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TRANS-EVOLUTION: IL FENOMENO TRANS COLPISCE TV, POLITICA E MASS MEDIA. MA QUALCUNO SA CHE C’ERANO ANCHE PRIMA?

di Francesco Rienzo

10/11/2009 - 16:36

TRANS-EVOLUTION: IL FENOMENO TRANS COLPISCE TV, POLITICA E MASS MEDIA. MA QUALCUNO SA CHE C’ERANO ANCHE PRIMA?

Luxuria

Trans-mania fulminante. Questa è la diagnosi degli ultimi mesi convulsi, che si sono susseguiti tra scandali, sorprese e rivelazioni. Quotidiani, trasmissioni e siti web sono tutti sommersi da transgender di ogni genere e ce n’è per tutti i gusti: uomini con decolté e cosce da fare invidia alle Belen di turno, donne con barba e pizzetto, padri diventati madri e viceversa. E’ come se, tutt’a un tratto, i mass media italiani si siano resi conto improvvisamente di un nuovo fenomeno di costume, in voga già da molto tempo, ma ora più che mai legato e intrecciato alla vita di tutti i giorni. Si va dai reality show alla politica, dai contenitori pomeridiani alle storie strappalacrime, se ne parla ovunque.

Si comincia dal Grande Fratello, non nuovo al fenomeno trans-mediatico (ricordate Silvia Burgio, poi passata sul palco del Bagaglino?), che quest’anno suscita particolare curiosità per aver inserito tra i concorrenti del programma una donna con… barba e vocione; una scelta controcorrente in un ambito già di per sé anticonvenzionale. Basti vedere come le pagine di spettacolo dei principali quotidiani, dal Corriere a Il Giornale, abbiano ripreso in massa lo scoop di DM sull’identità del personaggio di Elettra ora Gabriele, per capire come l’opinione pubblica sia particolarmente attratta da questo genere di notizie.

E sull’ondata del GF, tante sono le trasmissioni dove il trans-argomento tiene banco. Nell’ultima puntata di Domenica Cinque, Barbara D’Urso si è ritrovata prima a dover intervistare direttamente Eva Robins, che ha dichiarato come “per alcuni transessuali è importante finire il percorso con una vagina. Ma per me non è così; io lo difendo, sempre. Sarebbe come togliermi un dito, una parte del mio corpo… “. E poi indirettamente Franco Califano che rivela inaspettatamente: “Sono stato con un trans operato, ma non c’era niente… fino alla vita tutto bene, poi dopo…brutta esperienza perché “la piccolina” non c’era… Non c’era niente, un deserto”.

Non basta: nello stesso giorno, a qualche ora di distanza, sulla stessa rete Eva Robins è ospite al Maurizio Costanzo Show, dove si trova a parlare con il dottor Morelli ed Alfonso Signorini di senso del pudore. E per la serie “non è mai abbastanza”, qualche giorno prima la/il Robins era stata ospite di Alessio Vinci a Matrix per chiudere il cerchio parlando, insieme alla Mussolini, del trans del Grande Fratello. Ancora… altra rete, stesso gruppo: al Chiambretti Night è ospite Efe, la trans più ‘bella’ e richiesta del mondo, intervistata tra l’altro a pochi giorni di distanza anche da Federica Panicucci a Mattino Cinque.

Durante la settimana ci pensa, invece, Pomeriggio Cinque ad alimentare il dibattito; come dimenticare i fatti di cronaca raccontati dalla Bislacca per sensibilizzarci al problema dell’integrazione dei transessuali?!? La puntata di qualche giorno fa, dedicata al confronto tra i pro e i contro del fenomeno trans, ha registrato il 21% battendo la seconda parte, generalmente più vista, dedicata alla striscia quotidiana del Grande Fratello. Le discussioni tra Alba Parietti e Daniela Santanchè, ostile su tutti i fronti, anzi su tutte le ‘sponde’, hanno tenuto banco tra diversi personaggi, dalla drag queen al padre trans. E sempre nel contenitore di Videonews, troviamo un altro giorno Vladimir Luxuria che annuncia di voler “completare” il suo passaggio al gentil sesso con un’operazione, come dire, ‘definitiva’.

