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Un solo sguardo, la serie Netflix è lenta e inverosimile

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

18/03/2025 - 13:43

Un solo sguardo, la serie Netflix è lenta e inverosimile

© US Netflix

2.2 /5

Visto un Harlan Coben, visti tutti. Netflix ha rilasciato Un solo sguardo, nuova serie tratta da un altro romanzo dell’autore statunitense, e lo schema già sperimentato con Missing You si ripete, con risultati se possibile ancora più freddini. E questo non soltanto perchè la produzione stavolta è polacca.

I ritorni dal passato sono il punto forte dello scrittore, così come le indagini personali e le doppie quando non triple identità. Ecco, dunque, che nei sei episodi di Un solo sguardo la vita di Greta (Maria Dębska), una designer di gioielli nota per essere stata l’unica superstite di un grosso incendio avvenuto anni prima, viene stravolta dal ritrovamento di una vecchia foto e dall’immediata e consequenziale sparizione del marito.

Denuncerà immediatamente la sua sparizione ma nessuno le darà rett, così cercherà imperterrita altre strade con insistenza quasi fastisiosa, salvo poi rifiutare di collaborare con l’unica persona che le crede e vuole aiutarla. Ovvero il padre di una ragazza uccisa anni prima.

L’indagine, estremamente complessa, procede lenta e senza guizzi, con punte voyeuristiche e attimi di violenza che ormai vengono piazzati un po’ ovunque, e a caso, solo per darsi un tono. Il pilot è inconcludente, perchè i legami tra i vari personaggi presentati viene spiegato solo negli episodi a seguire, rendendo davvero complicato orientarsi nella storia.

Se ci mettiamo che la voglia di proseguire con la visione manca a prescindere, perchè gli interpreti sono poco coinvolgenti e affascinanti, il dado è tratto. E, se riuscirete ad arrivare alla fine, resterete ancora più sconcertati dall’epilogo e dall’arzigogolata spiegazione finale.

In conclusione, a nostro avviso potreste spendere il vostro tempo in modo sicuramente migliore.

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