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REAZIONE A CATENA: I PARENTI STRETTI ELIMINATI TRA LE POLEMICHE
di Stefania Stefanelli
20/07/2016 - 17:56

Sono stati i campioni di Reazione a Catena per ben diciotto puntate a partire dallo scorso 29 giugno ma ieri – martedì 19 luglio 2016 – I Parenti Stretti hanno abbandonato il programma perdendo lo spareggio contro i nuovi campioni, i Dietro le Quinte. Un grande dispiacere per i telespettatori che si erano affezionati ai messinesi Giovanni, alla fidanzata Eliana e alla cugina Beatrice, dedicando loro una pagina Facebook che vanta circa millecinquecento iscritti. Ma anche l’inizio di un giallo perchè, stando a quanto scritto e motivato dai fans, l’eliminazione è avvenuta per un errore di natura semantica che, in un programma dedicato proprio alle parole, stonerebbe non poco.
Reazione a Catena: i Parenti Stretti fuori tra le polemiche
Ma andiamo con ordine. Ieri, nel gioco L’Intesa Vincente i tre hanno indovinato undici parole, proprio come gli sfidanti, e dunque ha avuto luogo uno spareggio; la parola toccata ai Parenti Stretti è stata “favola” e Giovanni e Beatrice, nel tentativo di farla indovinare a Eliana, hanno formulato la domanda “Cosa racconti non fiaba?” e lei ha risposto in maniera corretta. Ma il notaio ha cassato la domanda, considerando sinonimi “favola” e “fiaba” e portando così i ragazzi alla sconfitta.
Reazione a Catena: la differenza tra “fiaba” e “favola”
Quello che ha fatto scatenare la reazione a catena del popolo del web è stato il fatto che, in realtà, la fiaba e la favola sono due tipi di racconto diversi, ognuno con un’identità propria, e dunque non sarebbero sinonimi come stabilito dal notaio. Nella Treccani, per esempio, la favola è definita come una “breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di virtù e di vizî umani), e che racchiude un insegnamento di saggezza pratica o una verità morale, spesso dichiarati esplicitamente dall’autore stesso; è per lo più in versi (e in ciò si distingue, oltre che per altri caratteri intrinseci, dalla fiaba, che è invece in prosa” mentre la fiaba è un “racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale“. E’ vero sì che fiaba e favola indicano due tipi di racconto diversi ma è altrettanto vero che nel linguaggio comune e nella stessa Treccani (dizionario sinonimi e contrari) vengono per estensione considerati sinonimi.
In tanti chiedono comunque che i Parenti Stretti facciano ricorso per essere riammessi in gioco, e ci sono anche i malpensanti che ipotizzano un fantasioso quanto improbabile complotto ordito ai loro danni.
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Vincenzo dice:
E' anche vero che questi concorrenti sono riusciti ad andare avanti, oltre che per indubbia bravura nei primi quattro giochi (che comunque non sono funzionali ai fini della proclamazione di campioni), soprattutto per il fatto che all'Intesa vincente formulavano nella stragrande maggioranza dei casi frasi sintatticamente scorrette e insensate, e anche grazie a questo arrivavano a totalizzare oltre 14 punti ogni sera. Ricordo che nelle scorse edizioni invece il regolamento prevedeva un limite di "sgarri" nella formulazione della frase, e che il conduttore puntualizzava continuamente di cercare di strutturare frasi di senso compiuto e grammaticalmente corrette, pena la mancata assegnazione del punto. L'errore del notaio è stato ridicolo, le differenze tra favola e fiaba io e le ho studiate alle elementari, come penso tutti. Dunque sarebbe possibile un loro ricorso. Tuttavia penso che se li riammettessero la trasmissione scadrebbe ulteriormente nel ridicolo, visto che questa squadra, per quanto forte, è stata fatta andare avanti chiudendo un po' troppo spesso l'occhio. Sarà stata una strategia per mantenere fedele il pubblico? Anche se era davvero insensato che indovinassero tutto sempre e solo loro, non penso che abbiano potuto avere la fortuna di sfidare per quasi venti volte delle sqaudre di così scarso livello.
AX dice:
Si però quei tre avevano rotto il cazzo tutte le sere a vedere la loro faccia da culo era ora che si levassero dalle palle dando spazio ad altri concorrenti finalmente
Davide Maggio dice:
AX: noblesse oblige.
GC dice:
@franco 260mila euro meritati... Se uno merita di vincere, è inutile che li devi fare perdere per forza...
franco dice:
io nn riesco a capire certi commenti ...che la gente si era affezionata ai parenti stretti ! e diamo spazio pure agli altri no ......! e caspita no basta che hanno gia' vinto oltre i 260mila euro ?
Fabio dice:
A parte la domanda di spareggio, ma era così palese che durante l'intesa vincente, le parole elaborate per i campioni di Messina....erano sempre più complicate....proprio le loro....chissà perchè....
xxxxx dice:
@fausto canale: nella sera in cui le sarde hanno perso erano visibilmente sottotono e sono state battute regolarmente. Ad ogni modo, se volevano evitare situazioni del genere bastava mettere un limite al numero di puntate. Comunque, peccato. Era da un po' di tempo che nei quiz non c'erano concorrenti come Ferdinando Sallustio o i campioni di Sarabanda.
fausto canale dice:
Il notaio non ha sbagliato, occorre sempre un "ricambio" in trasmissioni come queste..si ricorre quindi a sottili sotterfugi che alimentano con un artifizio, un limbo legale, dove hanno ragione tutti, detrattori e ...organizzatori e...il piatto è servito...basta ricordare le tre "magnifiche" sarde allontanate l'anno scorso...erano praticamente imbattibili !!..ovviamente la mia è soltanto una opinabilissima...opinione.
Nikniko dice:
Il regolamento vieta di dire le parole che siano sinonimi diretti secondo il dizionario della lingua italiana. Lo hanno ripetuto più volte in trasmissione. L'accademia della crusca considea sinonimi fiaba e favola?
Gianluca dice:
E' assurdo commettere un errore del genere.
GC dice:
Certo che il notaio a sbagliare su 'ste cose... lo sanno anche i bambini di quarta elementare, dai...