Non finisce qui. Non poteva mancare, davanti ad una nuova tendenza mediatica, la politica. Se l’attenzione suscitata in queste settimane dal caso Marrazzo, già conduttore di Mi manda RaiTre (che voglia ora ritornare in Rai?), sembra sconvolgere tutti, non dobbiamo dimenticare come tanti siano stati gli scandali di politici avvezzi a questi piaceri, e come tanti ancora ce ne siano, a giudicare da quelle trans-prostitute che giurano di non patire gli effetti della crisi. Osservando poi i dati di ascolto della puntata di Annozero dedicata allo scandalo dell’ex governatore del Lazio, difficilmente passa inosservato il record di presenze davanti ai teleschermi. Il buon Santoro, infatti, è un vecchio volpone e sa bene come attirare l’attenzione di ben 6 milioni di spettatori sulla seconda rete Rai.

Insomma, se anche sembra che in queste ore i trans abbiano conquistato il mondo dell’informazione, non bisogna scordarsi che i cambiamenti di sesso esistono da tempo, e non solo quando approdano al reality show di turno o coinvolgano la politica. E forse, proprio per questo, i telespettatori ne hanno abbastanza, e sarebbe veramente ora di surclassare questo tormentone ormai vecchio. Non trovate?

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32 commenti su "TRANS-EVOLUTION: IL FENOMENO TRANS COLPISCE TV, POLITICA E MASS MEDIA. MA QUALCUNO SA CHE C’ERANO ANCHE PRIMA?"

  1. Direi che ti sei spiegato bene, Francesco. Tuttavia... Quali sarebbero questi "connotati" femminili di cui sarei priva? Psicologicamente, oltre a sentirmi donna lo sono soprattutto percepita... ed è l'aspetto più importante. Perchè vi è una coincidenza tra percezione di sè e reazione da parte del mondo circostante. Non parlo di aspetto... non mi paragono a questa Afe... anche se civettuolamente potrei (tanto, chi potrebbe mai confutarlo? Nessuno, ovviamente) perchè una donna è, si sente tale anche quando è brutta: sa di essere donna, ne è consapevole e tanto le basta. Le basta, mi basta. Fisicamente? Ok, ci ricasco... l'aspetto estetico purtroppo ha una sua importanza, al giorno d'oggi. L'abito fa... la monaca, anche se di Monza! Beh... mi sento più che decisamente femminile e le reazioni di "voi" maschietti me lo confermano: quando una donna carina chiede qualcosa, ottiene tutto senza bisogno di domandarlo una seconda volta... anzi spesso non deve neppure chiedere... Sessualmente... il tuo cavallo di battaglia, eh? ;) Che dire... la chirurgia -nata per le donne, non dimentichiamolo- ha fatto passi da gigante e reso il risultato più che soddisfacente sia per la neo-donna che per l'uomo che può anche non accorgersi della differenza. Ammetto -purtroppo, perchè sono convinta che non sarei una cattiva madre- di non poter procreare, questo sì: esattamente come quelle donne sfortunate alle quali sono stati asportati utero ed ovaie. Vuoi per caso dirmi che per questo loro sono meno donne? Sabrina ps so che non è facile spiegarsi... proprio per quello cerco di usare con molta attenzione le parole, i termini che adopero e focalizzo con attenzione i concetti che voglio esprimere. Per lo meno... ci provo. E proprio per questo non potrei mai andare in certe trasmissioni: esploderebbe il mio 0,4 di testosterone e rischierei di tacitare con tappi di damigliana i vari Meluzzi, Paradiso, D'Urso, Luxuria, Binetti, Platinette, Mussolini, Santanché...

