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TU SI QUE VALES: SE NEL SABATO SERA DI CANALE 5 CI SI SCORREGGIA ADDOSSO
di Davide Maggio
10/11/2014 - 14:51

Avete presente la recensione scritta dopo la prima puntata di Tú sí que vales? Bene, dimenticatela. O, se preferite, circoscrivetela solo alla premiere.
Il ‘nuovo’ talent di Canale 5, infatti, dalla sua seconda puntata si è presentato come un programma del tutto differente. Al diavolo le bacchette e al bando il tempo, Tu si que Vales ha notevolmente ridimensionato, in un sol colpo, i tratti caratterizzanti della revisione del formato, che aveva l’obiettivo di differenziarlo dal precedente Italia’s Got Talent, migrato nel frattempo sulla tv satellitare. Disintegrate in sette giorni, tramite un montaggio al limite del surreale, le insopportabili passeggiate dei giudici; mixati i giurati; fusi e ricomposti pezzi di puntate evidentemente registrate in momenti diversi.
Da una parte, un’operazione che dimostra come si sappiano riconoscere gli errori, intercettare i gusti del pubblico e assecondare le richieste dei telespettatori; dall’altra, invece, uno straordinario menefreghismo nei confronti della coerenza, delle tempistiche e della struttura del formato, frutto dell’ossessione della vittoria a tutti i costi sul competitor.
Il risultato è un programma che ne ha sicuramente acquistato in ritmo e brio, ma ha perso qualsiasi logica di competizione, trasformandosi in una carrellata confusa di umanità varia e avariata. Un talent privo di senso, in cui i concorrenti sembrano dover semplicemente intrattenere il pubblico, facendo leva su perfomance spesso sopra le righe, ben consci degli appetiti dei telespettatori.
Delle due l’una: è preferibile rischiare ora il ‘confronto’ con Italia’s Got Talent oppure sarebbe stato più opportuno non rincorrerlo, mettendo a punto uno show del tutto nuovo che, con le competenze di Maria De Filippi e il suo gruppo, non sarebbe stato difficile realizzare?
Perchè se, poi, per portare a casa la serata, ti riduci a far scorreggiare nel sabato sera di Canale 5 un concorrente addosso ad una signora, il rischio è che il tutto non sia più criticabile, ma semplicemente ignobile.
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F@bry dice:
@feel, io no sto recriminando il lavoro di Davide Maggio, che essendo blogger deve scrive appunto una sua recensione (che sia di parte o meno non importa). Io criticavo tutti quelli che commentavano scandalosamente per la visione in prima serata di un petomane, alcuni addirittura dicendo i "BAMBINI che vedono queste scene" ... per questo parlavo di moralismo. Quindi per me non si sta criticando il programma in se TSQV ma si sta cercando di denigrare Canale 5, Maria de Filippi e il primo successo stagionale della rete mediaset, come sempre
shayne80 dice:
recensione troppo severa per un petomane che si è visto sì e no dieci minuti tralasciando tutte le altre esibizioni di acrobati giocolieri e gente di vero talento...
giubeppe dice:
Ma siamo proprio sicuri che Maria abbia rappresentato il popolo, o ormai Maria rappresenta un popolo che si ispira ai personaggi delle sue trasmissioni del momento?! Io credo che peto o non peto (come tetta o non tetta) la qualità del programma si veda da quanto in basso si riesce a rimanere. Se non è la scorreggia ma l' infarinatore furioso cambia qualcosa?! No, il programma punta a conquistare per il ritmo, per la chimica tra i giudici e per qualche numero piu o meno interessante, a volte carini, altre delle stupidaggini clamorose. La Carlucci, dall'altro, offre due ore e mezzo di diretta, con, quindi, un ritmo totalmente diverso, appesantito dal suo stile classico, quasi barocco, che dopo 9 anni potrebbe provocare, giustamente, almeno un attimo di herpes. Ma che adesso un peto diventi iceberg di un modo di fare tv, quello di Nostra Maria, che è un continuo puntare al ribasso, vi prego... risparmiamocelo. E state anche tranquilli che, come successo con Italias Got Talent, alla prima diretta di Tu Si Que Vales, verranno alla ribalta tutti i limiti di un programma non programma.
JLG dice:
Quanto alla Venier, sono felice di leggere pareri quasi unanimi. É comodo lamentarsi adesso... per fare 2/3 punti in più, la sua ultima Domenica in si É aggrappata a casa disperati come quello dell'eredita Villa, uno squallore degno solo di Discarica Live. Ma Mara alla fine ne É uscita male; purtroppo é É una di quelle conduttrici fuori dalla realtà, immerse nel loro status di privilegiate, che credono che la tv sia uguale a vent'anni fa. Chiedetelo a Maria De Filippi, la numero 1 in assoluto: piaccia o meno, in questi anni ha dovuto e saputo cambiare/aggiustare i suoi programmi per seguire i cambiamenti del paese...
