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SERVIZIO PUBBLICO: MINACCE DI MORTE A SANTANCHE’ E D’URSO. ERA OPPORTUNO MANDARLE IN ONDA?
di Marco Leardi
22/12/2013 - 10:58

“Io posso punirti una volta, due. Alla terza volta devo ammazzarti“. Minacce di morte in prima serata: l’aria si fa pesante, di piombo. Fanno discutere ed inquietano le violente affermazioni trasmesse giovedì scorso su La7, durante l’ultima puntata annuale di Servizio Pubblico. Davanti alle telecamere di Santoro, un signore incappucciato ha dichiarato di voler “ammazzare, nel vero senso della parola” qualche personaggio della scena politica, citando anche i nomi di Daniela Santanchè e Barbara D’Urso.
Parole sconcertanti, che il programma santoriano ha però deciso di mandare in onda integralmente. Così, su La7, il manigoldo ha potuto esporre le sue istigazioni alla violenza ed il suo odio per le Forze dell’Ordine. “I poliziotti sono nemici perché difendono quei criminali” ha affermato l’uomo senza volto, riferendosi alla classe politica. E giù pesante:
“Sono su Canale5 con mia mamma, che magari mi guardo Barbara D’Urso con quei quattro stronzi tipo la signora Santanchè che parla, e dopo tre minuti mi sale un nervoso tale che vorrei andare lì ad ammazzare nel vero senso della parola. Ma non posso, non perché non ho le capacità, ma perché fra me e loro ci sono quei personaggi, i poliziotti” ha minacciato il teppista.
Sfruttando l’occasione di avere un microfono a disposizione, l’uomo ha anche paventato di “sparare alle gambe”. Sul fronte istituzionale, ieri la Presidente della Camera Laura Boldrini ha espresso solidarietà a Daniela Santanchè, telefonandole. La deputata di Forza Italia, contattata da Il Giornale, ha fatto sapere di voler denunciare l’uomo che l’aveva minacciata di morte.
Le dichiarazioni trasmesse da Servizio Pubblico hanno sollevato polemiche ed indignazione, aprendo nuovamente il dibattito sui limiti del dovere di cronaca. E’ infatti doveroso domandarsi se fosse necessario mandare in onda quel delirio violento, soprattutto in un momento in cui l’esasperazione rischia di far degenerare la rabbia sociale. A nostro avviso, la scelta è stata a dir poco incauta, considerando anche la risonanza offerta a quelle parole.
Non è la prima volta che Michele Santoro lascia spazio all’impulso della violenza verbale. Lo scorso anno, nei promo del suo programma, il giornalista intervistò – tra gli altri – alcuni passanti che per i politici auspicavano “la ghigliottina in piazza Venezia“ o una bella schioppettata in fronte.
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Anna Maria dice:
@Sanfrank, credo che ad essere messo male sia proprio tu, tutto intendevo tranne che la D'Urso facesse informazione. Se leggi @Nina (che fa sempre analisi perfette) ti sarà' tutto chiaro.
Sanfrank dice:
Come al solito la penso esattamente come Nina. Certo che se qualcuno pensa di essere informato dalle stupidaggini che dice la D'Urso (che per me è e resterà per sempre una donna di spettacolo capacissima di fare il suo mestiere, ossia lo SPETTACOLO) sta messo proprio male (riferito ad Anna Maria). Bisognerebbe andare oltre i gusti personali ed iniziare a pensare oggettivamente all'accaduto, che riassumo per i finti tonti. Un giornalista vero (Michele Santoro), che fa informazione politica vera in un programma importante e seguito, decide di dare la parola ad uno stronzo, che minaccia di morte due donne (Santanché e D'Urso). Al mio paese dare la parola alla violenza, equivale al reato di istigazione a delinquere, punito dalla Legge. Personalmente non entro nel merito di fare dei distinguo tra la destra e la sinistra, anche perché sono sicuro del fatto che chiunque entri nella "stanza dei bottoni" se ne fotte di tutti elettori, simpatizzanti, ecc. ... ed utenti di blog, pronti a "stracciarsi le vesti" pur di difendere la propria parte politica di appartenenza. Per me la distinzione che faccio e tra gli stronzi e le persone perbene, che, anche quando viene attaccata con questa violenza una persona che gli sta sulle balle, sanno bene da quale parte stare, ossia dalla parte della Legge. E non si confondesse la calunnia con la minaccia, perché sarebbe come confondere una camminata con un calcio in culo ... in entrambi i casi si muovono le gambe, ma cambia radicalmente l'intenzione.
