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L’APOTEOSI DEL CATTIVO GUSTO: IL COCCODRILLO “PREVENTIVO” DI PIETRO TARICONE.

di Davide Maggio

29/06/2010 - 13:31

L’APOTEOSI DEL CATTIVO GUSTO: IL COCCODRILLO “PREVENTIVO” DI PIETRO TARICONE.

La terminologia legata alla morte mi provoca da sempre un fastidio quasi epidermico. Funerale, camera ardente, cremazione, tumulazione e cordoglio non appartengono al mio vocabolario. Per non parlare delle condoglianze, parola della quale non ho mai capito il significato e – soprattutto – l’efficacia. Credo di non essere mai stato in grado di pronunciarla e ho sempre preferito affidarmi ad un meno tradizionale “mi spiace tanto”. Professionalmente, invece, mi disturbano i coccodrilli, trasposizione giornalistica dell’ipocrisia dell’ultimo dei detrattori del defunto che, in punto di morte, non solo si trasforma nel primo degli estimatori ma è pronto a tesserne persino le lodi. Soprattutto per quanto riguarda le straordinarie qualità morali della persona che ci ha lasciato.

Per non parlare delle rivoltanti riabilitazioni post mortem che spesso e volentieri accompagnano tanto il coccodrillo di turno quanto le lacrime dell’ultimo dei detrattori redenti di qualche rigo fa. Come se nella tomba ci si possa godere alcunchè. Ne saprà qualcosa quella poverina di Mia Martini.

Ma ieri s’è fatto di più con Pietro Taricone. Si è sperimentato il coccodrillo preventivo. Ieri mattina, già alcune agenzie di stampa parlavano del Taricone che fu, dell’ultimo guerriero, delle gesta del primo Grande Fratello, dandolo per spacciato quando ancora il concorrente reinventatosi attore lottava – sotto i ferri – tra la vita e la morte. E poco importa se la situazione era ben chiara a tutti. Ci vuole rispetto per il dolore. Rispetto che è mancato anche nel pomeriggio quando, nel corso di A Gentile Richiesta, si è continuato a ricordare Pietro come se fosse già passato a miglior vita al cospetto del solito gruppo di opinionisti dalla lacrima facile e dall’onniscenza del nulla.

Che poi mi piacerebbe sapere: A gentile richiesta di chi? Perchè se è vero come è vero che la natura del programma è – sulla carta e nelle intenzioni di chi lo realizza – sostanzialmente differente da Pomeriggio Cinque, è altrettanto vero che l’esperimento miseramente fallito del bislacco debutto preserale non solo ha fatto si che si sia pian piano ritornati alle “origini pomeridiane” ma, “grazie” all’incidente di Pietro – e in nome della risonanza mediatica? -, ha portato alla perfetta coincidenza il programma preserale con quello pomeridiano. Con tutti i limiti che quest’ultimo ha già manifestato nel corso della stagione appena terminata.

Fortunatamente questa mattina il buon senso del Direttore Donelli ha avuto la meglio. E’ notizia dell’ultimora, infatti, la sospensione sine die su La5 della programmazione del “Grande Fratello 1” e la realizzazione di una puntata speciale di Matrix in onda questa sera su Canale5.

Con la speranza che vengano tenuti i lontani i detrattori trasformisti e venga ceduto il posto agli amici veri del Guerriero.

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61 commenti su "L’APOTEOSI DEL CATTIVO GUSTO: IL COCCODRILLO “PREVENTIVO” DI PIETRO TARICONE."

  1. sirgeorgebest83 dice:

    qui non si tratta di fare trash, di strizzarsi le zizze, o altro......ma di sfruttare le disgrazie altrui. queste cose a me fanno ribrezzo, e trovo che più in basso di così la durso non ci va neanche scavando, e che dovrebbe vergognarsi

  2. Seppure sarebbe interessante una tv aulica, e c'è anche quella, pure io parlavo di buon gusto. Il poco buon gusto di un Grande Fratello che non fa altro che mettere in piazza il pianto isterico di giovani che per fortuna non mi rappresentano, perdendo l'ortodossia del suo fondamento, allontanare dalla quotidianità i propri concorrenti, mentre sembra che ormai vadano lì per farli continuamente parlare con i parenti, parlo di programmi che si inventano il villaggio vacanze della terza età al pomeriggio ridicolizzando attempati signori e signore non immuni dal fascino della telecamera. Non è buon gusto fare risse in tv e poi scusarsi subito dopo dicendo non me lo aspettavo avendo invitato Sgarbi o la Santanchè. Non è buon gusto strizzarsi le poppe al pomeriggio o inventare sensazionali scoop mai lanciati o liste di nomi sconosciuti. non è buon gusto fare 100 mila puntata sulla morbosità dei crimini bacchettando plastici di scene del delitto. Anche io seguo l'Isola e lo trovo un ottimo programma televisivo, coerente e sincero, un programma senza pretese di essere altro se non uno svago. Io parlo proprio di buon gusto e gran parte della tv ha il buon gusto del latte andato a male!!!

