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FESTIVAL DI SANREMO 2015: E’ GIUSTO DIRE NO A PAOLO BONOLIS. A MENO CHE…

di Daniele Pasquini

23/02/2014 - 19:46

FESTIVAL DI SANREMO 2015: E’ GIUSTO DIRE NO A PAOLO BONOLIS. A MENO CHE…

Paolo Bonolis
Paolo Bonolis

Una cosa giusta, il Direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, l’ha detta in conferenza stampa. No agli esterni al prossimo Festival di Sanremo, quello del 2015. Ma soprattutto no a Paolo Bonolis. Non perché Bonolis – che è praticamente Sanremo fatta persona, colui che è riuscito a rivoluzionarlo nel 2005 riportandolo all’apice – sia poco indicato, anzi, ma perché già la prima rete pubblica si è scottata, nel 2009, affidando la kermesse al mattatore di Canale5.

In quell’anno, infatti, Bonolis ne fece una delle sue, tornando al successo grazie a Rai1 per migrare l’autunno successivo su Canale5. Come a sottolineare che lui serviva a Sanremo, dopo la batosta avuta da Baudo nel 2008, come Sanremo serviva a lui, per riavere quella “botta di popolarità” che gli anni di esclusiva al Biscione non gli erano riusciti a dare, tra programmi poco riusciti e qualche salto più lungo della gamba. E’ giusto, dunque, che Sanremo 2015 sia appannaggio di conduttori interni.

A meno che Paolo Bonolis – che ha già espresso la volontà di tornare all’Ariston – non ci ripensi e, chiusa l’esperienza con Avanti un altro, faccia i bagagli per tornarsene dal prossimo anno da Mamma Rai che un posto per lui lo troverebbe certamente. Allora, ma solo in quel caso, con un contratto “quadro” con l’azienda pubblica, le porte di Sanremo sarebbero non aperte ma addirittura spalancate per un suo futuro ritorno.

Anche perché Bonolis è presumibilmente l’unico in grado di rivoluzionare la kermesse, che ne ha veramente bisogno, riuscendo allo stesso tempo a riportare la manifestazione ai fasti di un tempo. Quelli che, sostanzialmente, non si vedono dal lontano 2005.

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35 commenti su "FESTIVAL DI SANREMO 2015: E’ GIUSTO DIRE NO A PAOLO BONOLIS. A MENO CHE…"

  1. Secondo me comunque voi della redazione siete un pò tragici!!! Ok, quest'anno il Festival è andato male ma non c'è bisogno di tornare al 2005 per parlare di successo dato che l'anno scorso a Fazio era andata benone e comunque il suo Festival aveva accontentato tutti, pubblico e critica. Quest'anno non è successo,però con questa storia dei "fasti di un tempo" state esagerando, in fondo il Festival a partire dal 2009 col ritorno di Bonolis ha vissuto un periodo estremamente fortunato. Avete dimenticato anche le edizioni di successo della Clerici e di Morandi? E poi se andiamo a riguardare le edizioni del Festival degli anni 90 pur facendo ascolti che oggi sono da paura ha sempre avuto i suoi alti e i suoi bassi, senza dimenticare che magari a quei tempi se non si superavano i 12 milioni di telespettatori si era pronti a gridare al flop. Quest'anno comunque la Rai se l'è proprio cercata,perché riproporre un Festival "serio" come quello dello scorso anno era un rischio enorme. Ma non solo è stato riproposto lo stesso regolamento e gli stessi conduttori, purtroppo la formula non è stata adeguatamente curata nei dettagli, e questo ha peggiorato le cose. Comunque con la storia della "serietà" la Rai sta rovinando un sacco di programmi, a partire da quel grandissimo flop della Vita in diretta, del quale Leone vanta gli ascolti, (e non c'è proprio niente da vantare) ed è perfettamente inutile che critichi la D'urso, perché alla fine è normale che la gente preferisca lei alla Perego e di Mare che sono un pò pallosetti al confronto. La gente il Festival "di classe" l'ha gradito una volta, però è duro da digerire tutti gli anni. L'anno prossimo ci vorrebbe un conduttore più vivace, le vallette, canzoni più movimentate e non da depressi cronici ma sopratutto ospiti più vitali e non da pubblico di nicchia (salvo solo la Carrà e Crozza). Anche la scenografia era veramente troppo cupa. Bè detto questo io mi auguro che le cose cambino alla Rai, perché se continuano così tra un pò solo i nonni se la guarderanno (e forse neanche loro). Rai 1 quest'anno sta avendo ascolti molto più bassi rispetto allo scorso anno, dove invece trionfava sempre (e non mi vengano a dire che la colpa è della crescita dei canali digitali, perché alla fine questa è una scusa che vale solo in parte).

  2. Conti lo merita. E non è corretto che Leone dica che Fiorello avrebbe la priorità e al contempo che preferirebbe utilizzare le risorse interne e dunque Conti. Conti e la musica sono un binomio vincente, vedasi il concerto dell'ultimo dell'anno. Farebbe un ottimo Festival della canzone italiana.

  3. Conti e Cucciari?

  4. Fatelo presentare ad Arianna Ciampoli

  5. Mi scuso: volevo dire Caterina Guzzanti. Mi sono imbrogliato tra le due sorelle

  6. Dovesse andargli male l'ultimo spettacolo, potrebbe condurre Renzie (visto che è così ambizioso e versatile...).

  7. Bonolis è sempre stato figlio di due madri, facendo la spola tra Rai e Mediaset per spillare quanti più soldi possibile. Morandi, abbiate pietà, proprio no! Mi ricordo che nella sua prima edizione vedevo lui e le due gnocche accanto sul palco imbarazzati (e imbarazzanti) che non sapevano proprio che pesci pigliare! Conti se lo meriterebbe e, come dice viktor, Fiorello potrebbe fare l'ospite fisso.

  8. Se deve farlo Conti per prima cosa non deve farlo da solo nè attorniarsi dei solito noti tipo Cirilli che fa ridere solo i vecchi oppure donne belle e mute. Io opterei che lo accompagnasse Virginia Raffaele, che è il connubio perfetto di bellezza, bravura e simpatia. O altrimenti Victoria Cabello o Sabina Guzzanti. Ma credo sia molto impossibile: la Raffaele perché se non sbaglio l'anno prossimo avrà un contratto con Mediaset per zelig, la Cabello perché lo ha già fatto con scarsi risultati (immeritati per lei), e la Guzzanti perché non è molto nota al grande pubblico.

  9. Per me conti potrebbe riuscirci magari affiancato dall'incontrada e incursioni di panariello e pieraccioni che tanto da conti andrebbero..

  10. Non apprezzando le proposte nella loro individualità per i motivi già citati io proporrei un Sanremo con Conti conduttore formale,Fiorello come spalla comica fissa (con le sue incursioni alla 'edicola' e i suoi monologhi) + Benigni ospite in una serata...sarebbe un festival BOOM,ma chissà quanto costerebbe...