Nina dice:
Adriano, quando ci sono i fatti le chiacchiere stanno a zero. Mi parli di Sallusti, ti ricordo che fu condannato per omesso controllo in qualità di direttore. (perchè tu ci metta l'aggettivo "grave" vicino a diffamazione proprio non lo capisco. Leggi un po' questa: Per non aver commesso il fatto» Michele Santoro è stato assolto dal giudice del Tribunale di Aosta dall’accusa diffamazione. Lo aveva querelato Mario Gatto, ex dirigente di Forza Italia in Piemonte, per un’intervista trasmessa durante Annozero del 16 ottobre 2008. Per il pm Pasquale Longarini non è stato dimostrato che Santoro potesse conoscere il contenuto dell’intervista, realizzata dal giornalista Corrado Formigli, sentito in aula insieme a Sandro Ruotolo, Antonio Marano e Mauro Masi. Fonte: La Stampa (notizia del 25/10/2013) Santoro aveva mandato in onda una intervista (senza contradditorio e senza verificarne la veridicità) nella quale Carmelo Tomasello, amministratore comunale, raccontava di aver girato una mazzetta a Mario Gatto, ex dirigente di Forza Italia. Accusa falsa, che costerà al Carmelo una condanna per diffamazione oltre a un cospicuo risarcimento. Poi se vuoi puoi leggere anche l'articolo qui sopra "Caso Bonev: Santoro assolto dall'Ordine dei giornalisti." Per quanto riguarda la tua ultima frase, scusa ma tu vivi in Italia? Ma tu te l'immagini Sallusti che manda in onda uno che dice che vuole sparare ad un politico di sinistra? Tu ricordi che Paolo Berlusconi è stato condannato, assieme a Silvio, in quanto direttore del Giornale che ha pubblicato l'intercettazione di Fassino. Insomma potrei continuare all'infinito così a memoria, senza fare ricerche.
adriano dice:
Nina... per favore... questa dei giornalisti di destra limitati e quelli di sinistra liberi evitatela... Anche perchè meno di un anno fa Sallusti venne graziato da Napolitano per una grave calunnia che fece attraverso il suo giornale. Quanti giornalisti hanno potuto contare sulla grazia di napolitano dopo una grave calunnia? Ma del resto quella dei giornalisti comunisti e asserviti alla sinistra è una storia vecchia, nonostante santoro e in particolare Travaglio non godano più da diverso tempo di simpatie da sinistra... Scommetto che se ci fosse stato qualche altro giornalista apposto di santoro il fatto sarebbe passato in sordina
Nina dice:
Ciao star, secondo me il paragone è del tutto sbagliato. Antipatica quanto volete, irritante e ruffiana la D'Urso è una delle tante che fanno informazione alla cavolo. Questa volta però Santoro ha veramente passato il limite che non doveva passare. Ti consiglio di leggere il bellissimo articolo di Feltri di ieri. Risulta veramente difficile non fare paragoni fra il trattamento che ricevono i giornalisti vicini al centrodestra e quelli vicini alla sinistra che fanno tutto quello che vogliono.
star dice:
Nina, il paragone forse esagerato. ma per una d'urso che finge di fare informazione spettacolarizzando tutto c'è un santoro che segue il filone. chi dei due sbaglia? anche barbara parla a tanta gente e pure lei ha responsabilità
Nina dice:
Non capisco come si possano paragonare le sciocchezzuole della D'Urso con questa cosa. Comunque che brutta fine sta facendo Santoro. Una volta era bravo, lo ammiravo pur non condividendo le sue idee. Adesso è penoso.
Anna Maria dice:
E' quello che la D'Urso fa ogni giorno ed in qualunque orario, perché' a lei nessuna denuncia?
Sanfrank dice:
Mah, che dire: squallore? Non capisco cosa stia cercando di fare Santoro. Ma si rende conto cos'ha trasmesso o bisogna invocare l'infermità mentale anche per il giornalista salernitano? In un contesto storico in cui si parla tanto di violenza sulle donne, dare voce a questo stronzo, credo significhi scendere al suo stesso livello, diventare feccia uguale. Ma sarà il calo degli ascolti che sta dando alla testa a Santoro?
MissSugar dice:
Santoro con questo servizio si dimostra ancora una volta un giornalista di gossip a caccia di ascolti. Che cosa ha aggiunto all'informazione?? Si sa che c'è malcontento nei confronti della politica ma non si può dare voce alla violenza. Servizio Pubblico significa informare, educare e intrattenere, in questo caso non vedo nulla di tutto ciò. Tra questa trasmissione e le trasmissioni della D'Urso non c'è alcuna differenza.