Ora in tendenza
RAI, CAMPO DALL’ORTO: VIA LA CRONACA NERA DA DOMENICA IN. ADDIO ANCHE ALL’EMOTAINMENT E A TI LASCIO UNA CANZONE
di Giovanni Rossi
06/03/2016 - 14:25

Per Antonio Campo Dall’Orto la carica di direttore generale Rai è ufficialmente iniziata lo scorso agosto, ma soltanto da poco hanno iniziato a sentirsene gli effetti. Lo testimonia, ad esempio, la scelta dei nuovi direttori di rete, avvenuta qualche settimana fa: “Ad agosto dissi che volevo capire il progetto per poi scegliere le persone cui affidarlo, ed è quello che ho fatto”. Sono queste soltanto alcune delle parole di Dall’Orto, protagonista oggi di una intervista sulle pagine del quotidiano La Repubblica, nella quale svela dettagli e anticipazioni sul suo piano di rinnovamento di mamma Rai.
Innanzitutto insiste sul concetto di “servizio pubblico”, che parte dai contenuti:
“Da domenica prossima non ci sarà più la cronaca nera dentro Domenica in. È una scelta che ho concordato con Andrea Fabiano e che pagheremo in termini di ascolti, ma è questo che intendo quando dico servizio pubblico. […] Servizio pubblico è coprodurre Fuocoammare, il documentario di Gianfranco Rosi sui migranti e Lampedusa Orso d’oro a Berlino. Stiamo comprando i diritti della pay tv in modo da poterlo trasmettere in autunno su Rai3 in una serata a tema”.
Quella della cronaca nera all’interno di Domenica In (oggi intanto ci sarà un’intervista alla criminologa Roberta Bruzzone, ndDM) non sembra però essere l’unica rinuncia:
“Non rivedrete più su Rai1 programmi di “emotainment”, come lo chiamiamo in gergo. Non ci saranno Il dono, Così vicini così lontani (il programma si chiama Così Lontani, Così Vicini, ndDM) o, su un altro fronte, Ti lascio una canzone“.
A proposito invece della crisi dei talk show, dice di averli voluti rendere più comprensibili dando loro una interlocuzione più pulita e meno rissosa, anche se ci sono esempi che hanno funzionato meglio. Fazio, ad esempio, che “ha rinnovato il suo sabato con una chiave leggera, divertente. Dobbiamo trovare formule nuove anche per gli altri”.
Parla anche di denaro e della spinosa questione dei compensi in Rai:
“Abbiamo deciso di ridurre i compensi delle posizioni apicali per cui le persone che sono entrate recentemente guadagnano tutte meno dei loro predecessori. E laddove possibile, cosa mai accaduta prima, abbiamo introdotto i contratti a tempo determinato per tre anni”.
E, a proposito del canone, zittisce la diatriba:
“È stato abbassato da 113 a 100 euro. In un Paese che lotta da anni contro l’evasione le polemiche di oggi sono incomprensibili. La casa degli italiani 8 euro al mese li vale tutti“.
Tra le prossime sfide, c’è comunque la volontà di attirare un pubblico più giovane. Obiettivo da raggiungere attraverso Rai4, ma anche con il potenziamento dell’uso della rete: ad esempio con The Voice, che “deve avere l’ambizione di esondare rispetto alla tv. In questo mi ha rinfrancato Sanremo: 2 milioni e 700mila tweet. Carlo Conti l’ha fatto benissimo e lo ha fatto crescere soprattutto tra i giovani”.
Articoli che ti possono interessare
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
ellis dice:
solo x aver eliminato tutto cio' gia' mi sta simpatico...soprattutto x i bimbi canterini...o fenomeni da baraccone che hanno stufato non poco...chi si sente depredato da cronaca nera e piagnistei dont worry...mariacarmela c'e'!
luc10 dice:
Finalmente una scelta coraggiosa quella di togliere la cronaca nera la domenica..