  2. @ sabrina: ma il tumore è un malattia, l'essere transessuali no. Non penso ci sia paragone. Sta di fatto che capisco benissimo chi non sta bene con se stesso. E' una cosa bruttissima, che non si augura mai a nessuno. Tutti devono ricercare la propria felicità. Se una trans, per esempio, da uomo diventa donna, è normale che sarà un donna nella società; ed è giusto farlo perchè così starà bene (io non posso giudicare la felicità altrui). Quello che dico, però, è sottile, e come dici tu, è importante. Concordo con te nel dire che la distinzione si deve fare in questo caso tra donna/uomo e femmina/maschio. Ovviamente non possiamo negare che la natura ha creato femmine e maschi e corrispondentemente donne e uomini. Ora un maschio/uomo può diventare maschio/donna, se non si sente adatto nel proprio corpo, e va benissimo. Ma non confondiamo i generi e i connotati maschili e femminili, perchè finiremmo per creare confusione, è questo ciò che voglio dire. Una donna in questo esempio rimane un maschio, non può trasformarsi in femmina, così siamo nati (anche io vorrei essere più alto: esempio banale e stupidissimo); può certo cercare di stare meglio, trasformando il proprio corpo e adattandolo alle proprie esigenze. E, soprattutto, il messaggio che deve passare in tv (e contro il quale va tutto il filo logico del mio discorso) non è quello che si può subito trasformare ogni cosa che non va bene, dando la colpa alla natura come maligna. Mi spiego, prima bisogna cercare di accettarsi per quello che si è, e se poi effettivamente non sto bene con me stesso, allora, allora procedo. Mi riferisco al messaggio che passa sui mass media in questi ultimi mesi, e a questo faccio riferimento quando dico che cambiare sesso viene sminuito della sua importanza (insomma, non può apparire come una scelta tra le tante di primo acchito). Non so se sono stato abbastanza chiaro Sabrina, non è facile spiegarsi :) ...

  3. @Rosaria... da donna, da ex-transessuale... condivido al punto il tuo disgusto che non ho ancora guardato alla televisione un solo istante di queste trasmissioni. Ripeto... a mio avviso si può configurare un favoreggiamento della prostituzione, per quanto io non sia una giurista. Altroconsumo et similia si muovono per [censored], mentre in questo caso tacciono? Personalmente faccio mia una affermazione di Mara Siclari che, intervistata, alla solita domanda sulla sua sessualità ha serenamente risposto "ma saranno fatti miei?" Ecco, il punto è questo: come un individuo gestisce la sua sessualità è un fatto PRIVATO... indagarlo è MORBOSO. Ma la televisione, purtroppo, oltre a veicolare messaggi, mostra quello che il pubblico pagante (perchè acquista i prodotti con i quali si pagano le pubblicità che sponsorizzano le trasmissioni...) a quanto pare vuole. Il cittadino americano medio sarà un cavernicolo ignorante, ma gli italiani stanno facendo il possibile per raggiungerlo e superarlo: Lucy non è il passato, ma il futuro. @Francesco: rinnovo il mio invito a leggere i miei post, così magari approfondisci un punto di vista non ortodosso... diciamo così. Se parliamo di "uomo e donna dal punto di vista sessuale" allora stiamo parlando di maschile e femminile; perdonami se sono così pedante e professorale -è un mio difetto sul quale sto lavorando: nella prossima vita lo avrò corretto-, ma quelle che sembrano sottigliezze alla fine sono significative per la comprensione. Chi ti scrive è pienamente integrata come donna e riconosciuta tale da chi la conosce (ossia la frequenta, ne conosce usi e costumi) come da chi la guarda (ossia la vede sfrecciare indaffarata per la strada mentre fa la spesa o arriva in ritardo alla pièce teatrale prenotata da mesi). Io non mi sento integrata... io SONO integrata. Non solo perchè insospettabile... lo ero anche prima: come dico spesso, la cultura aiuta -e molto- a farsi apprezzare come persone, più che come uomini, donne o... altro. Chi si trova ad interagire con me, lo fa con una donna... con un suo stile, una sua personalità, un suo modo di vedere i rapporti interpersonali come quelli relazionali profondi. Nulla di differente da quello di qualsiasi altra donna oppure uomo. Ma il fatto che i miei cromosomi corrispondano ad una certa identità biologica non significa che dal punto di vista intellettivo come quello fisico io stia mostrando una immagine falsa di me stessa. La natura talvolta sbaglia, Francesco: c'è chi nasce con sei dita... secondo te dovrebbe tenersi quello in più così è avvantaggiato nel fare i conti? Chi ha un tumore tenerselo perchè è parte di sé?

