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MICHELE SANTORO SFIDA L’OPPOSIZIONE: SE E’ CAPACE, CHIEDA A GARIMBERTI DI RIPORTAMI IN RAI
di Marco Leardi
18/10/2011 - 18:05

Michele Santoro se la fa nelle braghe. La notizia che la raccolta fondi per il suo nuovo programma sta andando a gonfie vele lo ha mandato in deliquio. E adesso chi lo ferma più? A due settimane dall’avvio della trasmissione Comizi d’amore – in onda dal 3 novembre su Sky, tv locali e web – il giornalista è tornato alla carica con un’intervista a Vanity Fair in edicola domani. Forte di un consenso popolare che neanche Mahatma Gandhi, il teletribuno ha esaltato l’esordio promettente del suo progetto televisivo, riservando una stoccata ai ‘rammolliti’ compagni della sinistra.
“Mi sembra straordinario che già 50mila persone – ma vedrà che andiamo verso le 100mila – dopo aver pagato il canone Rai spendano 10 euro per vedere me. Che cosa fa Bersani, come si sintonizza con queste persone? E che cosa potrebbe accadere se si telefonassero con Di Pietro, Vendola, Casini, Fini, se andassero dal presidente della Rai Garimberti e gli chiedessero di mettermi in onda?“ ha dichiarato il conduttore.
Così, il diabolico Santoro ha usato i suoi numerosi fan come una clava per bastonare una presunta inadempienza dei leader d’opposizione. Vendola, Casini, Fini e Di Pietro, infatti, dovrebbero mobilitarsi e convincere il Presidente della Rai a riportarlo in onda. Come se, coi tempi che corrono, non avessero di meglio a cui pensare. Ma questo – ha proseguito Santoro- non succederà:
“Non è alla loro portata, non sono capaci di fare queste cose normali. Questi sono soli, e lontanissimi dalla vitalità, dall’effervescenza dei giovani che tornano in strada, che protestano davanti alle banche, per esempio. Non credo che Bersani abbia alcun contatto con queste realtà. Ognuno di loro va per la sua strada e si considera autosufficiente. La verità è sotto gli occhi: i politici non li vuole sentire nessuno”
Cavalcando questa convinzione, l’ex giornalista Rai ha poi criticato i vertici dell’azienda di Viale Mazzini, i quali non sarebbero altro che dei “signorsì“.
“Sarebbe divertente vedere che cosa succederebbe se tutti i produttori di format andassero alle Bahamas per un po’ e la televisione la facessero gli attuali dirigenti Rai: andrebbe in onda il segnale orario, forse solo il monoscopio. Sono incapaci, per questo ricorrono agli esterni: la Tv che si fa assomiglia ai dirigenti che ci sono” ha dichiarato Santoro.
Il Comiziante d’amore ha inoltre affermato che il peggior Direttore Generale della Rai sarà “il prossimo“. Come dire: non c’è limite al degrado. Mauro Masi – ha aggiunto – “ha avuto tratti di comicità involontaria”, mentre Lorenza Lei “un po’ di azienda ne sa, conosce la Rai e gli artisti. Starebbe a lei decidere, ma mi pare che non vada nella direzione di invertire la tendenza“.
Gira e rigira, il pensiero del buon Michele torna sempre alla tanto vituperata Rai. Non è che, sotto sotto, Viale Mazzini era l’unico posto in cui si sentiva davvero reazionario e (ap)pagato?
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giovanna dice:
Marco Leardi non sai cosa significa dare tutto quello che hai in termini di risorse, idee, lealtà verso un'azienda alla quale hai dato tanto, ma siccome non sei digerito dal capo alla fine ti tocca gettare la spugna.. e nonostante tutto sei sempre parte di quell'azienda anche se non ti hanno mai voluto... la mia esperienza lavorativa è simile a quella di MS seppur coi dovuti distinguo, ma ti assicuro che quando ami un'azienda che non ti vuole ti ostini a volerci rientrare perchè sai che il tuo lavoro può fare la differenza.. perchè per S non è così? Tu pensi che voglia intascre i nostri soldi? Prenderci in giro? allora fai un esposto perchè se hai le prove che ciò si vero allora sarebbe un fatto gravissimo.Ma se così non è, lascia stare e guardati il programma.
Marco Leardi dice:
@PeregoLibri. Michele Santoro e la Rai - cito - "hanno convenuto di risolvere il rapporto di lavoro, riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione". Inoltre "hanno inteso definire transattivamente il complesso contenzioso altrimenti demandato alla sede giudiziaria...". Come dimostra la nota di viale Mazzini, Santoro non è stato cacciato dalla Rai ma ha spontaneamente accettato i termini di risoluzione del suo contratto. Questo è un dato di fatto. Sul resto possiamo discutere.