Angelo-90 dice:
La rai non ha piu' show oltre a Ballando , che le prende da ogni , e a Tale e Quale che ha subito un calo nell'ultima (orrenda) edizione. Quindi voglio proprio vedere cosa manderanno in onda dalla prossima stagione. Ci sara' da ridere , manderanno Montalbano e Don Matteo tutte le sere AHAHAHAH
marco dice:
e su rai3 vengono tolti report e ballarò...perché????
Jake Brown dice:
The Voice su rai 1 potrebbe funzionare con le seguenti giurie Carrà -Zero-Mengoni-Arisa Zero-Oxa-Mengoni-Arisa Zero-Pausini-Mengoni-Arisa Alternative Bosè -Morandi-Cocciante o Ferro-Giorgia-Jovanotti
Guasty_95 dice:
Solo per aver tolto la cronaca nera la domenica pomeriggio (giornata notoriamente di relax) e per aver chiuso quella boiata di Ti Lascio una Canzone, Dell'Orto merita grandissimo rispetto. Se vuole eventizzare The Voice però deve portarlo su Rai 1: all'estero viene trasmesso dai primi canali nazionali (come BBC One o TF1), così che in Italia ogni emittente abbia un talent show canoro sulla propria rete ammiraglia (parallelamente ad Amici su Canale 5 e X Factor su Sky Uno). Il passaggio del programma su Rai 1 non è impossibile, sarebbe un ottimo motivo per svecchiare la rete, inoltre con una figura come Raffaella Carrà presente in giuria il talent potrebbe attirare anche pubblico più maturo, e di conseguenza aumentare i magri ascolti su Rai 2.
F1992 dice:
Finalmente! Basta piagnistei, bambini canterini e cronaca trattata come se stessimo vedendo telenovelas. Speriamo che riescano a eliminarla anche da I fatti vostri e da La Vita in diretta. Dall'Orto; liberaci anche da tutti questi talk, non se ne può più di Virus e Ballarò.
ba_lordo dice:
Condivido tutto Sig. Campo dall'Orto, la "Sua" azienda (che, si badi bene, io non considero "la mia casa") offre un pessimo prodotto e lei da bravo imprenditore si muove per porre rimedi. Tuttavia, Lei sarà d'accordo con me, un servizio si offre ma non si impone... ancor più se brutto o mal realizzato. Perchè pagare per un qualcosa di mal costruito? Di solito, se accade, si è mossi dalla volontà del risparmio: si acquista un prodotto di fattura non eccelsa perchè non ci si può permettere il top. E ci si adatta. Ma qui è diverso. Qui non si offre; qui c'è qualcuno che impone. E se ciò che viene imposto è costituito da un'offerta poverissima, di bassa fattura, destinata ad un target di bocca molto buona e di pretese molto basse, beh... difficilmente si troverà consenso. Perchè, Sig. Campo dall'Orto non mi è permesso scegliere come con Sky? Sky è democratica: se la voglio vedere mi chiede un obolo. Anche Netflix è democratica, mi offre un menù di contenuti e se mi piacciono pago per vederli. Toh... anche Premium è un esempio di democrazia! Chi lo avrebbe detto! La Sua Azienda (che non è "casa mia") no. La Rai costituisce un arcaico esempio di dittatura mediatica: offre contenuti sui quali mai (e dico MAI) avrei interesse di soffermarmi, che tuttavia devo pagare. E, ribadisco, sarà forse "casa sua", ma non la mia. E se potessi decidere, non ci verrei neanche ospite in quella casa.
Marco18 dice:
Ma come si fa a togliere così lontani così vicini che è una bellissima trasmissione e soprattutto Ti lascio una canzone che ha lanciato nella musica mondiale tanti talenti? Rivoglio Giancarlo Leone...
Gaetano dice:
Pur condividendo su queste scelte, per alcuni punti: ci sarebbe molto da dire... la materia è vasta.... Da dove parto? 'Il Dono' o 'Così lontani così vicini' non sono dannosi per la tv: il punto è che non facevano il botto negli ascolti. Ok per l'abbandono della cronaca nera la domenica pomeriggio, anche perchè la stagione televisiva è ormai conclusa. Anche in Rai bisogna pensare però agli ascolti, nonostante tutto....