  4. La mia affermazione era generale, non si riferiva direttamente a te. Perchè ho visto nei commenti che molti partivano dal presupposto "voi che parlate siete razzisti!". Come molte volte accade; quando in realtà una persona vorrebbe solo capire meglio una realtà diversa dalla propria. Per quanto riguarda la concezione di uomo o donna, io non farei confusione con le società matriarcali o quant'altro, perchè come dici tu riguardano il ruolo di una donna o un uomo nella società, a seconda delle differenti epoche storiche. Qui stiamo parlando di un uomo e donna dal punto di vista sessuale e naturale. Penso che non si possano mettere in discussione le identità di femmine e maschi, solo per tentare di sentirsi più integrati all'interno della società. Il primo passo per una giusta integrazione (da parte dei transessuali) è quello di ammetterlo. Anche perchè prima, senza il progresso tecnologico, si sarebbe potuto cambiare sesso? Non che sia sbagliato, assolutamente. Il progresso ha fatto molte cose positive, ma ovviamente non possiamo confondere cio' che la in natura è sempre stato, da quello che invece abbiamo scelto noi. Non avrebbe senso negarlo, solo per sentirsi a posto con la coscienza (parere personale ovviamente, non c'entra con il pezzo :) )

  5. ciao, nn sono una moralista, ne' una razzista, accetto qualsiasi diversita' la vita e la natura mette a disposizione, ma nn sopporto, quelli che su questo "diverso" ci marciano, la trasmissione, di oggi pomeriggio a canale 5 con la d'urso e' uscita proprio fuori per cio' che' una volgarita'trascendentale, e ad un orario in cui in casa ci sono fasce protette, trash trash trash, a me non importa sapere come lo usa il suo pisello efe, e neppure se e' tanto lungo da doverci fare un nodo, penso che l'intrattenimento sia altro, e devo dire la verita' ho girato con disgusto,e fatto scadere dal cuore la barbara che amavo essendo una mia compaesana,,,,,,,,,,,,,,,

  6. Francesco, io sono la prima ad utilizzare il maschile quando si parla in termini generici. Mi permetto però di obbiettare nello specifico. Perchè, per loro fortuna, I transessuali come Gabriele non sono praticamente sfiorati dal problema. In primo luogo perchè il loro status sociale "evolve" da quello di donna a quello di uomo (sembra sciocco, ma in una società maschilista questo aspetto anche semplicemente inconscio ha una sua rilevanza, un suo perchè), secondariamente perchè l'aspetto è quasi sempre gradevole e difficilmente identificabile. Ma, cosa più importante... non esiste il problema della prostituzione da parte di questi soggetti. E poi... sono praticamente tutti italiani, e questo conta. Dovresti spiegarmi il tuo "non ribaltiamo la situazione per cui tutti sono intolleranti e razzisti, perché poi lo è chi giudica tutti di esserlo con arroganza"; perchè non riesco proprio a comprenderlo e tantomeno associarlo a quanto da me scritto in questo post e negli altri qui nel blog che ti inviterei a leggere. la tua affermazione di uomo e donna è invece discutibilissima... direi anzi errata se mi permetti. Quello che è indiscutibile è la genetica: per quanto io sia anagraficamente (e fisicamente) identificata come femmina, cromosomicamente non lo sono. L'essere uomini o donne non è una questione anatomica, non è un aspetto fisico... ma di ruolo. Il ruolo della donna, come quello dell'uomo... che nella storia del costume, degli usi, della società insomma... è sempre in divenire. Vedi le società matriarcali etc etc. Perdona la puntualizzazine. Sabrina

