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DIRTY SEXY MONEY: VI PRESENTO i DARLINGS

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

06/08/2008 - 17:26

DIRTY SEXY MONEY: VI PRESENTO i DARLINGS

Dirty Sexy Money @ Davide Maggio .it

E’ l’amore per il denaro la causa di tutti i mali? Oppure qualcos’altro? E’ l’amore per la libertà? L’amore per la fama? O è l’amore per la virtù? L’amore del vizio? E’ l’amore per le storie d’amore? Oppure l’avere troppo di tutto? E’ questo il problema? Non lo so. Io voglio solo scoprire chi ha ucciso mio padre.

A parlare è Nick George (Peter Krause), protagonista di Dirty Sexy Money, la nuova serie di Canale 5. Nick è un avvocato idealista, sposato, con una figlia, che mosso dal desiderio di scoprire la verità sulla tragica morte del padre, prende il suo posto come avvocato di fiducia per la prestigiosa famiglia Darling.

La famiglia è composta da sette componenti, ognuno dei quali vive e rifugge i propri mali, infatti dietro l’aspetto glamour e patinato dei Darlings si celano i più improbabili scheletri nell’armadio. Il patriarca è Tripp Darling (Donald Sutherland), uomo tutto d’un pezzo, sposato con Letitia, amante per ben quarant’anni del padre di Nick. Tripp e Letitia hanno cinque figli: Patrick, il primogenito, in procinto di candidarsi al Senato degli Stati Uniti, che tradisce la moglie con un transessuale; Karen che sta per sposarsi per la quarta volta, ma è da sempre innamorata di Nick; Brian, pastore protestante dai modi sgarbati e con un figlio illegittimo; e infine i venticinquenni e immaturi gemelli Jeremy, che passa il suo tempo tra feste, alcolici e partite di poker e Juliet “piccola Paris Hilton”.

Insomma, prendete una grande dinastia, aggiungete dei soldi, tanti soldi, scandali e misteri e avrete Dirty Sexy Money, che si colloca tra Dynasty e Arrested Developpement (Ti presento i miei, in Italia), come mix imperfetto tra una prime-time soap e una satira sociale dell’America contemporanea; l’imperfezione è data dall’assenza di elementi essenziali di una soap come amori e grandi passioni, e di dialoghi veramente taglienti e sagaci tipici della satira sociale.

Il protagonista, Nick, coscienza morale della famiglia, appare un pò anonimo, forse perché gli eroi buoni sono noiosi o perché dal deus ex-machina dei Darlings ci si aspetterebbe una carica carismatica maggiore.

Ad ogni modo al telespettatore Dirty sexy money piace, perché ciò che gli viene richiesto è di ridere dei Darlings e delle loro nefandezze, provare quel sadico autocompiacimento che deriva dal sentirsi moralmente superiore nonché appagare il comune bisogno di pensare che “anche i ricchi piangono”, che i soldi non fanno la felicità o come dice “il Nick narratore” che “il denaro fa fare in modo che tutto vada storto”.

Deludente o superflua la linea orizzontale ossia il mistero legato alla morte del padre di Nick che almeno nelle prime due puntate non riesce a coinvolgere sufficientemente lo spettatore.

Punto debole è il fatto che sia Nick il solo trait-d’union tra i vari componenti della famiglia, i loro rapporti sembrano pressoché inesistenti (eccetto i rapporti tra i gemelli), diversamente da quanto accade in Brothers & Sisters, eppure i mali delle loro vite dovrebbero essere scaturiti proprio dalla loro famiglia.

Apprezzabile e rischiosa la scelta di Mediaset di programmare il telefilm in prime-time, seppur estivo, e su Canale 5, scelta che dati auditel alla mano si è rivelata sbagliata; le ragioni sono da attribuire, in larga parte, al fatto che il mix di generi ha spiazzato il pubblico italiano al punto tale da “respingere” un telefilm che seppur con dei limiti ha una sua gradevolezza; e in misura minore, alla messa in onda sul satellite e all’estate, periodo in cui il pubblico giovane e amante dei telefilm, guarda meno la televisione.

E a voi DIRTY SEXY MONEY è piaciuto? Quale Darling vi piace di più?

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25 commenti su "DIRTY SEXY MONEY: VI PRESENTO i DARLINGS"

  1. @vicio80 vero! Ricordo che anche X-files fece il suo debutto in estate su canale 5 in seconda serata in accoppiata con NYPD. No, dico X-files.

  2. Secondo me, sia i Tudors e DSM potevano funzionare in prima serata ma non su una rete ammiraglia. Dopottutto, in America i Tudors vanno sul satellite e DSM ha avuto ascolti ""normali"".

  3. C'è da dire, però, che le serie trasmesse da Canale 5, non hanno seguito una programmazione stabile, andando in onda, se fortunati, in terza serata. E sto parlando di serie che in America sono considerate cult, come NYPD o I Soprano, che venivano utilizzate prettamente per far da tappabuchi, fine che faranno anche queste due serie estive, a meno che non vengano trasmesse da Rete4 o Italia1.

  4. @ patemadanimo: come non quotare anche te. Trovo che quest'estate la programmazione sia interessante. Perche' se e' vero che dal punto di vista dell'intrattenimento l'offerta e' scarsa e' pur vero che trovo interessantissima la scelta di programmare film e serie tv. Ottimi i film di Canale5 il lunedi (che mi riportano la mente a tempi andati) e comunque lodevole il tentativo di proporre serie come I Tudors e DSM in prima serata pur con la consapevolezza (quanto meno la mia) che la collocazione ideale sia la seconda serata.

  5. @Marko vabbè se ci si lamenta di un palinsesto non è poi cosàstrano. O, per lo meno, non è che se non si capiscono/condividono le scelte di un canale televisivo si passa subito per girotondini-grillini-leoncavallini-contestatari. In realtà, questa e

  6. @ Marko : però è innegabile che alcune serie sono adatte alla seconda serata. Per genere, target e via discorrendo...

  7. @Davide non sono d'accordo sulla perfezione della programmazione in seconda serata delle serie TV. Io devo rinunciare a vederle perchè mi alzo presto la mattina e presumo che come me, molti altri.

  8. spero che Mediaset sprofondi nel baratro quest'autunno. non ho visto DSM però è inammissibile spostare un telefilm anche se ha fatto pochi ascolti. il rispetto per i telespettatori dov'è? facevano prima a mandarli tutti in seconda serata. sicuramente quest'anno farò più zapping sui canali RAI. specialmente RaiDue mi sta piacendo molto! chissà mai che in autunno non facciano qualcosa di interessante.. nel rispetto dei telespettatori!

  9. @ Marko : hai detto una sacrosanta verità :-)

  10. Non ho visto il telefilm e quindi non commento, anche se a naso non mi sembra il mio genere, piuttosto mi ha colpito la prima frase del commento di vicio80, forse ha ragione lui. Tutti ci lamentiamo che d'estate non fanno niente ma se ci provano non guardiamo comunque la TV. La mia personale idea sul popolo italiano è che siamo una marea di lamentosi, anche su quello che fanno in tv, ma se questi sono i risultati, ci meritiamo le repliche delle repliche che vengono trasmesse in estate.