  3. @ Pier: vedi Pier... io rimango veramente allibito quando leggo alcune considerazioni come le tue. In primo luogo perchè non so da quanto tempo tu ci legga. In secondo luogo, invece, perchè le considerazioni come le tue mi portano a pensare che il fenomeno televisivo, molto spesso, non venga letto come si dovrebbe. Io sono dell'avviso che la quantita' - in tempi come i nostri - sia praticamente fondamentale per la sopravvivenza stessa di un prodotto televisivo ma al tempo stesso ho il sospetto che tu intenda per qualità il "livello culturale" di un programma. Ed invece se di qualita' di deve parlare, beh... anche l'Isola dei Famosi è un programma eccellente dal punto di vista qualitativo. Io, per quanto mi riguarda, sono ben felice di "sponsorizzare" programmi meno aulici e più popolari ma allo stesso tempo ho ben presente un limite: io non parlo di qualità (che, per me, dovrebbe essere sempre e comunque imprescindibile) ma di buon gusto. E' questo il mio parametro.

  4. ascolto io non dico che non si fa giornalismo corretto!! sono cose che stai dicendo tu.. io controllo il tuo blog almeno 3-4 volte al giorno e ciò significa che ho stima e quindi non reputo il tuo giornalismo non corretto... però ho notato questo freddezza che tu stesso dici che c'è...e in parte sono d'accordo con te! infatti la d'urso l'anno scorso era felice dei teleratti e quest'anno non ne ha neanche parlato! forse non mi sono spiegato come si deve!!!!!!

  5. ascolto io non dico che non si fa giornalismo corretto!! sono cose che stai dicendo tu.. io controllo il tuo blog almeno 3-4 volte al giorno e ciò significa che ho stima e quindi non reputo il tuo giornalismo non corretto... però ho notato questo freddezza che tu stesso dici che c'è...e in parte sono d'accordo con te! infatti la d'urso l'anno scorso era felice dei teleratti e quest'anno non ne ha neanche parlato! forse non mi sono spiegato come si deve

  6. Leggo il blog da un po' di tempo e sono contento di questo articolo scritto da colui che organizza questo spazio, perché il ciarpame televisivo da queste parti spesso è stato valutato o rivalutato solamente perché faceva grandi ascolti, denigrando spesso il valore qualitativo della tv, per farne solo un'analisi meramente quantitativa. Parlare delle morti è sempre molto difficile perché bisogna avere molto tatto e si rischia di passare per una trasmissione che cavalca l'onda del lutto pur di strappare qualche punto di share in più. Devo dire che molto spesso il nostro giudizio riguardo la maggiore o minore sensibilità di un conduttore nel parlare di morte dipende anche dal pregiudizio che ciascuno di noi ha sulla trasmissione televisiva in sè. Ieri ho visto lo speciale di Matrix e il dubbio tra un giusto cordoglio e un'esagerata e patetica epopea televisiva mi ha dilaniato per l'intera serata, sicuramente l'inquadratura di alcuni secondi del volto di una Palombelli evidentemente a favor di camera con un viso contrito non è stato un bel esempio di tv, sbandierare il dolore in camera è veramente di cattivo gusto. Non riesco a trovare una parola definitiva, certo c'è da pensare che poi alla fine siano sempre gli stessi a parlare di tutto, anche della morte di un compagno, quindi vediamo riesumare le antiche glorie da gf, mentre nessun attore con i quali Pietro ha lavorato è intervenuto. C'è da sperare che la vicenda possa d'ora in poi riposare in pace nelle coscienze di ciascuno di noi, che le trasmissioni non se ne occupino più seppure la bulimia catodica di lacrime non è stata del tutto sedata nel telespettatore, il perseverare sarebbe diabolico. Infine mi auguro che post così si leggano più spesso sul blog perché criticare la tv per la sua scadente qualità è una necessità per far riflettere sulla pigrizia culturale ed emozionale di una società che ti sfrutta anche da morto senza rispetto alcuno o dignità. La tv per quanto possa intrattenere e divertire, per quanto se ne possa parlare in maniera leggera ancora oggi non dico formi le coscienze, ma almeno abitua a certi modi di pensare e necessita di analisi più puntuali e attente, senza goliardiche militanze di parte!

