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SOS TATA SOTTO ACCUSA: L’ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI CONTRO TATA LUCIA

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

25/09/2013 - 18:31

SOS TATA SOTTO ACCUSA: L’ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI CONTRO TATA LUCIA

Lucia Rizzi

Il metodo Joe Frost ha colpito ancora. La più terribile delle tate, protagonista di un programma di Real Time che insegna ai genitori come far rispettare con fermezza le regole ai figli capricciosi, deve aver influenzato il lavoro dell’italiano SOS Tata, programma di La7 e Fox Life ben più soft ed umano del suo. Almeno fino ad oggi.

SOS Tata: Accusata la puntata del 14 settembre 2013

Sì, perché la dolcissima (in video) Tata Lucia Rizzi, immagine da nonnina paziente e testimonial della crema spalmabile alla nocciola più amata d’Italia, avrebbe cambiato metodi. Messa da parte la ferma ma sorridente pazienza, nella puntata andata in onda (in replica) il 14 settembre 2013 ha convinto una mamma a tenere chiuso il figlio di un anno nella sua camera per farlo addormentare da solo, lasciandolo piangere disperato e senza conforto e scioccando anche il fratellino più grande, che, impotente, si tappava le orecchie.

L’associazione culturale pediatri condanna i metodi educativi di Tata Lucia

La scena ha toccato l’Associazione culturale pediatri (ACP) che, insieme ad altre associazioni, ha pensato bene di contattare il Garante per la protezione dell’infanzia e dell’adolescenza sottoponendo il caso e definendo “diseducativi” i metodi del programma e della tata che, tra i tre protagonisti “educatori”, rappresenta un po’ l’immagine simbolo dello stesso.

“[…]La pretesa che un bambino piccolo si addormenti da solo e dorma per tutta la notte senza richiedere la presenza e il contatto dell’adulto, oltre ad essere anti-fisiologica ed irrealistica, può provocare confusione nei genitori e grande stress nei bambini. Questi metodi possono minare fin dalla primissima infanzia la fiducia negli adulti e quindi in se stessi e interferire con lo stabilirsi di una sana relazione genitori-figli[…] Soprattutto, poi, pensiamo che puntare la telecamera su di un bambino piccolo, solo, stravolto, terrorizzato, e trasmetterlo indiscriminatamente a milioni di telespettatori, sia una violazione della dignità e dei diritti del bambino, compreso quello dei bambini che magari stavano guardando la tv a casa”

Non si è fatta attendere la reazione del Garante Vincenzo Spadafora, che ha invitato “i responsabili di La7 e della società Magnolia, produttori della trasmissione ‘SOS Tata’, ma più in generale tutto il mondo dell’informazione e dell’intrattenimento, al rispetto dei principi che loro stessi hanno sottoscritto” (si riferisce alla Carta di Treviso e al Codice di autoregolamentazione tv e minori) ed ha “provveduto a informare il Comitato media e minori, con il quale auspico di avviare un’azione congiunta volta a sensibilizzare quanto più possibile il mondo dei media per evitare episodi del genere”. Episodi che definisce, inoltre, dettati da “leggerezza e superficialità” e che andrebbero evitati anche coinvolgendo esperti per supervisionare il contenuto delle trasmissioni.

Insomma, dopo bambini protagonisti di talent show, bambine truccate come modelle navigate, adolescenti viziati per i quali le madri ancor più viziate organizzano feste da mille e una notte sfidando il buon senso, c’è chi apre ufficialmente il dibattito sull’esposizione “di bambini nei reality show a situazioni umilianti e diseducative“. Bisogna vedere cosa penserà della tardiva – visti gli anni della trasmissione – protesta il severissimo Moige, che insieme al Codacons considerava SOS Tata uno dei suoi fiori all’occhiello.

