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URBANO CAIRO: ASCOLTI DI LA7 NON ANCORA COME VORREMMO. CROZZA SAREBBE RIMASTO COMUNQUE
di Marco Leardi
08/11/2013 - 11:09

All’inizio della sua governance aveva annunciato di voler abbattere i costi generali di La7, che ammontavano a circa 24milioni di euro, e si era scagliato contro quei 500mila euro spesi in taxi prima del suo arrivo. Decisamente troppi. A ben vedere, la riforma di Urbano Cairo è iniziata da lì. Da quel momento, infatti, l’operato dell’editore si è mosso su due piani: quello della razionalizzazione economica (qui, tutti gli sprechi di La7) e quello della sperimentazione televisiva, con un significativo intervento sul palinsesto della rete.
“Abbiamo ridotto gli investimenti che producevano pochi ascolti e abbiamo cambiato il palinsesto in quelle parti in cui i programmi funzionavano meno pur avendo costi significativi. E i risultati di ottobre ci danno ancora in crescita“
ha affermato Cairo in un’intervista al Corriere. Dichiarazione entusiastica, che in realtà deve fare i conti anche con percentuali Auditel non sempre soddisfacenti. Si pensi, ad esempio, a Miss Italia o agli ascolti ballerini di nuovi programmi come Linea Gialla e La Gabbia, attestatisi spesso sotto la media di rete. A tal proposito, il manager ha commentato:
Urbano Cairo sugli ascolti di La7: abbiamo un incremento
“Il risultato in valore assoluto non è ancora quello che vorremmo, malgrado questo abbiamo un incremento di ascolto importante: Sottile più 20% al martedì, Paragone più 15% al mercoledì“.
Secondo Cairo, questi dati sarebbero la dimostrazione che sia possibile effettuare forti investimenti in una stagione di attenzione ai conti. “L’azienda perdeva 96milioni l’anno” ha spiegato l’editore, vantandosi di essere riuscito a “metter sotto controllo i costi al contempo mantenere i programmi di qualità: Santoro, Gruber, Mentana, Formigli, Crozza“.
Urbano Cairo su Maurizio Crozza a La7
E proprio su Maurizio Crozza, rimasto a La7 dopo il mancato passaggio a Rai1, Cairo ha dato la sua versione dei fatti.
“In realtà avevo già cominciato a parlare con il manager di Crozza molto prima degli attacchi di Brunetta. Eravamo praticamente arrivati a un accordo due settimane prima che la situazione diventasse pubblica. Sarebbe andata comunque così“
ha detto il manager di La7. A sentire il DG Rai Gubitosi (ma anche Crozza, fattosi indietro), l’accordo saltò proprio per le polemiche sui compensi. Punti di vista.
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Nina dice:
bravissimo, sul serio.
iki dice:
Bravissimo Robert Si vedessero Del Debbio D'Urso Vespa
robert dice:
come si può attaccare santoro ,senza rendersi conto che è l'unico che riesce a fare controiunformazione....per voi sono ,forse,più apprezzabili i vespa e le d'urso.....povero paese ...
Alessandro dice:
Visone dei programmi di Santoro : un quarto d'ora in tutta la mia vita. Eppure sono ancora qua che scrivo, staranno no?
Rock dice:
Anche io non riesco a spiegarmi come fate a non guardare Santoro.
Nina dice:
Anche io non riesco a spiegarmi come ci sia ancora gente che guarda Santoro.
iki dice:
Alessandro:fortunatamente non c'è gente come te che invece piace guardare Santoro. Il problema di La7 parte dsl principio ovvero dalla possibilità che in Italia non c'è mai stata possibilità di creare il Terzo Polo televisivo a discspito del logoro monopolio targato Rai-Mediaset Comunque la gestione Cairo non mi dispiace ma c'è bisogno di introdurre qualcos altro tipo il preserale fino ad arrivare al Sabato sera.
Alessandro dice:
Caro miniclone puoi tentare di pararti il fondoschiena dicendo tutto quello che vuoi, ma i dati parlano chiaro : sotto la tua gestìone gli ascolti della rete sono complessivamente diminuiti e l'unico che regge e quel pirla comunista di Santoro ( non mi spiego come la gente con un minimo di intelligenza possa guardare un programma del genere, misteri dell'auditel).