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RAI2: CUT AL POSTO DI LORENA BIANCHETTI?
di Nicola Di Turi
20/10/2012 - 17:13

Dopo TecheTecheTé e DaDaDa, starebbe per arrivare Cut. Ma questa volta non siamo né su Rai1, né nella fascia serale dell’access prime time. Al contrario, il nuovo programma potrebbe vedere la luce nel pomeriggio di Rai2, prendendo il posto di “Parliamone in Famiglia”, il talk pomeridiano di Lorena Bianchetti chiuso dalla Dirigenza Generale Rai, come anticipato da DM.
Secondo quanto riportato oggi dal Giornale, la Rai avrebbe deciso di sostituire il programma della Bianchetti – che andrà in onda per l’ultima volta venerdì 26 ottobre – con Cut, ennesima variante dei contenitori che animano solitamente i dopo-tg della prima rete Rai, durante la stagione estiva. Cut sarà un collage di pezzi di altre trasmissioni televisive, e almeno nelle intenzioni della dirigenza Rai, dovrà cercare di risollevare le sorti del pomeriggio della seconda rete pubblica. Quanto meno in un primo momento.
Infatti la ragione principale della chiusura di “Parliamone in famiglia” è legata alle basse percentuali di ascolto raccolte dal talk, che viaggiava su una media al di sotto del 5% di share, troppo bassa anche per una rete che soffre da tempo di un calo di ascolti importante. Ma si può pensare che un programma composto da materiale d’archivio, possa fare meglio di un talk che andava in diretta, e poteva contare su cinquanta persone tra giornalisti, autori e programmisti?
È questa la domanda che si pone il Giornale, che arriva a ipotizzare “una rinuncia della Rai a rendere competitivo il secondo canale, orfano di Michele Santoro e di buone idee”. Così, se la notizia dovesse essere confermata, non resterà altro da fare che verificare la bontà della scelta Rai dal responso che darà di Cut lo stesso giudice che ha decretato la chiusura di “Parliamone in famiglia”: il pubblico.
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Antonella dice:
La vostra è un'antipatia a priori,anche se conducesse in maniera impeccabile il Festival di Sanremo o qualsivoglia programma,continuereste ad avere i vostri pregiudizi, è inutile.....
simonevarese dice:
@ antonella 20: non so a quale Accademia della Crusca tu ti riferisca, forse a una di tua invenzione, visto che sul loro sito dicono che nonostante sia molto in uso scrivere "qual'è", la giusta regola grammaticale dice che si scrive "qual è". http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3779&ctg_id=44 Riguardo a Lorena Bianchetti, concordo sul fatto che alcuni commenti sono esagerati e offensivi, ma non puoi prendertela se alla gente non piace! Se la seguono in quattro gatti un motivo ci sarà! Io personalmente trovo abbia una voce fastidiosissima (e per una che lavora principalmente con la voce non è una bella cosa), senza personalità, la trovo insipida. Senza contare che un giorno sì e uno no ci propina suore, preti, Chiesa e fede. Argomenti di certo non accattivanti, specie per chi come me (e credo siamo in tanti) pensa che la Chiesa sia solo ipocrisia. Non puoi imporre argomenti del genere su una generalista tutti i giorni! Non lamentarti se poi non ti guarda nessuno e ti chiudono il programma!
Andrea80 dice:
L' unico programma dove la Bianchetti riuscirebbe ad esprimersi molto bene sarebbe qualche contenitore religioso su Sat2000. PUNTO Basta vedere come a Domenica In ha gestito l'episodio della Vanoni, i gesti goffi, le frasi scontate, le fesserie che ha detto, oppure quello del Mago Silvan, dove ha fatto benissimo la cosa che le riesce meglio: Fare la lacchè dei potenti di turno. Ora la festa spero sia finita .... Se piace solo a pochi isolati spettatori il motivo c'e', è inutile......
Antonella dice:
Riccardo,è veramente di pessimo gusto questo atteggiamento,e segno di una visione distorta della realtà piena di pregiudizi e prevaricazione gratuita verso gli altri. Valerio,è vero,già dal titolo la scelta è stata sbagliata. C'erano tanti modi per riportare sù la trasmissione,un gruppo di autori Rai non riesce a inventarsi qualcosa? Se mi ci metto a pensare ci riesco anche io a inventarmi qualcosa! La formula avrebbe dovuto essere più leggera,anche più ironica se vogliamo. I dibattiti un po' monocorde,tranne per lo spazio del Sì e No,dove sembrava si cercasse la contrapposizione facile.. Non hanno fatto un grande lavoro secondo me,hanno fatto un copia incolla dell'Italia sul 2. Ed è un peccato. Penso che anche la scelta di affidare tutto a Lorena sia stata un po' azzardata. Come hai detto tu,ci voleva un conduttore vicino a lei.. Si variava un po'.. Può diventare un po' pesante avere lo stesso approccio di conduzione per due ore e un quarto.. Anche se,sinceramente,a me il modo di condurre di Lorena non dispiace per niente,anzi,ribadisco che la stimo e mi piace,perchè non è svampita e sa il fatto suo. E poi è fine ed elegante. Forse dovrebbe lasciare un po' più spazio al suo carattere brioso,da romana qual è. A volte è un po' "ingessata" nel ruolo della conduttrice. Quando si lascia andare e scherza esce fuori un carattere molto piacevole. Comunque..a quanto pare il dado è tratto. Spero di ritrovarla almeno a Domenica In,secondo me è un programma in cui riusciva molto bene a esprimersi.
matteo quaglia dice:
quale pubblico rosicchia la parodi che sta floppando pure lei??
