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A UN PASSO DALLA VERITA’, SPECIALE SERVIZIO PUBBLICO SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA. LUNEDI, SU CIELO

di Marco Leardi

17/03/2012 - 17:31

A UN PASSO DALLA VERITA’, SPECIALE SERVIZIO PUBBLICO SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA. LUNEDI, SU CIELO

Servizio Pubblico, A un passo dalla verità

Michele Santoro torna ad approfondire uno degli argomenti più scottanti e delicati della recente storia d’Italia: la trattativa tra Stato e mafia. Dopo anni di processi, testimonianze, condanne e colpe mai ammesse, oggi si avverte la sensazione di essere A un passo dalla verità, che è il titolo della puntata speciale di Servizio Pubblico in onda lunedì prossimo, 19 marzo, su Cielo.

In prima serata, il programma di Santoro proporrà un nuovo reportage in cui si parlerà di mafia, di stragi e delle domande che attendono ancora delle risposte. Sono infatti tanti gli interrogativi che ruotano attorno alla strage di via d’Amelio, riguardo alla quale gli inquirenti dovranno accertare l’esistenza di una presunta trattativa tra pezzi dello Stato e componenti di Cosa Nostra. All’argomento Michele Santoro aveva già dedicato la puntata di Servizio Pubblico in onda giovedì scorso.

In quell’occasione il giornalista aveva aperto i microfoni anche al figlio del boss Bernardo Provenzano, il quale aveva chiesto una perizia per valutare le condizioni di salute del padre e aveva parlato di “violenza che genera violenza”. Sempre settimana scorsa, Servizio Pubblico aveva trasmesso anche un’intervista a Massimo Ciancimino condotta da Sandro Ruotolo.

Lunedì vedremo uno speciale analogo a quello che Santoro aveva trasmesso lo scorso 5 marzo in merito alla protesta No Tav. L’appuntamento con A un passo dalla verità è per il 19 marzo alle 21 su Cielo (canale 26 del digitale terrestre).

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8 commenti su "A UN PASSO DALLA VERITA’, SPECIALE SERVIZIO PUBBLICO SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA. LUNEDI, SU CIELO"

  1. MA VOGLIAMO APRIRE GLI OCCHI CHE PERSINO IL COMUNICATO STAMPA DELLE BR DI ALDO MORO SARA' VENDUTO ALL' ASTA AD UN PREZZO BASE DI 1500 EURO MA LO VOGLIAMO CAPIRE O NO CHE DOBBIAMO INSORGERE E CHE LA MAFIA SI E' FATTA STATO

  2. Quella fu una pagina televisiva orribile. Però il 10 novembre 2011 c'è stata una condanna per diffamazione nei confronti di chi, a mezzo stampa, aveva addossato alla conduzione di Santoro la responsabilità morale del tragico evento.

  3. lucio voreno dice:

    Magari Santoro ci potrebbe spiegare la vicenda del 1995, quando nella sua trasmissione Tempo reale, si accusò, tramite Leoluca Orlando, un maresciallo dei carabinieri di essere amico dei mafiosi, cosa non vera ma dopo una settimana Lombardo, così si chiamava l'uomo dell'arma, si suicidò, perchè con quelle infamanti accuse fu messa a repentaglio la sua missione di portare in italia dall'america un boss mafioso che avrebbe potuto fare luce su alcune vicende degli anni ottanta.

  4. Non siamo affatto a un passo dalla verità. Anche perché immagino ci siano delle verità scomode. e non è che quelli che hanno trattato con la mafia sono ancora nelle istituzioni al loro posto??

  5. A volte ritornano.

  6. Marco Leardi dice:

    @Giuseppe. Al di là delle critiche del Giornale io mi domando quale sia stata l'utilità di aver dato la parola al figlio di Provenzano e a Ciancimino. Settimana scorsa a Servizio Pubblico c'erano anche Veltroni e Martelli, che dopo anni si svegliano e dicono la loro (ma dov'erano finora?).

  7. Inutile tirare in ballo Berlusconi quando il processo da rifare è quello su Dell'Utri, pure con le ripercussioni ed i collegamenti che sarebbero evidenti. Ovviamente ci sarà anche in questo caso la prescrizione nel giugno 2014 ed anche in questo caso nessuna verità

  8. Argomento importante non solo per far luce su fatti che sembrerebbero appartenere sempre di più alla storia che alla cronaca criminale. Ma che invece si riverberano pesantemente sull'attualità politica. Santoro, infatti, è stato criticato da Il Giornale per aver rispolverato, durante l'ultima puntata di Servizio Pubblico, il teorema per cui Berlusconi e Dell'Utri sono legati alla Mafia. Teorema smontato (temporaneamente) dalla Cassazione qualche giorno fa. Processo da rifare e verità da accertare. Ma siamo veramente a un passo?