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Rai, Guardia di Finanza nella sede di Roma. «Acquisizione di documenti» sulle spese di Monica Maggioni
di Marco Leardi
25/10/2017 - 16:46

A Viale Mazzini sono partite le sirene. E non ci riferiamo alla fiction di Rai1 ormai prossima al debutto, ma al segnale d’arrivo della Guardia di Finanza. Nella giornata di oggi, 25 ottobre, le Fiamme Gialle hanno raggiunto i piani alti dell’azienda di servizio pubblico per una “acquisizione di documenti“. Gli accertamenti in questione, stando a quanto trapela, riguarderebbero fatti risalenti a quando l’attuale presidente, Monica Maggioni, era direttore di Rainews.
Le indagini che hanno portato all’intervento della Guardia di Finanza sono state avviate dalla Procura di Roma per l’ipotesi di peculato ed abuso d’ufficio in seguito ad alcune sollecitazioni dell’Anac e alla denuncia presentata dal presidente dell’associazione ‘Rai bene comune’, Riccardo Laganà. Anche la deputata del Movimento 5 Stelle Mirella Liuzzi aveva presentato una interpellanza parlamentare.
Nell’esposto si contestano alla Maggioni presunti illeciti che sarebbero stati compiuti dal 2013 al 2015. Il riferimento sarebbe sia ai viaggi effettuati – secondo le accuse a spese della Rai – dall’attuale Presidente per presentare il suo libro, sia ad affidamenti senza gara d’appalto di servizi per le piattaforme dei nuovi media da parte di Rainews.
“L’accertamento della Guardia di Finanza è un atto dovuto rispetto, a quanto risulta, a una denuncia contro ignoti che riguarda episodi fin qui strumentalizzati e sui quali nessuno ha mai celato nulla”
hanno spiegato all’Ansa fonti qualificate di Viale Mazzini, aggiungendo che:
“La Rai sta dando, come sempre, massima collaborazione alle autorità e sta fornendo tutta la documentazione richiesta. Si tratta – in sostanza – di una prevedibile conclusione di una vicenda che è già stata esaminata dall’Anac che ha avuto in passato dalla Rai tutti gli incartamenti necessari per una completa valutazione“.
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Sabato dice:
Mauro, di cosa si dovrebbe vergognare? Delle verifiche in corso che la riguardano? Se emergessero illeciti, allora sì che avrebbe senso la tua affermazione, ma, fino a quel momento, la Maggioni non merita di essere gettata nel calderone dei "furbetti". Tu chiamalo, se vuoi, garantismo... ma anche rispetto e lucidità! Personalmente, sostengo tutte le verifiche che mirano ad accertare la correttezza delle procedure e delle persone, quindi ben vengano queste indagini.
Mauro dice:
Sicuramente la vicenda, purtroppo, finirà in pane e acqua... E comunque sta gentaglia veramente non si vergogna di niente! e io invece dico: VERGOGNA!!!