Valerio dice:
Io stesso ho accolto con favore l'arrivo di Cristina Parodi su La7 perché pur essendo lei religiosa, ha impostato una trasmissione tutt'altro che bigotta dove si affrontano i temi dell'attualità e i problemi delle persone con un approccio più laico. Lorena Bianchetti purtroppo paga la vicinanza a quel mondo perché la politica più clericale in Rai si aspetta sempre di lottizzare i programmi popolari (anche la Vita in diretta è molto conforme) e con gli autori non hai grandi margini di libertà per sceglierti gli ospiti più contrapposti e dicotomici come fanno a La7 ma sì cerca sempre di dare una rappresentazione monolitica ed esclusiva su certe materie care alle gerarchie ecclesiastiche. E così il bacino di telespettatori da cui attingere si riduce. Non so quanto abbia influito la mancanza di Milo Infante sugli ascolti ma l'anno scorso era insopportabile, non faceva che lamentarsi con gli autori in diretta. Certamente era seccato per doversi occupare di cronaca mentre la Bianchetti che non è una giornalista si occupava di temi da prima pagina, ma c'è da ricordare che lui è troppo schierato a destra (considerato vicino alla Lega). Almeno lei dal punto di vista economico-sociale era più spostata al centro (faceva discorsi contro l'evasione fiscale, il carovita, la stretta delle banche), insomma era più egualitarista, vicina ai problemi economici delle persone. Con Infante in quei blocchi la trasmissione sarebbe naufragata già l'anno scorso per cui io non me la sento di bocciarla. Quest'anno, visto che il sodalizio con Milo Infante si era rotto, avrebbero potuto affiancarle un altro conduttore ma rilanciando una formula più accattivante, non questo «parliamone in famiglia» che sapeva di imposizione culturale.
Valerio dice:
Cerchiamo di distinguere per correttezza: che la trasmissione sia naufragata per bassi ascolti non significa che la colpa sia necessariamente della conduttrice. Se Lorena Bianchetti è rimasta quella dell'anno scorso quando guardavo Pomeriggio sul Due, aldilà degli strafalcioni dovuti al tipo di materia che trattava - la stretta attualità politica ed economica - e che facevano sentire a tratti una carenza di preparazione su materie tuttavia ostiche per molti, è assolutamente intelligente e anche se sponsorizzata da ambienti molto conservatori ha avuto modo di dimostrare di saper ascoltare anche chi non la pensa necessariamente come lei e dal punto di vista dell'intrattenimento - gli spazi dedicati all'Isola - la ricordo simpatica e con quella leggerezza ingenua che non me la fa bocciare, per cui mi auguro di rivederla in tv. Il format di quest'anno ha un titolo che a molti (me compreso) è parso ideologico perché sappiamo per certi ambienti il senso ristretto e discriminatorio che riveste il termine «famiglia» (per la religione cattolica è l'unione in matrimonio tra un uomo e una donna a fini di procreazione). La realtà di oggi è molto composita e bisognerebbe rispettare le scelte private di ciascuno non sempre facili o indolori. Tenendo conto dei divieti morali e in molti casi legislativi imposti spesso proprio da quella parte culturale considerata vicina alla Cei (fecondazione eterologa, analisi preimpianto, riconoscimento delle coppie di fatto, adozione per coppie non sposate e/o single, divorzio), quella parola rimanda per molti che non votano il centrodestra ad un senso di esclusione, privazione, ad un senso di divario tra famiglie di serie A ed altre di serie B. Non escludo che il solo titolo di scarso appeal abbia e un po' paternalista («parliamone in famiglia») abbia dissuaso in molti a seguirla. Aggiungiamoci la venuta di Cristina Parodi su La7 che comunque rosicchia telespettatori al pubblico del pomeriggio e la frittata è fatta.
matteo quaglia dice:
e dove la tirano fuori una striscia giornaliera di pechino se il programma e' tutto registrato??
matte dice:
secondo me il palinsesto di rai 2 potrebbe essere: 14.00 Verdetto finale (spostandolo da rai 1 a rai 2 che ora fa un 11 di share e magari sul 2 fa anche un 8%) 15.00 Pechino Express (striscia quotidiana - riassunto) sostituito poi da fine novembre da CUT. 16.15 Sport (dirette gare e tg sport) 18.00 tg2 18.30 telefilm 20.30 tg2 niente da dire oltre..... PERFETTO!!!!!!!!!!
riccardo dice:
Cara Antonella , si ,le persone sanno essere spietate e cattive . Su You Tube i commenti contro Lorena sono veramente inaccettabili . Sinceramente non capisco il perchè di tanto odio..perchè ? Io Lorena la trovo così educata , fine , mai volgare e soprattutto sa parlare