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LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (17-22/10/2016). PROMOSSO UN POSTO AL SOLE, BOCCIATI GOGGLEBOX E COSTANTINO DELLA GHERARDESCA
di Mattia Buonocore
26/10/2016 - 15:21

Promossi
9 ai vent’anni di Un Posto al Sole. Iniziata quasi come una scommessa nel 1996, la soap tutta italiana ha raggiunto meritatamente l’ambito compleanno. Ascolti che tengono, malgrado una fascia oraria difficile e gli anni che passano, e la soddisfazione di essere arrivata laddove le più blasonate produzioni della concorrenza – che a differenza di Upas non hanno mai avuto un marcato taglio sociale – hanno fallito. Peccato che Rai e anche la stessa Fremantle abbiano spesso sottovalutato o trascurato la serie made in Naples.
8 a The Affair. L’appuntamento del mercoledì di Sky Atlantic ha un inedito modo di raccontare le vicende, narrate da una doppia prospettiva. Un espediente che affascina ma che, se aggiunge introspezione, toglie fluidità. Siamo scettici sull’annunciata terza stagione: per come è costruita – salvo eclatanti capovolgimenti – la serie avrebbe richiesto una fine al più presto.
7 a Giancarlo Magalli. Alle prese con l’ennesimo “incidente telefonico”, il conduttore non perde il suo umorismo ma invoca la fine del gioco diventato un cult. Tieni duro Giancarlo.
6 a Enrico Papi. Il conduttore è il “giullare” di Tale e Quale Show: le sue imitazioni di personaggi sempre contemporanei fanno sbizzarrire la rete. Tiepida consolazione, comunque, per l’ex padrone dell’access prime time di Italia1.
Bocciati
5 al debutto di Gogglebox. Un bellissimo progetto declinato in maniera inefficace. I protagonisti non risultano spontanei e la scelta dei programmi da commentare non è sempre felice (perchè ad esempio parlare della replica di Amore Criminale su Rai Premium con tutto quello che offrono i palinsesti nostrani?).
4 a Fan Caraoke, fermo ai box. La messa in onda dell’appuntamento che doveva dare una svecchiata al pubblico di Rai1 è durata solo una settimana per lo slittamento di un’ora di Braccialetti Rossi. Ci si chiede ancora perchè un programma simile a una rubrica (Carpool Karaoke) di terza serata di un late show americano – con ospiti e conduttore dalla caratura ben diversa rispetto a quelli a stelle e strisce – avrebbe dovuto “reggere” una seconda serata (quasi prima) di una tradizionale rete ammiraglia. Ad ogni modo, la parte più critica dell’operazione è il fatto che Rai1, rete del servizio pubblico, si sia prestata ad acquistare un format italiano di Nonpanic che ne ricalcava in aspetti fondamentali un altro internazionale.
3 a Flavio Insinna. Se non ci fossero illustri precedenti (una consegna mai trasmessa, ma da noi pubblicata in esclusiva) diremmo che il bravo conduttore romano meriterebbe un bel tapiro. Un matrimonio saltato, l’ennesimo prime time che floppa e l’inaspettata crisi di Affari Tuoi che da marzo dovrebbe esser sostituito da un nuovo access.
2 a Costantino della Gherardesca. Mentre Pechino Express cala costantemente negli ascolti (per trovare un dato così basso come quello di lunedì scorso bisogna risalire alla seconda edizione), il conduttore non risparmia frecciatine al competitor Grande Fratello Vip e a certi blogger che probabilmente scontano la colpa di non celebrarlo e twittarlo come farebbe quella che, a La Stampa, definisce la “critica seria”. Peccato che la sua popolarità sia principalmente quella che gli ha regalato il web.
1 alla promessa già tradita di Andrea Fabiano sull’inizio delle prime serate. Quando, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti, il direttore di Rai1 annunciò la grossa novità eravamo convinti del fatto che, col tempo, si sarebbe tornati alle vecchie e insane abitudini. Ci sorprende, tuttavia, che il dietrofront sia arrivato così presto. Peraltro non siamo neanche “integralisti” nel sostenere che la prima serata debba iniziare alle 21:10 quanto piuttosto riteniamo importante che l’orario di inizio comunicato coincida con quello effettivo.
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xxxxx dice:
Kikka: secondo me dovrebbero puntare maggiormente su personaggi non famosi a Pechino Express (visto l'esperimento riuscito degli Estranei). Inoltre, per quanto riguarda gli aspetti tecnici e la gestione delle location, dovrebbero ristudiarsi l'edizione dell'anno scorso.
Kikka dice:
-Concordo con i commenti: Costa un tempo eri simpatico ma ormai sei un rosicone saccente! Non si può sparare sull'avversario se poi tu te la giochi ormai sullo stesso terreno praticamente, non é che sei un novello Angela...avere ogni tanto l'umiltà di fare un passo indietro aiuterebbe: che gli serva da lezione la fine fatta da Monte Bianco (di cui ahimé rimangono solo i GIF di un'Arisa fifona!). @Gianni hai ragione, chissà magari sarà pure un problema economico per le location? Io non l'ho sempre seguito con assiduità però l'anno scorso lo avevo gradito molto; questa volta qualcosa non ha funzionato (non mi ha preso nessun concorrente), e naturalmente si aggiunge quel pò di stanchezza per la formula che se non ravvivata pare una specie di eterna rincorsa al passaggio, con un frenetico montaggio da videoclip. Last not least la non-diretta rimane il suo tallone d'Achille, perché sa di "montato ad arte": se vogliono sopravvivere dovrebbero girarlo diversamente, altrimenti perderanno l'immediatezza e lo scambio continuo che i giovani fan del competitor GF hanno sui social (questo é precisamente quello che mi é capitato di leggere da un ragazzo su twitter, che aveva tradito PE proprio per questo...meditate autori, meditate!). -La Rai deve svegliarsi riguardo ai conduttori, non ha naso in materia: é appena uscita un'intervista alla Venier in cui diceva di essere stata appunto mandata via in malo modo, per poi fare la felicità di Mediaset...E' evidente che Insinna ormai dovrebbe tornarsene a fare l'attore (che poi sarebbe pure il suo mestiere), e potrebbero provare la carta "joker" con Papi, che costerà di sicuro meno e sembra anche più genuinamente simpatico come presentatore, meriterebbe un'altra chance (I. pare quello che alle feste vuole fare l'amicone a tutti i costi ma non se lo fila nessuno LOL). -Discorso inizio programmi é su tutte le reti delle generaliste una disperazione, non c'é mai stato rispetto per lo spettatore...