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CELENTANO A SERVIZIO PUBBLICO, SANDRO PARENZO VUOLE UN CONTROLLO PREVENTIVO
di Marco Leardi
22/02/2012 - 22:33

Tutti lo vogliono ma nessuno se lo piglia. Per questo Adriano Celentano fa discutere ogni volta che apre bocca. Domani il Molleggiato dovrebbe tornare a dire la sua in un’intervista trasmessa in prima serata da Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro. Il talk show del giovedì farà il suo contro-Festival proponendo una serie di testimonianze inedite sui retroscena di Sanremo. E già si scatenano le polemiche.
Dopo le sparate sul palco dell’Ariston, c’è grande attesa per quello che Celentano dirà da Michele Santoro. Nella giornata di oggi il cantante avrebbe registrato alcune dichiarazioni per Servizio Pubblico, soffermandosi sulla sua partecipazione al Festival. Cosa avrà detto? Sandro Parenzo, editore di Telelombardia e promotore di Servizio Pubblico, trema all’idea di mandare in onda a scatola chiusa quelle esternazioni.
“Io non manderò in onda l’intervista ad Adriano Celentano prima di averla vista (…) Scusi, lei prenderebbe cinque milioni di multa? E se Adriano dicesse che la Rai non deve prendere il canone? Per molto meno la Rai ha preso cinque milioni di multa. Se uno dice una cosa del genere, quanti ne prende, dieci?”
ha detto Parenzo all’Ansa, riferendosi alla condanna milionaria emessa ieri ai danni di Corrado Formigli e della Rai (per maggiori info clicca qui). Di fronte a Celentano, il coraggioso editore tentenna e la sua Telemobardia si trova nelle stessa situazione della tv pubblica alla vigilia di Sanremo. Che caso.
Qual è il prezzo da pagare per la libertà di parola concessa al Molleggiato? Parenzo esita, temporeggia, ha paura di una mega multa. Ma in questo caso nessuno osa parlare di censura preventiva, figurarsi. Anzi, Michele Santoro è persino intervenuto a smorzare i toni:
“E’ evidente che Sandro Parenzo sta a modo suo esprimendo la sua critica per una sentenza che se confermata in appello limiterebbe molto la libertà d’espressione. Ciò detto, ho buone ragioni per credere che domani il programma andrà in onda su tutti i segmenti della multipiattaforma” ha detto il giornalista.
Dopo la pausa di una settimana, domani Servizio Pubblico tornerà all’attacco con una puntata dal titolo ”Celentano c’è?”. Saranno ospiti di Santoro l’ex presidente della Rai Lucia Annunziata, Carlo Freccero, Corradino Mineo, Norma Rangeri del Manifesto, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, l’onorevole Antonio Di Pietro, il consigliere dimissionario del Cda Rai Nino Rizzo Nervo, e Massimo Bernardini con i ragazzi della redazione di Tv Talk. In collegamento da Milano, Dario Fo.
Un puntatone in stile Annozero che si annuncia di fuoco. Soprattutto per l’intervento di Adriano Celentano.
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JJ dice:
Capisco che uniformarsi al pensiero comune sia la cosa più semplice per tanta gente, perchè perdere del tempo a pensare con la propria testa quando ci sono dei pensieri gia confezionati pronti all'uso?? Beh! Sinceramente questo conformismo è stucchevole! Qualcuno di si è mai fermato a riflettere sui contenuti del discorso, qualcuno si è chiesto cosa volesse dire? Sinceramente mi preoccupa di più il fatto che la gente si indigni per le parole di Celentano e non si preoccupi minimamente del fatto che la volontà popolare espressa mediante i referendum sia stata buttata nel cesso. Mi preoccupa di più che la gente se ne fotta del fatto che i giornali citati da Celentano siano finanziati con i soldi pubblici, i nostri soldi. Mi preoccupa di più vedere la gente che anzichè guardare la luna si lascia distrarre guardando il dito che la indica. Non sarebbe più utile ogni tanto interessarsi anche ai problemi quelli veri??
Pippo76 dice:
Celentano è in declino facendo 16 milioni creando tutto questo clamore e discussioni?
MisterGrr dice:
Marco: sì, quello è vero, non avevo considerato la cosa da quel punto di vista. L'ipocrisia di fondo (ma anche più in alto) c'è eccome, anzi...se no a sto punto non lo invitavano del tutto se non volevano alcuna possibilità di incorrere in una sanzione! Credo che su ciò siamo tutti d'accordo. Però, non so come dirti...sta cosa che Celentano debba provare quasi da solo e gli editori debbano mandare i suoi sermoni fantasmagorici a scatola chiusa non mi sta bene. Ma chi si crede di essere onestamente? E' e rimane un ottimo cantante, fine. Non mi sembra che abbia acquisito la qualifica di profeta o di predicatore. Se ReginaDiCuori Claudia Mori leggesse l'ultimo paragrafo si inviperirebbe: tranquilla Claudia, c'è chi apprezza il Molleggiato per ciò che sa fare realmente.
silvia dice:
e basta con celentano!!!! è in declino e ogni occasione è buona per far parlare di sè....deve solo cantare, è di una noia mortale e anche santoro l'ha chiamato per rialzare l'audience ......basta con le chiacchiere questi guadagnano milioni di euro e fanno finta di occuparsi degli italiani....e gli italiani ci cascano ancora
mogol_gr dice:
Non te ma chi ti ci mette a te (e Santoro).
star dice:
Spero sia la solita sceneggiata di Santoro (e Parenzo) per attirare l'attenzione sull'evento di domani. Un po' come gli attentati ai ripetitori... vi ricordate? Perché in caso contrario i paladini della libertà avrebbero fatto una figura del cavolo
pippo dice:
Parenzo mi sembra contraddittorio: da la parola a santoro e vuole limitarla a celentano? il principio vale per tutti. anche con santoro in teoria ogni settimana potrebbe correre dei rischi. l'unica soluzione è quella di scaricare tutte le responsabilità su chi esprime le proprie opinioni, come giusto che sia.
JJ dice:
Servizio Pubblico è una trasmissione strutturata in modo tale che non possa mai subire censure. A mio avviso Parenzo stà facendo un pò di manfrina per catalizzare l'attenzione sulla puntata di domani, in ogni caso, Parenzo, è un imprenditore che pensa a tutelare giustamente i propri interessi e se per assurdo, dovesse decidere in autonomia di non mandare la puntata o di oscurare solo la parte che riguarda l'intervista, poco male, Servizio Pubblico và in onda a prescindere.