasione di visibilità per il talent show. Ringraziamenti generali, a Del Noce in particolare.

Fabrizio Del Noce afferma che lo spostamento di X Factor per la finale è segno di unità aziendale. Torna così a lavorare con Simona Ventura, più volte sulla rete ammiraglia Rai.

Giorgio Gori, produttore dello show, interviene ringraziando i concorrenti, vera forza del programma e passa in rassegna gli ascolti: il talent show non raccoglie ascolti oceanici ma ha incrementato lo share fino al 14%; ha saputo attirare l’attenzione dei media e ha lasciato un segno, un segno di qualità. E’ il programma più giovane della Rai che è riuscito a coinvolgere i pubblicitari.