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Referendum, Agcom richiama la Rai per Luciana Littizzetto
di Fabio Fabbretti
08/06/2022 - 18:02

L’Agcom richiama la Rai per Luciana Littizzetto, rea di aver violato i principi in materia di par condicio e pluralismo durante la campagna referendaria 2022 nel corso dell’ultima puntata di Che Tempo Che Fa dello scorso 29 maggio.
Secondo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sono state fornite, seppur in forma indiretta, informazioni di voto in violazione della legge 28 del 2000. In particolare, la comica torinese nel suo monologo ha in qualche modo promosso l’astensionismo, affermando “vi dico la verità, il 12 giugno pensavo di andare al mare“.
“Mi viene chiesto un parere su qualcosa che non so tanto bene. E questo parere vale. Diciamo che so vagamente, so a spanne, so a grandi linee, ma se devo scegliere non so proprio un benemerito… Ma che cacchio ne so io? Ma per chi ci avete preso? Per 60 milioni di Giuliani Amati?“
proseguiva il monologo “incriminato”. Aggiungiamo, però, che al termine del suo intervento la Littizzetto ha affermato che “il 12 giugno io a votare ci andrò per senso di responsabilità, per dovere civico, ma soprattutto perché è un mio diritto”.
Nella delibera, che arriva in seguito a un esposto dei radicali e un’interrogazione parlamentare della Lega, l’Agcom – riferendosi al caso Littizzetto ma non solo – richiama la Rai “affinché nei programmi di informazione venga garantito un rigoroso rispetto dei principi del pluralismo, dell’imparzialità, dell’indipendenza, della completezza, dell’obiettività e della parità di trattamento fra i diversi soggetti politici in tutto il periodo di campagna referendaria”.
In tal senso, sembrerebbe come riparatoria la decisione dell’ad Rai Carlo Fuortes di inserire questa sera in palinsesto, in prima serata su Rai 2 al posto delle serie The Good Doctor e The Resident, uno speciale di Tg2 Post dedicato al Referendum di domenica 12 giugno.

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Marco3.0 dice:
Io non ho mai votato, questa sarà la prima volta. Votare è un diritto e in un certo senso anche un "dovere", visto che si votano persone o cose che decidono le nostre vite. A me sta bene che ci sia gente che non va a votare, ma poi da queste persone pretendo il più assoluto silenzio e zero lamentele, zero spaccato, sulle decisioni e sui politici che sono stati eletti e sono al comando. Se non voti hai perso qualunque diritto di poterti lamentare. Hai delegato gli altri di farlo al posto tuo. In realtà votare nella storia della nostra Repubblica ha cambiato moltissime cose, dal divorzio all'aborto e al nucleare parlando di referendum. E' ignorante dire il contrario.
Pat dice:
Ma per piacere. Come se poi interessasse a qualcuno votare. Dovrebbero occuparsi di quello, invece che di certe stupidaggini. Non voto da parecchi anni e continuerò a non farlo... tanto se davvero votare servisse a cambiare qualcosa, non ci permetterebbero mai di farlo.
Paolox dice:
Sai che roba... io non voterò, ho cose più importanti da fare.