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ELEZIONI 2013, BERLUSCONI DICE NO AL CONFRONTO A SEI IN RAI PREVISTO PER SABATO. BERSANI: “ALLORA VADO A SKY”
di Gianluca Camilleri
29/01/2013 - 16:52

Contrordine! Sembrava tutto pronto per il duello finale annunciato ieri sera da un tweet di Enrico Mentana, ovvero il confronto a 6 tra gli aspiranti Premier, ma il ribaltone delle ultime ore ha scombussolato i piani in quel di Viale Mazzini. La Rai, destinata a ospitare l’evento televisivo, aveva anche già fissato il giorno – questo sabato – ma all’ultimo momento è arrivato il veto definitivo. Uno dei candidati si rifiuta di partecipare, il suo nome è Silvio Berlusconi.
L’ammutinamento del boss del PdL è dovuto a un’eventuale violazione di una norma del regolamento della Commissione di Vigilanza Rai che prevede che sia riservato uno spazio solo a chi sia leader di una coalizione con la conseguenza che Antonio Ingroia, Beppe Grillo e Oscar Giannino non avrebbero diritto a partecipare al confronto. Il problema è che Pierluigi Bersani aveva posto come condizione imprescindibile che venisse garantita la presenza di tutti e 6 i leader. Questa la dichiarazione del segretario del PD che sarebbe disponibile a spostare il confronto su una rete privata, dove non varrebbe il regolamento della Vigilanza Rai:
“Non si può fare? Vado a Sky! Per quale diavolo di motivo non si può fare il confronto a sei? Escludiamo Grillo, escludiamo Ingroia, escludiamo Giannino? Dite alla vigilanza Rai che io, quando c’era da fare le primarie, non l’ho fatto fra i favoriti perché un conto sono i sondaggi e uno sono i voti. Io mi chiamo partito democratico e partecipo solo a cose dove tutti hanno uguali condizioni. Non intendo partecipare a cose dove ci sono condizioni diverse, questo lo lascio fare a Berlusconi”.
La replica del partito di Silvio Berlusconi è affidata a una nota del portavoce Paolo Bonaiuti:
“Il Pd cambia opinione tutti i giorni: prima lascia trapelare di essere disposto ad un confronto televisivo a tre, poi forse a quattro, poi no soltanto a sei e infine, colpo di audacia, perché no? al sei più uno. L’obiettivo è chiaro: sollevare un gran polverone per evitare il confronto tra Berlusconi e Bersani. Agli smemorati di Via del Nazareno ricordiamo che il candidato premier, al quale si attaccano come scusa, non esiste né nel regolamento della Commissione di Vigilanza Rai nè nella legge elettorale”.
L’equilibrio insomma è saltato. Anche Monti sarebbe favorevole al confronto a tre, escludendo così i leader dei movimenti “minori”. In questa situazione ad essere penalizzati sono gli spettatori e la Rai che avrebbe raggiunto un clamoroso successo d’ascolti se davvero il confronto fosse stato possibile.
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Master dice:
Berlusconi non rifiuta il confronto, ma ha sempre detto che lo farà solo con Monti e Bersani.
Nina dice:
amazing: guarda che non è una critica la mia, ha ragione a fare così. Avrebbe tutto di guadagnato in un confronto in cui Giannino attacca Berlusconi sui punti dolenti per il suo elettorato. Tanto per parlare di una cosa. Poi vogliamo discutere di Ingroia che gli farebbe fare un figurone? Con i soli Monti e Berlusconi non ce la farebbe.
amazing1972 dice:
@mistergrr su raiuno ci sarà i migliori anni,quindi niente di interssante comunque :-)
amazing1972 dice:
non ho capito,berlusconni rifiuta il confronto (perchè?) e ora il furbo sarebbe bersani? non ho parole!
Critico Tritatutto dice:
Mister: come al solito pungente :) Un bacione anche a te,Nina ;)
MisterGrr dice:
peccato. Ora la gente avrà più difficoltà a scegliere cosa guardare Sabato..potrebbe esserci qualcosa di interessante su rai1 anche.
Nina dice:
smack Critico! D'altronde basta vedere che fine hanno fatto tutti i precedenti segretari del Piddì, a forza di sparare cavolate hanno perso ogni fascino.
Galaxy dice:
Meglio così tanto dicono tutti le stesse minkiate! Poi a che ora e su che rete avrebbero fatto sto cavolo di confronto? Al posto dei migliori anni contro IGT???? A saperlo....
Critico Tritatutto dice:
Io la penso come Nina,e non perché non voglio che parlino anche Ingroia o Grllo o Giannino,anzi... Però è un fatto che quando l'idea era sul confronto a tre al massimo [i più "potenti": Bersani,Monti,Berlusconi],Pigi si è sempre rifiutato,sapendo ci avrebbe rimesso,soprattutto con il terzo. Ora con sei gli va bene,chissà come mai... E' ovvio che più si è,meno vengono fuori debolezze e contraddizioni.
osservatore dice:
Il confronto è saltato non per colpa di Bersani che si è detto disponibile a farlo anche su Sky ( come ha già fatto in passato peraltro) Il resto sono chiacchiere e ribaltamenti dei fatti