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OMICIDIO SCAZZI A PORTA A PORTA, BRUNO VESPA RISPETTA LA CRONACA CON IL PLASTICO DELLA CASA DI ZIO MICHELE

di Marco Leardi

20/10/2010 - 02:22

OMICIDIO SCAZZI A PORTA A PORTA, BRUNO VESPA RISPETTA LA CRONACA CON IL PLASTICO DELLA CASA DI ZIO MICHELE

Porta a Porta, Plastico Abitazione di Michele Misseri 3

Bruno Vespa è tornato a ronzare sull’omicidio di Sarah Scazzi come solo lui sa fare. Quando il mistero si infittisce e le indagini si aprono a nuovi scenari, il giornalista col pungiglione non esita un attimo: indossa i panni dello Sherlock Holmes mediatico, si sfrega le mani e via a capofitto nella cronaca nera. E se il celebre investigatore inglese si accompagnava al fido Watson per risolvere i casi più intricati, il conduttore Rai si affida invece alla carismatica prensenza di un plastico del luogo del delitto. Anche ieri sera l’invidiatissimo modellino non poteva mancare, era già là al centro dello studio. Una minuziosa riproduzione della casa di zio Michele Misseri (assassino reo confesso di Sarah) dotata di tutti i particolari, dall’inquietante garage degli orrori alle piante del giardinetto. Sherlock Vespa non lascia nulla al caso.

Il giornalista si è avventato più volte su di essa, l’ha scrutata e analizzata, ha mostrato ai telespettatori il tragitto che la povera Sarah avrebbe percorso prima di finire tra le mani di chi l’ha uccisa. “Ecco, questo è il garage dello zio Michele e questa è la sua automobile” spiega Vespa con l’indice puntato, e in un attimo passa dal modellino alla realtà collegandosi con l’inviata ad Avetrana. A questo punto si cerca di ricostruire la tristissima vicenda a partire dai documenti degli investigatori, dalle testimonianze dei protagonisti e dalle incongruenze dei loro racconti. Vespa coinvolge gli avvocati, li mette a confronto, sente il parere dello psicologo Paolo Crepet e della criminologa Roberta Bruzzone che invita a rileggere le verità sinora emerse: potrebbero esserci colpi di scena di un certo rilievo.

Per questo Porta a Porta si sofferma proprio sul profilo di Michele Misseri, della figlia Sabrina, ma anche di Cosima, figura sinora rimasta in secondo piano. Nasconde qualcosa la moglie di zio Michè? A riguardo ci sono ipotesi e indiscrezioni che Vespa elenca e sottopone al beneficio del dubbio; solo le indagini potranno dirci di più. Il giornalista trasmette anche  parte di un’intervista alla mamma di Sarah. “Vorrei una pena certa per chi ha commesso questo orrendo omicidio” dice Concetta Serrano e aggiunge con un filo di voce: “Qualcuno sa cosa è successo davvero. Se vogliono la verità potrà uscire“.

Così Porta a Porta è entrata nuovamente nel cuore del caso Scazzi, ma l’ha fatto in modo diverso rispetto ai tanti programmi di approfondimento che negli ultimi giorni hanno violentato una vicenda già di per sè tremenda. Ieri sera non abbiamo assistito al solito giornalismo da obitorio ma anzi Vespa ha tentato un approccio diverso. Il programma non ha fatto cioè leva sulle reazioni di pancia (come troppo spesso è accaduto) o sul confronto inutile tra innocentisti e colpevolisti, ma è partito dalla realtà fattuale, dalla cronaca.

Il modo più corretto per trattare una brutta storia che, pare di capire, è ancora lontana dal potersi considerare risolta. E’ sulla scia di questo metodo che ora dovrebbero inserirsi anche altri programmi, lasciando da parte la curiosità morbosa e i commenti buttati lì per far spettacolo sul dolore. Il voyeurismo dei teleguardoni e le parole di certi giornalisti fanno molto più male del plastico di Sherlock Vespa.

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18 commenti su "OMICIDIO SCAZZI A PORTA A PORTA, BRUNO VESPA RISPETTA LA CRONACA CON IL PLASTICO DELLA CASA DI ZIO MICHELE"

  1. avv galoppa lei mi piace tanto come avv e come uomo...susy

  2. Tutti voi che scrivete naturalmente ha seguito questo orrido caso, pero' ognuno di noi ora dopo tante interviste ecc. ci siamo concentrati su Michele che x me è un povero disgraziato si ora lo dico, prima ero schifato ....mha ora lo sono di piu su tutta la famiglia

  3. C'è una cosa peggiora di questo plastico. Una cosa che mi ha fatto veramente girare le palle: in un servizio di Studio Aperto un signore è andato a fare un viaggetto ad Avetrana (coem se fosse una gita della domenica pomeriggio) e (udite udite) ha fotografato il portone del garage e la casa dove è stata assassinata la povera Sara. Questo personaggio qui mi sa che è lo stesso che ha fotografato la villetta di Cogne e il condominio di Erba.

  4. Bravo Davide, hai colto nel segno. infatti non ci dovrebbe essere questo tipo di talk, almeno a che non ci sia una sentenza su cui discutere.

  5. Cronaca e informazione non si fanno con davanti una casetta in miniatura con le palme nel giardino. Il problema è che non ci si indigna di fronte a queste cose, ma pensiamo siano giuste e normali. I processi si fanno nei tribunali, non in televisione.

    1. @ LucaL: perche', un plastico gia' di per se' indica che si deve fare un processo? Perche' gli ospiti di un talk cosa fanno.

  6. E' arrivato anche il plastico, marchio di fabbrica delle trasmissioni di Vespa che trattano i casi di cronaca, questo significa che ci saranno molte puntate. Non ho parole. Concordo con chi dice che il caso di Sara Scazzi serve a distrarre gli italiani dai problemi veri del paese, ma la colpa è nostra.

  7. Annuccia...matrix e porta a porta potrebbero anche essere stati trasmessi entrambi in diretta. Infatti avevano ospiti diversi. Il tenente Manzi, presente in studio a Matrix, è apparso da Vespa solo in un'intervista registrata precedentemente. Inoltre da Vespa c'era l'avvocato degli Scazzi Biscotti mentre da Vinci l'altro avvocato di famiglia.