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23 commenti su "SOS TATA SOTTO ACCUSA: L’ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI CONTRO TATA LUCIA"

  1. Il pediatra di famiglia non si paga,come il medico di base.Prende in carico il bimbo /a fino ai 14 anni.Si tratta di medici convenzionati con il S.S.N. Nel caso in cui vi sia la necessità di rivolgersi ad altri professionisti (psicologi,psicomotricisti,neuropsichiatri)e non si hanno i mezzi economici per consultarli privatamente,basta rivolgersi alla Asl di zona (consultorio o servizio di neuropsichiatria infantile).Ci si puó rivolgere anche ad enti no profit presso i quali poter trovare pedagogisti,puericultrici,espertein allattamento,ecc che operano gratuitamente...per conoscerli basta contattare l'ufficio Servizi Sociali del proprio comune di appartenenza, o più semplicemente farsi un giro su internet utilizzando un buon motore di ricerca. La tv non si paga,è vero,ma le soluzioni standardizzate non hanno alcun valore scientifico... un po' come curarsi una patologia grave consultando internet o guardando il dr.oz

  2. @Emy: c'è una piccola differenza: i pediatri di fiducia e gli esperti del settore (psicologi e pedagogisti) si pagano, la TV ed Internet no.

  3. Sono mamma e il mio lavoro mi porta ad affrontare situazioni simili a quelle di Tata Lucia. Sono perfettamente d'accordo con quanto sostenuto dall'associazione dei pediatri.Il metodo utilizzato da tata Lucia è il famoso metodo "Fate la nanna" di Estevil,metodo ormai superato e giudicato dalla gran parte della comunità scientifica potenzialmente dannoso per lo sviluppo psico-fisico del bambino. Non entro ulteriormente nel merito della questione,tengo solo a precisare che trasmissioni come queste sicuramente non possono risolvere a distanza problematiche familiari specifiche .I pediatri di fiducia e gli esperti del settore (psicologi e pedagogisti) rimangono sempre i punti di riferimento più autorevoli a cui affidarsi in situazioni del genere e/o per discutere delle strategie educative da adottare in ambito familiare. ormai esistono tutorial per tutto,è vero,ma non certo per fare i genitori!

  4. Anon # 9 Certo che non dico niente a mio figlio, ha 20 anni! La figlia di mio fratello ha la stessa età di mio figlio e ogni volta che diceva o faceva qualcosa che mia cognata, da buona neo-mamma ansiosa, non capiva andava subito a leggere la soluzione in un libro. Ecco, io penso solo che la teoria sia bella ma poi si scontra con la realtà e a volte è meglio procedere di istinto!

  5. @marcko: l'ho letto in un commento su Facebook di Tata Adriana. Tu davvero credi che in una settimana la tata ti "trasforma" un bambino? E che cos'è, una maga? E ti dico un altro piccolo segreto: non è solo la tata a "sistemare" le cose. La tata collabora con un gruppo di pediatri, psicologi e altri esperti, che però rimangono "dietro" le telecamere e compaiono solo nei titoli di coda. @cla: E fai benissimo.

  6. @anon:mio figlio non ha neanche 4 mesi ovvio che abbia bisogno ancora della su mamma.cmq non dorme con me nel letto e mai c dormira.quando Sara il momento opportuno verrà trasferito nella sua cameretta ma a tempo debito.ogni bambino ha i suoi tempi.

  7. Povera Tata Lucia :(

  8. Elena: hai assolutamente ragione... io da piccola di schiaffi ne ho presi, ed alcuni devo dire meritatamente, ma non c'è piu' rispetto per il ruolo del genitore già da parte del genitore stesso... se facevo una "marachella" mi bastava lo sguardo di mio padre per impietrirmi...ora giocano tutti a fare i genitori-amici e si fanno sbeffeggiare dai bimbi... idioti.

  9. @lami: esatto in sintesi e' cosi'. se poi oltre i capricci ci sono bambini che prendono a parolacce la mamma (visto stamattina in cartoleria), beh penso che ogni tanto un sano calcio nel .... non guasterebbe. penso che in giro ci sarebbero meno tamarri/e perche' questi "piccolini" poi crescono e se non si riesce a gestirli da subito, poi non c'e' tata che tenga. e' un mestiere non facile e spesso si sbaglia pensando di fare bene, ma l'educazione e' alla base.

  10. @ Anon ma figurati se stanno nelle case della gente per 3/4 mesi.. ma dove le prendi certe informazioni....?.......