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ENRICO MENTANA: IL MIO VERO STIPENDIO E’ DI 500 MILA EURO LORDI ANNUI PIU’ I PREMI DI RISULTATO

di Cristian Tracà

02/10/2012 - 10:53

ENRICO MENTANA: IL MIO VERO STIPENDIO E’ DI 500 MILA EURO LORDI ANNUI PIU’ I PREMI DI RISULTATO

Enrico Mentana

Enrico Mentana paperone dell’informazione italiana, così come era emerso nei giorni scorsi con i vari rimbalzi per il web di cifre astronomiche? Niente affatto, almeno secondo quanto scrive il direttore del Tg di La 7 a Dagospia, principale molla di quelle indiscrezioni che stavano facendo storcere il naso a investitori e telespettatori.

Era già scoppiata l’indignazione per quella strana equazione in voga in Italia, e da cui è auspicabile che ci si liberi presto, secondo cui si può essere di sinistra solo se non si partecipa a feste con bevande non da hard discount o se non si fa shopping nelle vie più glamour delle città, come se sposare la causa del proletariato significhi necessariamente mantenere il tenore di vita delle classi sociali che si difendono.

Portafogli a destra e cuore da tutt’altra parte, con questo leit motif si stava cominciando a insistere sulla storia che si era alla solita e che è facile pettinare le bambole col pettine degli altri (perdonate la parafrasi del detto decisamente più colorito). Necessaria la smentita del Mitraglietta allora, in prima linea anche nella campagna acquisti che si muove attorno al destino de network che lo ospita:

”Caro Dago, magari guadagnassi quelle cifre! Di sicuro competerei per acquistare La7… Il mio vero stipendio è di 500mila euro annui lordi, più i premi di risultato. Le cifre che hai dato forse si riferiscono al costo dei programmi…”

Un contratto dunque nel miglior spirito delle imprese contemporanee, con una parte variabile profondamente legata ai ricavi che il singolo riesce a procurare grazie alla sua bravura e professionalità all’azienda per cui lavora. Ed è innegabile che con il suo telegiornale l’ex direttore dell’informazione di Canale 5 abbia fatto spiccare un volo non indifferente alla sua fascia oraria, e a cascata con l’indotto di immagine, e non solo.

Niente cifre a nove zeri dunque, secondo questa puntuale precisazione. Al massimo costi di produzione totali per la produzione dei programmi. Così è (se vi pare). Arriverà presto anche la confessione – smentita di Cristina Parodi, inizialmente annoverata tra i paperoni del tubo catodico?

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11 commenti su "ENRICO MENTANA: IL MIO VERO STIPENDIO E’ DI 500 MILA EURO LORDI ANNUI PIU’ I PREMI DI RISULTATO"

  1. Mio Dio...soldi sprecati !!!

  2. MA CHE CE' FREGA DI QUANTI SOLDI PRENDI !!!!!!!!!!!!!!!!! ROBA DA MATTI ................

  3. No, ti prego. Non possiamo tirar fuori la storia dell'operaio perchè poi dobbiamo iniziare a lamentarci dei calciatori, degli attori americani che in un film guadagnano quanto 50000 operai in una vita. Non ha senso perchè quelle sono le cifre di quel mercato. 12 milioni sarebbero stati sicuramente eccessivi per un direttore di Tg. 500 mila più premi è in linea col mercato..

  4. credo sia comunque tantissimo per uno che si professa sempre paladino della giustizia.. se consideriamo che un operaio guadagna 1000 euro , occorre una vita per arrivare alla cifra del direttore, inoltre ha piazzato pure la moglie a fare programmi su la 7.

  5. Certamente con i premi non arriva a 12 milioni di euro l'anno. Arriverà a 1? 1,5? Forse... tenendo presente dove ha preso il Tg come ascolti, gli speciali che fa ecc.

  6. "...Niente cifre a nove zeri dunque, secondo questa puntuale precisazione..." ADDIRITTURA A NOVE ZERI??? E che doveva guadagnare questo, 1.000.000.000 (un miliardo) di euro?

  7. @davide appunto...in un intervista l'anno scorso disse che alla fine coi premi di risultato prendeva quanto a mediaset...credo dunque parecchio

  8. Bisognerebbe a quanto ammontano i premi di risultato

  9. -.-! il costo dell'informazione libera?

  10. Ma secondo D'Agostino non guadagnava 12 milioni di euro l'anno Mentana..? E Fazio e Saviano non avevano preso 9 milioni di euro per tre serate? ( ma anche un bambini avrebbe capito che quelle cifre erano fuori dal mercato ed assurde) Magari si riferivano al costo dei PROGRAMMI e non agli stipendi dei singoli e già si poteva ragionare un po'..