  7. @ Antonio G.: hai scritto: "finti amici che piangevano (cosa non si fa per andare in tv…no comment)… filmati al rallenty con musica triste… ma che cazzo: lo hanno dato per morto anche se ancora non lo era solo per accaparrarsi ascolti e share…" Concordo pienamente, ma questo l'ha fatto la D'Urso così come tutti i tg che hanno dato la notizia dell'incidente. Perchè questo accanimento contro la D'Urso? Da lei mi aspettavo, sinceramente, questo funerale pre-mortem, considerato il livello dei suoi programmi. E' giusto criticarla, ma lì a farne il capro espiatorio... i tg hanno fatto lo stesso e dai tg ci si aspetta un po' più di prudenza e buon gusto! Questo accanimento mi sembra viziato dai recenti attriti causati dai teleratti, viste le continue frecciatine nel post.

  8. La signora D'Urso ci ha sperato fino all'ultimo di poter dare lei l'annuncio della morte in diretta. Invece niente...poverina. Ritenta, sarai più fortunata

  9. Io condivido quello che ha scritto Davide ed in merito mi ero già espressa ieri. Vergognoso il coccodrillo anticipato e di pessimo gusto anche la commemorazione odierna. Amici fintissimi in lacrime che se fossero stati davvero amici a quell'ora avrebbero dovuto trovarsi a Terni e non in tv, come ha fatto in silenzio Marina LaRosa. Kasia Smutniak ed i parenti avevano chiesto alla stampa un pò di silenzio e di tenersi a distanza ed oggi c'era una telecamera pronta ad accogliere il Feretro che arrivava in Abbruzzo. Stasera Matrix ha fatto un pochetto meglio, ma proprio un pochetto, rovinato alla fine nella chiusura, che doveva essere incisiva e importante, con una superflua intervista a Sara Nile. Sara Nile???? Donelli....io non sono d'accordo su quel "fortunamente" espresso da Davide per la messa in pausa del GF1...in fin dei conti poteva essere un modo come un altro per commemorare e ricordare. Andava invece trovato uno spazio su uno dei 3 canali in chiaro mediaset che stasera proponevano solo repliche e mandarlo lì Ricordati di Me. Io cerco sempre di dare alla D'Urso il beneficio del dubbio, perchè spesso mi sembra incastrata nel meccanismo e costretta dagli autori, ma ogni volta mi delude e vengo smentita. Che motivazioni ci potevano essere ieri per quel Coccodrillo anticipato???? Io non ne trovo nessuna a parte approfittare del momento per prendersi un pò di ascolti che il programma non ha mai avuto. Oggi invece anche troppo spazio è stato dedicato secondo me: è vero che Taricone è un personaggio amato e benvoluto, io sono tra quelli che lo hanno sempre seguito nella sua carriera ed elogiato per i progressi fatti e per il comportamento, ma....Davvero Taricone era un personaggio così importante da avere a sua disposizione tutto questo spazio in un Talk Show??? Una cosa è mandare un film in onda per ricordarlo ed un'altra piangerlo per due ore di trasmissione. Non mi ricordo si sia fatto lo stesso per Buongiorno o per Vianello, ma forse ho la memoria corta. Per cui questo vuol dire solo marciare sugli ascolti a parer mio me. Beninteso: se ci fossero stati ancora altri contenitori su tutti gli altri canali avrebbero fatto uguale. Riguardo alla riflessione di Davide su come ha virato il contenuto del programma, c'è poco da dire: credo che A Gentile Richiesta abbia smesso di essere tale già dopo 2 settimane dalla messa in onda, andando prima a togliere il giochetto cretino e poi dando sempre meno spazio alle "storie comuni della gente comune" e diventando sempre di più Pomeriggio5. Credo sia stato fatto solo per salvare la barca e non affondare del tutto e cancellarlo dal palinsesto. Io non amo e non amavo la D'Urso ed i suoi programmi però mi piacerebbe sapere quanto c'è di suo e quanto viene imposto dagli autori e dai produttori, perchè non posso pensare che una professionista con 30 anni di carriera, che dovrebbe conoscere a menadito la contropartita di tale sovraesposizione e del pessimo gusto in tv, continui imperterrita a ripetere sempre gli stessi errori. Che il pessimo gusto e gli errori siano una cosa che vediamo solo noi di questo Blog????

  10. condivido e quoto totalmente l'articolo di Davide! ieri ho vi sto la puntata e l'ho trovata raccapricciante! nessun rispetto per una persona che stava lottando tra la vita e la morte... finti amici che piangevano (cosa non si fa per andare in tv...no comment)... filmati al rallenty con musica triste... ma che cazzo: lo hanno dato per morto anche se ancora non lo era solo per accaparrarsi ascolti e share... ieri bastava dare la notizia del suo ricovero e condizioni gravi e poi continuare con la trasmissione... invece: uno schifo! Davide hai la mia completa ammirazione e stima per esporti in prima persona e dire cose che in molti pensano ma non scrivono! ciao Antonio