PeregoLibri dice:
@Marco Leardi: Io trovo che, ancora una volta, abbia ragione in tutto e per tutto. È chiaro che lui vuole lavorare in Rai, non l'ha mai negato, altrimenti non sarebbe arrivato al punto di dire di essere disposto a restare in azienda per un solo euro a puntata, proposta rifiutata. Quindi non penso proprio che sia stato lui a decidere volontariamente di andarsene. Al di là di ciò, volete forse dire che non ha ragione quando sostiene che in Rai ci sono degli incompetenti, messi lì solo per affossare l'azienda? Secondo voi, se davvero ci fossero state persone che tengono al bene dell'azienda, avrebbero fatto fuori in quel modo tutti i personaggi e i programmi di punta dell'azienda, considerando la crisi economica che c'è in Rai, e rinunciando a tutti quegli introiti pubblicitari? Volete ancora far finta che non esista alcun conflitto d'interesse in Italia? Volete ancora illudervi che il premier non stia facendo di tutto per zittire tutti, Rete compresa, tanto che la legge bavaglio è stata definita una "legge idiota" persino da Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia? No perché se ancora non riuscite a vedere certe cose, siamo veramente messi male. E Santoro non fa altro che farle notare e denunciarle, queste cose, e un conto è poterlo fare su Rai 2, rete del servizio pubblico che ormai stanno riducendo a un'aziendina al soldo di chi controlla tre quarti d'Italia, che ha però un bacino potenziale di sessanta milioni di italiani, e un conto è farlo da Telecapri, canale che io non ho mai sentito nominare fino a prima di qualche giorno fa, con tutto il rispetto che posso avere per quella rete.
ales79 dice:
e poi??? chiederà al papa di diventare cardinale???? una sola parola: ridicolo!!!!!
Giuseppe dice:
Quel commento fatto da Davide Maggio ("Penso che se la possa giocare con Berlusconi per il primato nella comunicazione") sintetizza molto bene la posta in gioco. Con l'assenza di una concreta democrazia partecipativa (e partecipata) e con la pervasività anche tecnologica dei media, quello è l'ambito dove si combatte e per cui si combatte. Santoro fa il tribunus plebis con l'intenzione di essere seguito (dalle opposizioni) come Tribunus militum consulari potestate. Ed è lì che nasce la mia poca simpatia per il personaggio ma anche l'interesse per il contributo che potrebbe dare per cambiare aria. So che non è bello dire così ma mi sembra più onesto.
Marco Leardi dice:
Che il nuovo cavallo di battaglia fosse quello del Servizio pubblico lo avevamo capito (non a caso l'associazione per raccogliere le offerte porta proprio quel nome). Però, Giuseppe, sai bene che le uscite di Santoro non sono mai a caso. E l'aver chiamato in causa i leader dell'opposizione in riferimento alla Rai credo non vada sottovalutato.
Giuseppe dice:
Mi sembra che Santoro il suo progetto lo stia portando seriamente a compimento, tant'è che il 3 novembre dovrebbe essere trasmessa la prima puntata di Comizi d'Amore. E non è questione di palle ma di capacità di fare qualcosa che nel panorama televisivo italiano non ha antecedenti. Si potrebbe quindi facilmente dire visto che ci sei fai l'editore tu stesso, rischia in proprio e non cercare, nel caso ti vada male, riparo nel porto della Rai. Mi sembra una visione riduttiva. Il riferimento continuo alla Rai non riguarda tanto la sua parabola professionale quanto quella del servizio pubblico. Ed è una presa di posizione di cui tutti, penso, comprendiamo il significato. Ed è forse lì che nascono sensazione di fastidio, ironie e divergenze valutative. Un certo modo di intendere il servizio pubblico ha sempre come correlato una precisa presa di posizione politica che Santoro ha il coraggio di palesare frontalmente. E' un atteggiamente sicuramente idiosincratico rispetto a chi si attende da un giornalista televisivo solo una testimonianza professionale neutrale e in alcuni casi è auspicabile che sia così. A me, in tutta onestà e senza ipocrisia, va bene che Santoro punti a qualcosa di più. Sperabilmente nei limiti del servizio pubblico televisivo, naturalmente.
lucio voreno dice:
"Io sono il tuo dio, non avrai altri Santoro all'infuori di me". Ormai si crede l'altissimo, mi sembra pronto a sostituire B. come premier, eeehh.
Marco Leardi dice:
@sara leone. Veramente nessuno ha obbligato Santoro; è lui che ha scelto di risolvere il contratto con la Rai e di lanciarsi in un nuovo progetto. Se davvero "ha le palle" lo dimostri, vada avanti e non strizzi l'occhio alla Rai ogni volta che ne ha l'occasione. Perché le sue ultime dichiarazioni suonano davvero come una presa in giro.
WHITE-difensore-di-vieniviaconme dice:
al di là di tutto, lo scorso anno c'era santoro. adesso non c'è nemmeno star academy. diamoci una risposta.