  7. @ Sabrina: scusa ma non esistono solo trans che da uomini diventano donne! Giusto? Ovviamente ci riferiamo ad entrambe le categorie. E il genus maschile prevale se non sbaglio. Detto questo, non ribaltiamo la situazione per cui tutti sono intolleranti e razzisti, perché poi lo è chi giudica tutti di esserlo con arroganza. Ed è quello che vedo dai commenti. Io mi sono posto con molta pacatezza ad affrontare questa situazione delicata, perché ne' giudico ne' voglio essere giudicato. Anzi il pezzo gia' da solo mi sembra essere in difesa di una certa figura del transessuale. Ovviamente la mia domanda è retorica, ma quello che sta passando in tv è che con uno schiocco di dita si cambia sesso. Cosa che sappiamo non essere vera, date (e non parlo di operazioni) le implicanze emotive fortissime. E certamente non è cosa ovvia e consueta, ma un percorso che ti può capitare nella vita, difficile, ma per affermare se stessi. Non possiamo pero' pretendere di dimenticare ciò che la natura ci dato, ossia l'uomo e la donna (spero di essere stato chiaro, senza che mi venga affibiato del razzista, cosa che non sono!). Altrimenti rischiamo di ingenerare una grande confusione su cio' che è indiscutibile, penso.

  8. @genofleffo : non sono certo le trans-prostitute a trasmettere il messaggio che così si guadagna bene... ma è l'intero mondo (meglio: circo) mediatico a farlo! Vedi una minorenne che adesso fa la pierre perchè è finita sui giornali a fronte della sua frequentazione con il presidente del coniglio, l'escort che scrive le sue memorie dopo aver fatto il giro delle discoteche e tv d'europa, minorati mentali che fanno gli opinionisti, tronisti, fratellini, sorellone, zitelle in tv... ah certo... passa proprio il messaggio che bisogna impegnarsi nello studio, che andar a sQuola è vincente, nella vita... @Francesco Rienzo: la prima cosa che fa incaxxare una persona transsuale che cerca di vivere al feminile è leggere che LE si parla al maschile... La tua domanda è ovviamente retorica, spero. Perchè già solo l'intervento primario dura circa 5-6 ore quando va bene, poi ci sono le complicanze spesso presenti, gli interventi correttivi perchè qualcosa è andato storto, un recupero che dura molto molto a lungo... la necessità di prendere medicine per il resto della vita (cosa che difficilmente non ha impatti!)... no, di facile non c'è proprio nulla. Ma ti posso assicurare che per una transessuale quello è il minore dei problemi... il desiderio di essere se stesse fa superare e sopportare qualsiasi dolore fisico. Più difficili da accettare sono quelli psicologici inferti da una società che erroneamente ritiene le persone transessuali come dei minus habens, da tollerare quando va bene.

  9. @ Francesca Eugenia: è la dimostrazione di quanto dicevo prima. Ora ne abbiamo una testimonianza. I transessuali non sono affatto contenti di come si parla in questi giorni di loro in tv. Perché non li rispecchia. C'è da dire che (come si associano le prostitute alle trans sbagliando) ora in tv passa il messaggio che sia una cosa da niente cambiare sesso. Non è certo come cambiare vestito insomma, mi pare?

  10. Francesca Eugenia dice:

    Cari lettori e lettrici , Davide mi conosce e sa come la penso. Io sono una Transessuale operata, non ho mai fatto vita da prostituta, mai avuto promisquita' ne' prima ne' durante ne' dopo, ho sempre lavorato e sono una persona molto bacchettona, conforme ed un tantino moralista. Come me ce ne sono tante e tanti, nel mondo transessuale.Quello che i media hanno fatto in questi giorni e' semplicemente uno sconcio, con il risultato che: si accostano i viados alle persone transessuali si produce l'effetto equazione TRANS=PROSTITUTA si declina al maschile riferendosi a chi cambia il sesso in femminile e viceversa ( andrebbe fatto il contrario) si pensa che una persona transessuale sia una sguaiata e improponibile. qua in queste pagine ho letto " I TRANS MI FANNO SCHIFO". Davide, come ho detto mi conosce, e mi fa male vedere come persone ,che non sanno nulla di cosa sia il transessualismo o sappia chi e' una persona transessuale, si lancino in gratuiti giudizi. Io lavoro, ho sempre lavorato, e sono una signora di quasi 50 anni con una figlia di 18.faccio una vita molto morigerata e riservata , e non mi piace essere ne' giudicata ne' messa in categorie che non mi appartengono