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BIANCA BERLINGUER DENUNCIA: DOSSIERAGGIO ANONIMO PER DIFFAMARMI DAVANTI AI VERTICI RAI
di Marco Leardi
08/05/2011 - 02:56

In Rai gira un dossier “zeppo di accuse maleodoranti“, una velina anonima per delegittimare Bianca Berlinguer. Forse qualcuno sta giocando sporco contro la ‘Zarina’. A lanciare l’allarme rosso è stata la stessa direttrice del Tg3 che in una nota ha denunciato l’esistenza di un documento contenente informazioni false e diffamanti nei suoi confronti. Il carteggio senza autore – sostiene la responsabile del notiziario di Rai3 – è stato “raccattato” da un giornalista del Tg1, che lo ha a sua volta inviato a dirigenti, delegati sindacali e operatori dell’informazione di Viale Mazzini. Il direttore generale della Rai Lorenza Lei è stata immediatamente informata della vicenda.
In un dispaccio dai toni infuocati diffuso nella giornata di ieri, la Berlinguer ha dichiarato che il testo del documento “si qualifica da solo, tanto è zeppo di accuse maleodoranti nei miei confronti costruite su informazioni totalmente false, scambi di persona e attacchi infamanti a me e alla mia direzione”. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato l’anchorman del Tg1 Stefano Campagna a venire in possesso delle carte sulla giornalista di Rai3 e poi a girarle ai vertici aziendali e sindacali della tv pubblica.
Un’ iniziativa ambigua, che però sarebbe stata giustificata dall’intenzione di tutelare l’integrità professionale della redazione del Tg3. Tuttavia – ha rivendicato la Berlinguer nella sua nota – questo è un compito che spetta solo “al comitato di redazione e nessuno può fare le sue veci“. “Mi limito a far notare che mai nella storia di questa azienda nella quale lavoro da più di vent’anni era capitato di assistere ad una tale degenerazione interna del clima tanto più tra chi ha responsabilità di direzione” ha proseguito la giornalista.
Oltre ad aver riferito dell’accaduto al DG Lorenza Lei, la Berlinguer ha anche affidato ai suoi legali il mandato di difendere la sua immagine “in ogni sede giudiziaria opportuna nei confronti della fonte anonima, se individuata, e di chiunque abbia concorso o concorrerà alla circolazione di un simile scritto falso e diffamatorio“. L’episodio sta suscitando accese reazioni tra i corridoi di Viale Mazzini.
C’è già chi ha rispolverato il teorema della “macchina del fango“, parlando di un’estensione del “metodo Boffo“ anche al terreno dell’informazione tv. In verità, prima di sentenziare e azzardare paragoni, bisognerebbe far chiarezza sul contenuto del presunto “dossier Berlinguer”, sulla sua autenticità e la sua misteriosa origine.
Dopo sì, potremo esprimere un giudizio su questa spiacevole pagina di giornalismo televisivo.
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Marco Leardi dice:
Il paragone con Scajola non mi pare molto calzante, ma ci può anche stare.. ricordo @ eugenio e ciaociao che l'ex Ministro, stando alle informazioni della Procura, non è mai stato indagato per la vicenda g8 e di recente il suo nome non compare nemmeno nelle richieste di rinvio a giudizio per gli appalti 'Grandi eventi'. Eppure certa informazione si dimenticò le regole basilari del garantismo... La vicenda Berlinguer deve essere assolutamente chiarita ma trovo insopportabile che, visto che a subirne le conseguenze è una persona vicina alla sinistra, si parli già di macchina del fango, dossieraggi, manganelli mediatici....... Due pesi e due misure, a seconda dell'area di riferimento. siamo alle solite
ciaociao dice:
i soliti metodi neofascisti,prima si usavano i manganelli adesso la macchina del fango dei giornali e televisioni che fanno capo a una persona sola...e questa è democrazia?per me no... p.s. e per tutti quelli che sputano sangue per comprarsi una casetta, è vergognoso che gente come scaloya la paghi 2 lire non si sa come...VERGOGNOSO
alfio dice:
una parola sola: SQUALLORE. arriverà il giorno che i vertici rai saranno ripuliti da questo skifo a cominciare dal tg1...prima o poi la legislatura arriverà alla sua fine naturale per fortuna
borghese annoiato dice:
@ Davide Maggio: infatti cosa? ti sembrano la stessa situazione?
claudia dice:
Xabaras: definisci meglio "si è risolto tutto in una bolla di sapone". Grazie. "C’è già chi ha rispolverato il teorema della “macchina del fango“. In verità, prima di sentenziare e azzardare paragoni, bisognerebbe far chiarezza sul contenuto del presunto “dossier Berlinguer”": verissimo, prima bisogna far chiarezza. Ma "rispolverare" non mi sembra il verbo più adatto... è un'abitudine attualissima!
nicola83 dice:
La mia più piena solidarietà a Bianca Berlinguer per questa situazione assurda in cui si è suo malgrado venuta a trovare.
PB dice:
Cosa c'entra Scajola?!? Il problema di voi destrorsi e' che paragonate sempre le mele con le banane. Fate apposta o cosa???
eugenio dice:
Poi i giornaisti non sono i primi e verificare l' attendibilità delle notizie. OPS al TG1 prima danno le notizie e poi verificano se sn corrette e se nn sn false hanno sempre un giustificazione. In questo caso Campagna può dire che qlc gli ha infilato nella borsetta qst dossier e che andando alla DG gli è scivolato di tasca. Ma agli italiani chi ci tutela dal direttore e da parte della redazione del TG1.
eugenio dice:
Scajola per 2 lire ha un appartamento vista Colosseo. Le prove in quel caso non mancano , se poi c'è stato un reato o meno spetta ai giudici. In questo caso è paradossale che un giornalista ( secondo me per mettersi in luce con la dirigenza Rai) del TG1 raccatti un dossieraggio su un direttore del TG3 per tutelare la redazione del TG3. La cosa è talmente paradossale che mi viene da ridere.
xabaras dice:
Ah, certo... facile tirare sempre fuori le parole "macchina del fango, metodo Boffo" ecc ecc.. e quello che è successo con Scajola invece come si chiama??? no, tanto per sapere.. ma Scajola si è dovuto dimettere da ministro per le paparazzate dei giornali di sinistra e poi si è risolto tutto in una bolla di sapone... e quello che è stato fatto era normale, vero??? e chiaramente nessuno ha pagato per le falsità scritte, vero???
Davide Maggio dice:
Xabaras: infatti.