JLG dice:
L'aspetto peggiore É che nel 2014 si debba ricorrere ancora a spettacoli così esplicitamente bassi, volgari, come ho già detto, triviali. Le allusioni e le "palpate" di Avanti un altro, le esibizioni umilianti di questi show del sabato sera... Non c'è un filtro, non una linea sottile, come a dire che il pubblico di riferimento é così infimo che bisogna proprio servirgliele senza filtri. Io, a tutto questo, continuo a preferire le sceneggiate TRASH di Tina a Uomini e donne o la comicità (in)volontaria delle fiction "canine"
IL MIO REALITY dice:
@Groove @Fabry il punto non è il petomane, ma il petomane fine a se stesso. Mi spiego: IGT era un format ben strutturato, ben montato, una sorta di racconto nel quale coesisteva l'elemento "talentuoso" con quello trash, a favore in verità del primo. Nell'economia del racconto, nel contesto di un format bel confezionato, il petomane poteva essere un elemento per qualcuno "dissonante" ma tutto sommato accettabile. TSQV è un format dove è evidente la rincorsa a un "confezionamento" sempre più posticcio, pretestuoso, dove l'elemento "racconto" è stato sacrificato in nome dell'elemento trash (a livello di gag comica), e in questo caso triviale. Il petomane di TSQV è inserito in un contesto più becero, senza filo conduttore, dove viene fatta la rassegna di fenomeni da baraccone e dove si privilegia l'elemento "caciarone". Con il risultato che tutto appare più volgare. Un po' come mettere a confronto i seni nudi delle Bue Bells durante uno spettacolo, con i seni nudi di Maurizia Paradiso in una televendita notturna di Rete Mia. Si tratta sempre di seni, ma i primi sono eleganti, i secondi volgari. Dunque non parliamo di moralismo ma di semplice gusto. Stile.
selena dice:
Commento in ritardo anche io. L'analisi di Davide la capisco e va lodata la sincerità con cui esprime il suo parere conscio di fare un polverone nei commenti, specie nei fan Mediaset o che prediligono il programma. Mi piace perché e' l' unico in questo blog, ma anche sul web (io non ho visto la scena) che resta schifato dalla scena del concorrente scorreggiatore. Beh viva Dio che esiste ancora qualcuno di buon gusto. Sul programma. Ho intravisto solo parti delle ultime puntate e infatti non capivo più il senso della figura della clessidra...(se e' stato tutto tagliato ora mi e' più chiara questa confusione nel non capire quando finisce l' esibizione). Avevo scritto e notato che c'è un montaggio supertritato. Non e' il solo che scrive di carrellata di umanità, un altro blog l' ha definita come carne da macello buttata in prima serata in maniera continua e frenetica con il solo scopo di farne uno show. Che così ci fossero momenti trash era quasi in-evitabile visto che si cavalca quell'onda di frattaglie e non mi meraviglio che la Venier ci sguazzi, perché lei a fare quelle cose proprio si diverte come una pazza, ad esserne anche partecipe o discutendo con la concorrente (del trolley) o facendo battutine (con quello che alzava i pesi con lo scroto) o vedendo da vicino le scorregge. Lei e' fatta così..non dimenticatevi quando nei suoi programmi spogliava gli ospiti maschili (anche a papi lo spogliò in diretta levandogli la camicia toccando gli addominali, senza motivo!). Lei ci sguazza e la gente si diverte a guardare che lo fa, e poi fa' ascolto e questo e' importante. In effetti quando dice che e' tornata la vera Venier e' vero, perché lei e' così (e questo lato lo aveva messo in cantina con la vita in diretta per lasciare spazio ad un lato più serio quando parlava di cronaca). Quindi condivido il senso dell' articolo, anche se avverto che il peggio potrebbe ancora venire...ci sono ancora altre puntate di tsqv (ma l'importante e' vincere e già prenotare una seconda edizione), senza dimenticare che c'è l' isola a gennaio con la presenza in studio della stessa quarta giudice.
Paolo dice:
Ma chissene frega se é trash, se vi fa schifo 5 milioni se lo guardano , altri 4 guardano ballando, gli altri guardano altro. Sempre i soliti discorsi non vi piace cambiate canale mica vi puntano la pistola alla tempia. Permettetemi però che avrei preferito anche un appunto su tale e quale perchè il vestito della Maya era praticamente messo lì per cadere e su dai
liberopensiero dice:
Non credo si giudichi trash o volgare il rumore corporeo tout court piuttosto l'uso dello stesso all'interno di un format completamente snaturato, ridotto ad un assemblaggio di singoli episodi decontestualizzati tipo bmovie. Anche alla Corrida c'era il tipo che spernacchiava con le ascelle, ma quella trasmissione aveva il sapore dell'allegra sagra di paese condita dell'ironia di Corrado, in quel contesto però non si ricercavano talenti, anzi quando ciò accadeva era vissuto come evento eccezionale. Nessun giudizio morale sul peto in sé, tutto dipende dal contesto, nulla di nuovo lo hanno utilizzato al cinema sia Tognazzi che Alvaro Vitali, i risultati e le differenze sono però evidenti.
Andrew dice:
"Un talent privo di senso, in cui i concorrenti sembrano dover semplicemente intrattenere il pubblico" Scusate, ma in questa frase è racchiuso proprio quello che a mio modo di vedere è TSQV! Visto che il lato talent se ne è andato su Sky (proprio su questo sito raccontavate che la parola talent era bandita in quel programma sin dalle prime registrazioni), è bene che si sia puntato sull'intrattenimento del pubblico! Io non vedo dove sia lo scandalo. Fino a prova contraria le trasmissioni sono fatte per il pubblico, e se loro apprezzano (dall'auditel pare proprio di sì), non vedo dove sia il problema. Ben vengano programmi dove ti fanno passare una serata piacevole e divertente senza che ci siano giurie poco credibili (non mi venite a raccontare che la giuria di Ballando è seria...). Poi, se si vuole ricondurre tutto allo scorregione in questione (che anche io ho trovato di cattivo gusto) lo si faccia, ma non mi sembra che abbiano montato tutte le puntate su questo tizio!